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Parisi Francesco
VIOLENZA SESSUALE VIA "WHATSAPP"? L'ESTENSIONE DELLA NOZIONE DI ATTO SESSUALE IN UNA SENTENZA DELLA CASSAZIONE
(Nota a sentenza Corte suprema di Cassazione penale sezione III 8 settembre 2020, n. 25266)
in Il Foro italiano, 2021, fasc. 4  pag. 268 - 272
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

In tema di: Definizione di atto sessuale e configurabilità del reato di violenza sessuale realizzato tramite minacce che costringano una minore ad uno scambio di "selfie" e messaggi sessualmente espliciti via "WhatsApp", senza contatto fisico con la vittima: idoneità della condotta a compromettere il bene primario della libertà individuale nella prospettiva di soddisfare od eccitare l'istinto sessuale dell'agente. Giurisprudenza di legittimità e nozione di atto sessuale penalmente rilevante nell'ipotesi di interazione virtuale complessivamente connotati da una valenza erotica. Analisi e riflessioni sulle questioni di diritto affrontate dalla Suprema Corte di Cassazione nella decisione in commento.

Fonti

  • Codice penale art. 609-bis
  • Codice penale art. 609-ter
  • Costituzione art. 25
  • Costituzione art. 3
  • ordinanza Corte costituzionale 17 luglio 2000, n. 295
  • sentenza Corte suprema di Cassazione penale sezione III 26 agosto 2004, n. 35118

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