Gallo Salvatore
IVA - CASI DUBBI DI DIRITTO AL RIMBORSO E APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI NEUTRALITÀ DELL'IMPOSTA
in Bollettino tributario d'informazioni, 2005, fasc. 2 pag. 105 - 108
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
Il presente lavoro trae spunto dal rilievo che da qualche tempo gli Organi di giustizia tributaria sono chiamati a giudicare in ordine a contestazioni che insorgono tra Amministrazione finanziaria e contribuenti su rapporti contrattuali intercorrenti tra due società di uno stesso gruppo ma con sede in due diversi Stati dell'Unione Europea. Spesso si è in presenza di una società madre con sede all'estero, produttrice di reddito, che riaddebita ad una propria filiale operante in italia spese genericamente definite di promozione per la parte eccedente una certa percentuale del fatturato realizzato da quest'ultima. Spiegato come si realizza il fenomeno, l'A. rileva che, poiché per tutti i costi sostenuti la società italiana emette fatture per le quali conseguentemente la società estera chiede il rimborso dell'IVA, l'Amministrazione finanziaria è indotta a negare tale rimborso, sostenendo che sulle prestazioni in esame l'IVA non sarebbe dovuta per carenza del presupposto oggettivo. Illustrate le argomentazioni su cui si basa la tesi del fisco, l'A. espone le ragioni per cui la ritiene non pienamente attendibile, richiamando gli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali che sulla questione sono stati espressi.
Fonti
- d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 633
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