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DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA del 04/12/2017
Definizione del procedimento per la realizzazione del prolungamentodella corsia sud della Tangenziale sud di Modena, nel tratto compresotra lo svincolo sulla SS 12 presso il Cantone di Mugnano ed ilcasello autostradale di Modena sud. (18A01453)

Pubblicato su: G.U. n. 46 del 24/02/2018
Fonte: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150, recante «Legge
urbanistica»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n.
616
, recante «Attuazione della delega di cui all'art. 1 della legge
22 luglio 1975, n. 382
»;
Visto in particolare, l'art. 81, quarto comma, del decreto del
Presidente della Repubblica n. 616 del 1977, che prevede,
nell'ipotesi di mancata realizzazione dell'intesa tra Stato e
Regione, la possibilita' di provvedere, sentita la Commissione
interparlamentare per le questioni regionali, con decreto del
Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei
ministri, su proposta del Ministro o dei Ministri competenti per
materia;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina
dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del
Consiglio dei ministri»;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante «Nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai
documenti amministrativi», ed in particolare l'art. 14, in materia di
conferenza di servizi;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n.
383
, recante «Regolamento recante disciplina dei procedimenti di
localizzazione delle opere di interesse statale», ed in particolare
l'art. 3, comma 4, che prevede il ricorso alla procedura di cui
all'art. 81, quarto comma, del decreto del Presidente della
Repubblica 24 luglio 1977, n. 616
, nel caso in cui non si pervenga
alla determinazione di conclusione del procedimento di localizzazione
dell'opera a causa del dissenso espresso da un'amministrazione dello
Stato preposta alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale,
del patrimonio storico-artistico o della tutela della salute e della
pubblica incolumita', ovvero dalla regione interessata;
Visto l'art. 52, comma 1, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.
112
, recante «Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello
Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I
della legge 15 marzo 1997, n. 59»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n.
327
, recante «Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita'»,
ed, in particolare, l'art. 10, concernente i vincoli derivanti da
atti diversi dai piani urbanistici generali;
Vista la nota n. 19998/EU del 27 ottobre 2015, con la quale
Autostrade per l'Italia S.p.a ha chiesto al Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti la verifica di conformita' urbanistica
di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 383 del 1994,
per il progetto «Autostrada A1 Milano-Napoli. Prolungamento della
corsia sud della Tangenziale sud di Modena nel tratto compreso tra lo
svincolo sulla S.S. 12 presso il Cantone di Mugnano e il casello
autostradale di Modena Sud», al fine del perfezionamento dell'intesa
Stato-Regione e per l'apposizione del vincolo preordinato
all'esproprio, trasmettendo copia degli elaborati progettuali
unitamente alla ulteriore documentazione tecnico-amministrativa;
Vista la nota n. 9657 del 27 novembre 2015 con la quale il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha convocato una
conferenza di servizi ai sensi dell'art. 14 della legge 7 agosto
1990, n. 241
, e dell'art. 3 del decreto del Presidente della
Repubblica n. 383 del 1994, per il giorno 28 gennaio 2016, per
l'esame del progetto sopra indicato, invitando tutte le
amministrazioni ed enti interessati al procedimento;
Considerato che il progetto riguarda il prolungamento della corsia
sud della tangenziale sud di Modena, che costituisce il naturale e
logico complemento del sistema tangenziale cittadino, proponendosi
quale parziale attuazione delle previsioni da tempo inserite nel
piano regolatore comunale - che prevede una viabilita' di scorrimento
con corsie separate a nord e a sud dell'autostrada A1 - e rilevato
che tale previsione risulta coerente con il quadro programmatorio e
di pianificazione trasportistica consolidato a livello provinciale
nel piano territoriale di coordinamento provinciale;
Rilevato che il progetto era stato gia' portato all'esame del
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la necessaria
autorizzazione e che per lo stesso era stata convocata una conferenza
di servizi in data 11 dicembre 2008, che, a causa delle criticita'
derivanti dalla presenza di aree inondabili che interessavano gli
imbocchi della galleria artificiale prevista in progetto, era stata
differita a data da destinarsi, con nota n. 398 del 23 febbraio 2009
del medesimo Ministero;
Considerato che il progetto trasmesso con la sopra citata nota n.
19998/EU del 27 ottobre 2015 rappresenta la nuova soluzione
progettuale sviluppata da Autostrade per l'Italia S.p.a per risolvere
le suddette criticita', ed e' stato validato tecnicamente dal
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Direzione generale
per la vigilanza sulle concessionarie autostradali, con provvedimento
del 15 maggio 2014, n. 4289;
Considerato inoltre, che su tale progetto la Provincia di Modena -
Ufficio VIA, con delibera di Giunta provinciale del 24 settembre
2013, n. 269, ha deliberato l'esclusione da ulteriore procedura in
materia di valutazione di impatto ambientale, impartendo, altresi',
prescrizioni;
Rilevato che prima dello svolgimento della seduta di conferenza di
servizi tenutasi il 28 gennaio 2016 presso il Ministero delle
infrastrutture e traporti, sono stati acquisiti, tra gli altri, i
seguenti atti:
delibera del Consiglio comunale di Modena n. 4 del 21 gennaio
2016, con la quale e' stato espresso parere favorevole con
prescrizioni;
delibera del Consiglio comunale di Spilamberto n. 5 del 25
gennaio 2016, con la quale e' stato espresso parere favorevole con
prescrizioni;
nota dell'ANAS S.p.a. - Compartimento viabilita' Emilia-Romagna,
n. CBO-1849-P del 26 gennaio 2016, con la quale e' stato espresso
parere favorevole;
Rilevato, inoltre, che nel corso della medesima seduta di
conferenza di servizi sono stati acquisiti i seguenti ulteriori atti:
parere favorevole n. 1017-2016/PGU del 19 gennaio 2016 del Comune
di Castelnuovo Rangone, secondo quanto gia' deliberato dal Consiglio
comunale con delibere n. 8/2008 e n. 49/2008;
parere favorevole con prescrizioni n. 3481 del 26 gennaio 2016
della Provincia di Modena;
parere favorevole con prescrizioni n. NP/2016/1179 del 27 gennaio
2016 della regione Emilia-Romagna - Servizio tecnico dei bacini degli
affluenti del Po;
Considerato che il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e
del turismo - Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per
la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio
Emilia e Ferrara, ha espresso il proprio parere negativo ai sensi
dell'art. 25 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, poiche'
l'infrastruttura stradale attraversa una porzione dell'area della
Villa San Donnino Lonardi tutelata, ai sensi della parte II del
medesimo decreto legislativo, con decreto della Soprintendenza
regionale per i beni e le attivita' culturali dell'Emilia-Romagna del
19 luglio 2004, in quanto l'intervento previsto «andrebbe a tagliare,
con una riduzione non ammissibile nell'area tutelata, una porzione
della villa nella parte sud-ovest e cioe' i prati a verde confinanti
ad ovest e sud con la Strada Comunale delle Medicine, descritti nel
decreto di tutela»;
Rilevato che, con nota n. M_DE24363REG 2016 0012102 del 17 febbraio
2016, il Ministero della difesa ha espresso parere favorevole;
Tenuto conto che, al fine di consentire l'esame delle prescrizioni
indicate dagli enti territoriali e per procedere agli approfondimenti
necessari al possibile superamento del parere negativo del Ministero
dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, e' stato
disposto, all'unanimita' dei partecipanti, di convocare una seconda
seduta della conferenza di servizi per il giorno 22 marzo 2016;
Considerato che, in merito all'interessamento di Villa San Donnino
Lonardi dall'infrastruttura stradale, Autostrade per l'Italia S.p.a
nel corso della riunione della conferenza di servizi del 22 marzo
2016, ha riferito di aver presentato in data 9 febbraio 2016 alla
competente Soprintendenza belle arti e paesaggio una soluzione
alternativa atta a diminuire del 60% circa l'interessamento dell'area
vincolata, riducendolo dagli originari 2704 metri quadri a 1074 metri
quadri «pari al 2,2% dell'aera vincolata» e a porre la strada ad «una
distanza di circa 150 metri dall'edificio tutelato»;
Considerato che nel corso della medesima seduta il Ministero dei
beni e delle attivita' culturali e del turismo - Soprintendenza
archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di
Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, ha
confermato il parere negativo anche su tale ultima soluzione proposta
da Autostrade per l'Italia S.p.a, riduttiva dell'interferenza
dell'opera con la Villa San Donnino Lonardi, in quanto l'impatto
delle opere sul bene vincolato, seppur ridotto sia in termini di
superficie, sia di opere in elevato, e' incompatibile con il vincolo
gravante sul bene;
Considerato che in merito alla richiesta del Ministero dei beni e
delle attivita' culturali e del turismo concernente un ulteriore
spostamento del tracciato stradale, al fine di eliminare
l'interferenza con il bene tutelato, Autostrade per l'Italia S.p.a ha
evidenziato che un'ulteriore significativa riduzione
dell'interessamento dell'area vincolata non sarebbe realizzabile in
quanto impatterebbe sull'abitato di Busa, e che anche un aggiramento
a sud del suddetto abitato non e' risultato tecnicamente
percorribile;
Considerato che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
ha confermato il parere favorevole all'intervento gia' espresso
nell'ambito della validazione tecnica emessa con nota n. 4289 del 15
maggio 2015, e ribadito nella prima seduta della conferenza di
servizi; ha evidenziato, inoltre, che la soluzione proposta dalla
Concessionaria, relativa alla riduzione dell'impatto sull'area
vincolata di Villa San Donnino Lonardi, risulta l'unica percorribile
in termini di minor occupazione di aree, di minor impatto sul
paesaggio e di minor costo dell'intervento;
Considerato che la regione Emilia-Romagna ha confermato di non
ravvisare motivi ostativi in merito alla realizzazione dell'opera e
che, tenuto conto degli aspetti critici emersi nella seduta di
conferenza di servizi, ha fatto presente che, successivamente alla
riunione, avrebbe formulato un parere compiuto, alla luce delle
eventuali nuove soluzioni proposte e del parere del Ministero dei
beni e delle attivita' culturali e del turismo;
Rilevato che nell'ambito della seduta della conferenza di servizi
del 22 marzo 2016 non e' stato possibile assumere una determinazione
conclusiva del procedimento, considerato che ancora dovevano essere
acquisiti il parere della regione Emilia-Romagna ed il parere del
Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo -
Segretariato regionale per Emilia-Romagna, quale parere definitivo ed
esaustivo dello stesso Ministero;
Rilevato che, successivamente, sono pervenuti agli atti della
conferenza di servizi:
nota 4112 del 14 aprile 2016, con cui la Soprintendenza
archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di
Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara ha accordato
alla societa' proponente di posticipare le indagini archeologiche
preliminari dopo la conclusione del procedimento di conferenza di
servizi e prima dell'inizio dell'opere;
nota n. 13192/EU del 27 giugno 2016 con cui Autostrade per
l'Italia S.p.a ha trasmesso a tutti gli enti interessati la nuova
soluzione progettuale, illustrata nella seduta di conferenza di
servizi del 22 marzo 2016, per il superamento del parere negativo del
Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo;
nota n. 4228 dell'8 settembre 2016 con cui Ministero dei beni e
delle attivita' culturali e del turismo - Soprintendenza archeologia,
belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le
province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, cui compete di esprimere
il parere definitivo del medesimo Ministero, ha confermato il parere
negativo precedentemente espresso nel corso delle due riunioni della
conferenza di servizi;
nota n. PG/2016/0728668 del 22 novembre 2016 con cui la regione
Emilia-Romagna ha trasmesso la propria delibera di Giunta regionale
del 9 novembre 2016, n. 1841, con la quale «tenuto anche conto del
parere favorevole della provincia e dei comuni interessati» ha
espresso «parere favorevole in merito all'opera in oggetto»,
impartendo alcune prescrizioni;
Considerato che il parere negativo del Ministero dei beni e delle
attivita' culturali e del turismo non ha consentito di assumere una
determinazione positiva di conclusione del procedimento, ai fini
dell'intesa Stato - regione Emilia-Romagna, ai sensi del decreto del
Presidente della Repubblica n. 383 del 1994;
Considerato che, trattandosi di parere reso da un'amministrazione
dello Stato preposta alla tutela paesaggistico-territoriale e del
patrimonio storico-artistico, trova applicazione quanto stabilito
dall'art. 81, quarto comma, del decreto del Presidente della
Repubblica n. 616 del 1977, come previsto dal decreto del Presidente
della Repubblica n. 383 del 1994;
Considerato che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,
con nota n. 1416 del 7 febbraio 2017, ha trasmesso alla Presidenza
del Consiglio dei ministri la proposta del proprio Ministro di
ricorso alla procedura di cui al quarto comma del citato decreto del
Presidente della Repubblica n. 616 del 1977;
Visto il resoconto della riunione di coordinamento istruttorio
tenutasi presso la Presidenza del Consiglio dei ministri -
Dipartimento per il coordinamento amministrativo in data 2 marzo
2017;
Considerato che, permanendo il parere negativo del Ministero dei
beni e delle attivita' culturali e del turismo, la Presidenza del
Consiglio dei ministri - Dipartimento per il coordinamento
amministrativo ha constatato l'impossibilita' di giungere ad una
composizione del dissenso ed informato i partecipanti che avrebbe
provveduto a trasmettere al Consiglio dei ministri l'intero fascicolo
al fine della decisione in merito al prosieguo della procedura
prevista dall'art. 81, quarto comma, del decreto del Presidente della
Repubblica n. 616 del 1977;
Considerato che nel corso dell'attivita' istruttoria svolta dal
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dalla Presidenza del
Consiglio dei ministri - Dipartimento per il coordinamento
amministrativo, con particolare riferimento alla citata riunione di
coordinamento istruttorio del 2 marzo 2017, ai fini dell'acquisizione
degli elementi informativi e delle posizioni dei soggetti
interessati, e' emerso che:
la realizzazione dell'intervento di prolungamento della corsia
sud della tangenziale sud di Modena risulta idonea a garantire il
perseguimento di una serie di obiettivi di mobilita' che ne
sottolineano il peso strategico, sia per il livello locale, sia per
il piu' complesso ed articolato quadro trasportistico dell'alta
pianura modenese e costituisce il naturale e logico complemento del
sistema tangenziale cittadino;
l'impatto territoriale della soluzione proposta risulta
decisamente contenuto visto che utilizza, per la quasi totalita' del
tracciato, la fascia territoriale direttamente contigua all'asse
autostradale A1, consentendo una diretta interconnessione con la rete
locale esistente con semplici sistemazioni e limitate intersezioni a
raso, sfruttando, per lo scavalcamento autostradale, i ponti
esistenti;
il progetto in esame e' inserito tra gli interventi previsti
nell'ambito delle attivita' legate alla concessione per l'esercizio
di tratte autostradali tra Autostrade per l'Italia S.p.A. ed ANAS
S.p.A. - Convenzione unica del 12 ottobre 2007;
gli intervenuti alla riunione del 2 marzo 2017 hanno confermato
il parere favorevole all'opera, fatto salvo il Ministero dei beni e
delle attivita' culturali e del turismo, che ha confermato il proprio
parere negativo;
nel corso della procedura, espletata ai sensi del decreto del
Presidente della Repubblica n. 383 del 1994, non sono emerse
soluzioni tecniche alternative in merito alla localizzazione
dell'intervento;
il comune di Modena ha riferito di aver approvato nel 2003 una
variante urbanistica che prevedeva il passaggio del tracciato della
complanare a sud della Villa San Donnino Lonardi, esternamente alla
zona tutelata fin dal 1994 e che il Ministero dei beni e delle
attivita' culturali e del turismo, con provvedimento della competente
Soprintendenza adottato nel 2004, ha esteso il vincolo del bene in
modo da sottoporre a tutela anche il «viale alberato» di accesso alla
Villa ed il «notevole parco storico» che, come indicato in una nota
dello stesso comune del 23 gennaio 2004, sono «realizzazioni di poco
anteriori all'anno 1978, prive di alcun valore ed interesse sia di
natura storica che botanica, in quanto realizzati e piantumati per la
maggior parte con essenze non autoctone e con disegno del tutto
inadeguato rispetto all'originario giardino novecentesco»;
Considerate le esigue dimensioni della menzionata porzione di
giardino della Villa San Donnino Lonardi interessata dall'intervento,
pari a circa 889 metri quadri rispetto all'estensione dell'area
soggetta a tutela, consistente in circa 47.000 metri quadri;
Considerato che, nella valutazione degli interessi pubblici
presenti, la realizzazione dell'opera - da attuarsi conformemente
alle prescrizioni e richieste formulate dalle amministrazioni
interessate - assume rilevanza primaria e strategica per la
viabilita', con vantaggi per la sicurezza stradale, la salute
pubblica e l'ambiente, e per la riqualificazione dell'intera maglia
infrastrutturale connessa;
Evidenziato, in particolare, che la realizzazione dell'intervento
proposto porterebbe:
all'alleggerimento di tratti e punti critici della viabilita'
locale, caratterizzati da notevolissimi volumi di traffico e
connotati dalla presenza di vere e proprie «strozzature», che
costituiscono punti nevralgici ove vengono a formarsi code e
rallentamenti, problematici sotto il profilo della sicurezza stradale
e dell'inquinamento ambientale;
alla razionalizzazione della viabilita', con una diminuzione del
carico emissivo e con significativi miglioramenti del tasso di
inquinamento ambientale e, di conseguenza, della salute pubblica;
alla fluidificazione del traffico, con incremento della sicurezza
stradale, la diminuzione del numero degli incidenti ed effetti
positivi sulla salute pubblica;
alla diminuzione del traffico in alcune viabilita' locali sulle
quali insistono edifici residenziali, con un miglioramento dei
presenti livelli di impatto acustico;
Ritenuto di dover procedere, come proposto dal Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti, ai sensi dell'art. 81, quarto comma,
del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei ministri,
adottata nella riunione del 7 agosto 2017, su proposta del Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisito il parere favorevole della Commissione parlamentare per
le questioni regionali, espresso nella seduta del 3 ottobre 2017;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella
riunione del 10 novembre 2017;
Sulla proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;

Decreta:

Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall'art. 81, quarto
comma, del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n.
616
, come richiamato dal decreto del Presidente della Repubblica 18
aprile 1994, n. 383
, e' perfezionato, con conclusione favorevole, per
le motivazioni richiamate in premessa, il procedimento d'intesa
Stato-regione Emilia-Romagna concernente il progetto definitivo
denominato «Autostrada A1 Milano-Napoli. Prolungamento della corsia
sud della Tangenziale sud di Modena nel tratto compreso tra lo
svincolo sulla S.S. 12 presso il Cantone di Mugnano e il casello
autostradale di Modena Sud».
Il presente decreto sara' inviato alla Corte dei conti per la
registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Dato a Roma, addi' 4 dicembre 2017

MATTARELLA

Gentiloni Silveri, Presidente del
Consiglio dei ministri

Delrio, Ministro delle infrastrutture
e dei trasporti

Registrato alla Corte dei conti l'8 gennaio 2018
Ufficio controllo atti Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare, reg. n. 1, fog. n. 10


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