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DELIBERA del 26/11/2020
Modifica del soggetto aggiudicatore e disposizioni in materia difinanziamenti del Progetto integrato della mobilita' bolognese(PIMBO) per il completamento del servizio ferroviario metropolitano eper la filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblicourbano (CUP H31G17000020003 e CUP C39D14001160006). Programma delleinfrastrutture strategiche legge 21 dicembre 2001, n. 443 (leggeobiettivo). (Delibera n. 65/2020). (20A07389)

Pubblicato su: G.U. n. 5 del 08/01/2021
Fonte: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, recante «Attribuzioni e
ordinamento del Ministero del bilancio e della programmazione
economica e istituzione del Comitato dei Ministri per la
programmazione economica» e, in particolare, l'art. 16, concernente
l'istituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la
programmazione economica, di seguito CIPE o Comitato, nonche' le
successive disposizioni legislative relative alla composizione dello
stesso Comitato;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina
dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del
Consiglio dei ministri», e successive modificazioni;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante «Nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai
documenti amministrativi», e successive modificazioni;
Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, recante «Misure in materia
di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi
all'occupazione e della normativa che disciplina l'INAIL, nonche'
disposizioni per il riordino degli enti previdenziali» che all'art.
1, comma 5, ha istituito presso il CIPE il «Sistema di monitoraggio
degli investimenti pubblici», di seguito MIP, con il compito di
fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche
di sviluppo e la cui attivita' e' funzionale all'alimentazione di una
banca dati tenuta nell'ambito di questo stesso Comitato;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121, con la quale questo
Comitato, ai sensi dell'allora vigente legge 21 dicembre 2001, n.
443
, recante «Delega al Governo in materia di infrastrutture ed
insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il
rilancio delle attivita' produttive», ha approvato il 1° Programma
delle infrastrutture strategiche, di seguito PIS, che include,
nell'allegato 1, nell'ambito degli interventi relativi ai «Sistemi
urbani», la voce «Bologna metropolitana»;
Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto,
di seguito CUP, e in particolare:
1. la delibera 27 dicembre 2002, n. 143, come successivamente
integrata e modificata dalla delibera 29 settembre 2004, n. 24, con
la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione
del CUP e ha stabilito che il CUP stesso deve essere riportato su
tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed
informatici, relativi a progetti di investimento pubblico e deve
essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti;
2. la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», come
modificata dal decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con
modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, il quale,
all'art. 11, dispone che ogni progetto d'investimento pubblico deve
essere dotato di un CUP e, in particolare, prevede, tra l'altro,
l'istituto della nullita' degli «atti amministrativi adottati da
parte delle Amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165
, che dispongono il finanziamento
pubblico o autorizzano l'esecuzione di progetti di investimento
pubblico» in assenza dei corrispondenti codici, che costituiscono
elemento essenziale dell'atto stesso;
3. la legge 13 agosto 2010, n. 136, e successive modificazioni,
che all'art. 6 definisce le sanzioni applicabili in caso di mancata
apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;
4. la legge 11 settembre 2020, n. 120, di conversione, con
modificazioni, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante
«Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione», (c.d.
«decreto semplificazioni»), e, in particolare, l'art. 41, comma 1,
del decreto-legge da ultimo citato;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63, con la quale questo
Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale
riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, di seguito MIT, e' chiamato a
svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi
inclusi nel PIS;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e successive
modificazioni;
Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, recante
«Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonche'
nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma
degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136», e
successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, recante
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge
31 dicembre 2009, n. 196
, in materia di procedure di monitoraggio
sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»;
Viste le disposizioni in tema di controllo dei flussi finanziari e,
in particolare:
1. l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante
«Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza
amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari»,
convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114,
che regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle
infrastrutture strategiche e agli insediamenti produttivi di cui agli
articoli 161, comma 6-bis, e 176, comma 3, lettera e), del citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art.
203, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, e
successive modificazioni, recante «Codice dei contratti pubblici»;
2. la delibera di questo Comitato 28 gennaio 2015, n. 15, che
aggiorna - ai sensi del comma 3 del menzionato art. 36 del
decreto-legge n. 90 del 2014 - le modalita' di esercizio del sistema
di monitoraggio finanziario di cui alla delibera di questo Comitato 5
maggio 2011, n. 45;
Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, con la quale questo
Comitato ha espresso parere sull'11° «Allegato infrastrutture alla
nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2013», che
include, nella «Tabella 0 - Programma delle infrastrutture
strategiche», nell'ambito dell'infrastruttura Servizio ferroviario
metropolitano, di seguito «Bologna - SFM Metropolitano», l'intervento
«Bologna - SFM Metropolitano e completamento del servizio
metropolitano ferroviario e della filoviarizzazione delle linee
portanti del trasporto pubblico urbano»;
Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, con il quale e'
stata soppressa la Struttura tecnica di missione, istituita con
decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e successive
modificazioni, e sono stati trasferiti i compiti di cui agli articoli
3 e 4 del medesimo decreto alle competenti Direzioni generali del
Ministero, alle quali e' demandata la responsabilita' di assicurare
la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa
documentazione a supporto;
Vista la delibera 6 agosto 2015, n. 62, con la quale questo
Comitato ha approvato lo schema di Protocollo di legalita' licenziato
nella seduta del 13 aprile 2015 dal Comitato di coordinamento per
l'alta sorveglianza delle grandi opere, di seguito CCASGO, istituito
con decreto 14 marzo 2003 emanato dal Ministro dell'interno, di
concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti;
Visto il citato decreto legislativo n. 50 del 2016 e visti in
particolare:
1. l'art. 200, comma 3, il quale prevede che, in sede di prima
individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti effettui una ricognizione di tutti gli interventi gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data di entrata in vigore del medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale
di pianificazione degli investimenti, di seguito DPP, di cui al
decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228, che sostituisce tutti i
predetti strumenti;
2. l'art. 201, comma 9, il quale prevede che, fino
all'approvazione del primo DPP, valgono come programmazione degli
investimenti in materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti
di pianificazione e programmazione e i piani, comunque denominati,
gia' approvati secondo le procedure vigenti alla data di entrata in
vigore dello stesso decreto legislativo o in relazione ai quali
sussiste un impegno assunto con i competenti organi dell'Unione
europea;
3. l'art. 203 che, istituendo il Comitato di coordinamento per
l'alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti
prioritari, di seguito CCASIIP, ha assorbito ed ampliato tutte le
competenze del pre-vigente CCASGO;
4. l'art. 214, comma 2, lettere d) e f), in base al quale il MIT
provvede, tra l'altro, alle attivita' di supporto a questo Comitato
per la vigilanza sulle attivita' di affidamento da parte dei soggetti
aggiudicatori e di successiva realizzazione delle infrastrutture e
degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese e cura
l'istruttoria sui progetti di fattibilita' e definitivi, anche ai
fini della loro sottoposizione alla deliberazione di questo Comitato
in caso di infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo
del Paese, proponendo a questo stesso Comitato le eventuali
prescrizioni per l'approvazione dei progetti;
5. l'art. 214, comma 11, il quale prevede che in sede di prima
applicazione restano comunque validi gli atti e i provvedimenti
adottati e sono fatti salvi gli effetti prodotti e i rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto legislativo n.
163 del 2006;
6. l'art. 216, commi 1, 1-bis e 27, che, fatto salvo quanto
previsto nel medesimo decreto legislativo n. 50 del 2016,
stabiliscono rispettivamente che:
6.1. lo stesso si applica alle procedure e ai contratti per i
quali i bandi o gli avvisi con cui si indice la procedura di scelta
del contraente siano pubblicati successivamente alla data della sua
entrata in vigore;
6.2. per gli interventi ricompresi tra le infrastrutture
strategiche gia' inseriti negli strumenti di programmazione
approvati, e per i quali la procedura di valutazione di impatto
ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del
suddetto decreto legislativo, i relativi progetti sono approvati
secondo la disciplina previgente;
6.3. le procedure per la valutazione d'impatto ambientale delle
grandi opere, avviate alla data di entrata in vigore dello stesso
decreto legislativo n. 50 del 2016 secondo la disciplina gia'
prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al decreto
legislativo n. 163 del 2006, sono concluse in conformita' alle
disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca del
predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per
le varianti;
Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle sopracitate
disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 214, comma
11, e all'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016,
risulta ammissibile all'esame di questo Comitato e ad essa sono
applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163
del 2006;
Visto il decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, convertito, con
modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55, come modificato dal
successivo decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 (c.d. decreto
semplificazioni), convertito, con modificazioni, dalla legge 11
settembre 2020, n. 120
, ed in particolare l'art. 1, comma 15, che ha
previsto, per gli anni dal 2019 al 2022 e per gli interventi di cui
all'art. 216, comma 1-bis, del decreto legislativo n. 50 del 2016,
che «le varianti da apportare al progetto definitivo approvato dal
Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE),
sia in sede di redazione del progetto esecutivo sia in fase di
realizzazione delle opere, sono approvate esclusivamente dal soggetto
aggiudicatore, anche ai fini della localizzazione..., qualora non
superino del 50 per cento il valore del progetto approvato»;
Vista la delibera 31 luglio 2009, n. 74, con la quale questo
Comitato:
1. ha approvato il progetto definitivo della «Metrotranvia di
Bologna - tratta Fiera Michelino-Stazione FS e tratta Stazione
FS-Malvasia per le sole opere civili al grezzo», il cui soggetto
aggiudicatore era il Comune di Bologna;
2. ha assegnato definitivamente al suddetto comune, per la
realizzazione dell'intervento:
2.1 il contributo di 7.900.000 euro per quindici anni, a valere
sul contributo pluriennale autorizzato dall'art. 1, comma 78, della
legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006), decorrente
dall'anno 2007, gia' assegnato programmaticamente con delibera di
questo Comitato 5 aprile 2007, n. 16;
2.2 i contributi di 5.601.818 euro per quindici anni a valere
sui fondi recati dall'art. 2, comma 257, della legge 24 dicembre
2007, n. 244
(legge finanziaria 2008), con decorrenza 2009, e di
5.601.818 euro per quindici anni a valere sui fondi previsti dalla
medesima legge con decorrenza 2010, gia' assegnati programmaticamente
con la delibera di questo Comitato 31 gennaio 2008, n. 13;
3. ha assegnato, per il completamento della quota di
finanziamento statale, 35.217.000 euro a carico del Fondo
infrastrutture di cui all'art. 6-quinquies del decreto-legge 25
giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6
agosto 2008, n. 133, e piu' specificamente a carico della quota del
15% di detto Fondo destinata a favore delle regioni del Centro-Nord,
finanziamento poi tagliato con la delibera di questo Comitato 20
gennaio 2012, n. 6;
Vista la delibera 26 ottobre 2012, n. 102, con la quale questo
Comitato:
1. ha revocato il finanziamento statale di complessivi
236.700.000 euro, quale quota parte dei contributi assegnati alla
«Metrotranvia di Bologna» con la citata delibera n. 74 del 2009 e
appostati definitivamente dopo tale revoca sul capitolo 7060 del MIT,
relativamente alle annualita' dal 2010 al 2012 e dal 2014 al 2024,
come risulta dalla seguente tabella:

=======================================================
| Annualita' | Importo (in euro) |
+=============================+=======================+
| 2010-2011-2012 | 57.310.908|
+-----------------------------+-----------------------+
| 2014 | 17.654.550|
+-----------------------------+-----------------------+
| 2015 | 19.103.636|
+-----------------------------+-----------------------+
| 2016 | 19.103.636|
+-----------------------------+-----------------------+
| 2017 | 19.103.636|
+-----------------------------+-----------------------+
| 2018 | 19.103.636|
+-----------------------------+-----------------------+
| 2019 | 19.103.636|
+-----------------------------+-----------------------+
| 2020 | 19.103.636|
+-----------------------------+-----------------------+
| 2021 | 19.103.636|
+-----------------------------+-----------------------+
| 2022 | 11.203.636|
+-----------------------------+-----------------------+
| 2023 | 11.203.636|
+-----------------------------+-----------------------+
| 2024 | 5.601.818|
+-----------------------------+-----------------------+
| Totale | 236.700.000|
+-----------------------------+-----------------------+

2. ha previsto che l'annualita' 2013 non fosse inserita in quanto
era stato ipotizzato un utilizzo dell'intero importo di 19.103.636
euro per altra opera;
3. ha approvato il progetto preliminare dell'intervento di
«Completamento del servizio ferroviario metropolitano e della
filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico urbano
di Bologna», del costo di 362,78 milioni di euro, al netto dell'IVA;
4. ha assegnato al soggetto aggiudicatore dell'intervento
Trasporto passeggeri Emilia-Romagna S.p.A., di seguito TPER, il
finanziamento statale di 236.700.000 euro a valere sulle
disponibilita' del capitolo 7060 del MIT, rivenienti dalle
assegnazioni di questo Comitato di cui alla tabella sopra riportata;
Vista la delibera 8 agosto 2013, n. 63, con la quale - per far
fronte agli impegni assunti nell'ambito dell'Accordo di Programma
Quadro per la realizzazione di specifici interventi nell'area
industriale di Piombino e per le relative finalita' di collegamento
infrastrutturale - questo Comitato ha autorizzato il MIT ad
utilizzare «5 milioni di euro a valere sui contributi residui di cui
alla delibera n. 102 del 2012, disponibili sul proprio capitolo n.
7060»;
Considerato che, in attuazione della suindicata delibera n. 63 del
2013, e' stata disimpegnata per 5 milioni di euro - reimpegnati in
favore dell'Autorita' portuale di Piombino - l'annualita' 2014 dei
contributi iscritti sul piano gestionale 11 del capitolo 7060, in
luogo dell'annualita' 2013;
Considerato che l'annualita' 2014 sopra descritta presenta quindi
impegni contabili pari a 14.103.636 euro, con una differenza di
3.550.914 euro rispetto alla somma di 17.654.550 euro prevista dalla
delibera CIPE n. 102 del 2012, mentre l'annualita' 2013 non e' stata
ne' richiesta, ne' assegnata ad altra opera;
Vista la delibera 22 dicembre 2017, n. 92, con la quale questo
Comitato:
1. ha approvato il progetto definitivo dell'intervento denominato
«Progetto integrato della mobilita' bolognese per il completamento
del servizio ferroviario metropolitano e per la filoviarizzazione
delle linee portanti del trasporto pubblico urbano - 1° lotto
funzionale», di seguito P.I.M.BO., il cui soggetto aggiudicatore e'
stato indicato in TPER;
2. ha individuato in 255.324.307,40 euro, al netto dell'IVA, il
costo complessivo dell'intero P.I.M.BO., di cui 208.890.307,40 euro
quale costo del suddetto 1° lotto e 46.434.000 euro quale costo del
2° lotto;
3. ha precisato che le risorse per il finanziamento del progetto
complessivo erano imputate come segue:

=======================================================
| Tipologia risorse | Importo (in euro) |
+=======================+=============================+
|Stato - cap. 7060 del | |
|bilancio del MIT | 236.521.464,50|
+-----------------------+-----------------------------+
|Stato - legge | |
|finanziaria n. 244 del | |
|2007 | 450.000,00|
+-----------------------+-----------------------------+
|TPER |  8.000.000,00|
+-----------------------+-----------------------------+
|Comune di Bologna |  7.752.842,90|
+-----------------------+-----------------------------+
|R.F.I. |  2.600.000,00|
+-----------------------+-----------------------------+
|Totale | 255.324.307,40|
+-----------------------+-----------------------------+

4. ha individuato le risorse per l'integrale finanziamento del
citato 1° lotto funzionale, tra le quali figurano 196.021.464,50
euro, quota parte delle succitate risorse statali appostate sul
capitolo 7060 del MIT;
5. ha previsto che l'utilizzo dei finanziamenti statali destinati
al 2° lotto, costituito dall'interramento della tratta urbana del
Sistema ferroviario metropolitano, di seguito SFM
Bologna-Portomaggiore, fosse «subordinato al completamento
dell'attivita' istruttoria [sul relativo progetto definitivo] da
parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e
all'approvazione [del predetto progetto definitivo] da parte di
questo Comitato»;
Vista la delibera di questo Comitato 28 novembre 2018, n. 82, con
la quale e' stato modificato il regolamento interno del Comitato, di
cui alla delibera CIPE 30 aprile 2012, n. 62;
Vista la nota 13 novembre 2020, n. 44472, con la quale il MIT ha
chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima seduta utile
di questo Comitato dell'informativa concernente la «Project review
del progetto P.I.M.BO.» e della proposta di variazione del soggetto
aggiudicatore del predetto progetto, trasmettendo la relativa
documentazione istruttoria;
Visto il messaggio di posta elettronica del 16 novembre 2020,
acquisito al protocollo della Presidenza del Consiglio dei ministri -
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica
economica, il 16 novembre 2020, con il n. 6241, con il quale il MIT
ha trasmesso ulteriore documentazione istruttoria, erroneamente non
trasmessa con la nota n. 44472 sopra citata;
Vista la nota 16 novembre 2020, n. 8004, con la quale il suddetto
Ministero ha fornito chiarimenti e trasmesso documentazione
integrativa;
Vista la nota 20 novembre 2020, n. 8177, con la quale il MIT ha
trasmesso aggiornamenti relativi ai CUP attivati per l'intero
progetto integrato (CUP H31G17000020003 per il primo lotto e CUP
C39D14001160006 per il secondo lotto), correggendo l'iniziale
indicazione di un CUP H59H21000720001 risultato disattivato nel 2018;
Considerato che la medesima nota n. 8177 del 20 novembre 2020 ha
anche indicato che le fonti delle risorse statali, a seguito di
ulteriori verifiche, devono essere identificate come segue:

=========================================================
| Tipologia risorse | Importo (in euro) |
+=======================+===============================+
|Stato - cap. 7060 del | |
|bilancio del MIT |  236.324.307,40|
+-----------------------+-------------------------------+
|Stato - legge | |
|finanziaria n. 244 del | |
|2007 |  595.050,50|
+-----------------------+-------------------------------+
|Totale  |  236.919.357,90|
+-----------------------+-------------------------------+

Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal MIT ed in
particolare che:
1. con nota 10 novembre 2020, n. 460659, il Comune di Bologna e
TPER hanno presentato istanza per la variazione del soggetto
aggiudicatore del progetto integrato in esame, da individuare nello
stesso Comune di Bologna, condividendone e comprendendone gli
effetti;
2. in particolare, il Comune di Bologna e TPER hanno comunicato
che:
2.1 per consentire l'utilizzo delle risorse statali provenienti
dalla «Metrotranvia per la citta' di Bologna» e destinate al
P.I.M.BO., il Comune di Bologna ha comunicato di voler rivestire il
ruolo di soggetto beneficiario dei finanziamenti del predetto
P.I.M.BO. e quindi di relativo soggetto aggiudicatore, «anche in
considerazione della natura degli interventi che incidono sul
territorio comunale e sono destinati al miglioramento della mobilita'
locale»;
2.2 TPER, attuale soggetto aggiudicatore, rivestirebbe in
futuro il ruolo di soggetto attuatore dell'intervento;
2.3 sono stati previsti, quali stazioni appaltanti, TPER S.p.A.
per le fasi preparatorie e realizzative degli interventi sulla rete
filoviaria, dell'accessibilita' e del riconoscimento delle stazioni
del SFM, Ferrovie Emilia-Romagna s.r.l., di seguito FER, per il
progetto di interramento della linea ferroviaria
Bologna-Portomaggiore e Rete Ferroviaria Italiana S.p.a., di seguito
RFI, per gli interventi di completamento delle fermate e delle
stazioni del SFM;
2.4 e' in corso l'adeguamento del progetto P.I.M.BO., in quanto
- secondo le indicazioni del Piano urbano della mobilita' sostenibile
(PUMS) recentemente approvato - «una nuova rete di linee tranviarie
... costituira' la struttura principale del trasporto pubblico in
ambito urbano e metropolitano, assieme al SFM, mentre la restante
rete del trasporto pubblico su gomma (di tipo filoviario e non)
svolgera' un ruolo complementare di adduzione al sistema principale»;
2.5 il quadro economico derivante dalla rimodulazione del
progetto riporta attualmente alcuni costi ricavati parametricamente e
da confermare all'atto della definizione della variante, ma «sara'
comunque coerente con i finanziamenti gia' stanziati e non
comportera' alcun onere aggiuntivo a carico dello Stato»;
2.6 l'ipotesi di quadro economico del progetto revisionato
dalla Project review conferma il costo totale dell'intervento, di cui
alla citata delibera n. 92 del 2017, rimodulato con le varianti dal
valore complessivo inferiore al 50% del costo dell'opera e che dunque
saranno approvate dal soggetto aggiudicatore ai sensi dell'art. 1,
comma 15 del decreto-legge n. 32 del 2019, convertito, con
modificazioni, con legge n. 55 del 2019 e successive modificazioni;
2.7 quanto comunicato da Comune di Bologna e TPER e' stato
validato dal Collegio di vigilanza di cui all'art. 7 dell'Accordo di
programma 17 luglio 2012, riguardante la realizzazione del P.I.M.BO.,
Collegio composto da Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna,
Citta' metropolitana di Bologna e TPER;
3. come specificato dalla relazione istruttoria, nel PUMS della
Citta' metropolitana di Bologna, approvato il 27 novembre 2019, sono
stati previsti la realizzazione di una nuova rete tranviaria e il
conseguente aggiornamento dell'esercizio filoviario del progetto
P.I.M.BO., in modo da rendere compatibili ed efficaci entrambe le
reti;
4. la revisione progettuale comportera' lo stralcio di alcune
opere e l'inserimento di altre, tra le quali: la sostituzione di
linee filoviarie con linee tranviarie, la creazione di nuove linee
filoviarie, l'acquisto di nuovi filobus, l'incremento del costo dei
55 filobus bimodali gia' in progetto per l'aggiornamento della
relativa tecnologia (la nuova tecnologia IMC - In Motion Charging -
consentira' di far circolare i mezzi anche senza alimentazione da
linea di contatto), la realizzazione di adeguati impianti di ricarica
ai capolinea dei tracciati filoviari privi di linea aerea, idonei
anche alla ricarica di tipo «opportunity» degli autobus elettrici in
fase di fornitura al Comune di Bologna, maggiori oneri per la
realizzazione della tratta urbana della linea SFM2
Bologna-Portomaggiore;
5. l'individuazione del Comune di Bologna quale nuovo soggetto
aggiudicatore del P.I.M.BO. consente di assicurare l'integrazione e
la compatibilita' tra lo stesso P.I.M.BO. e la rete tranviaria
prevista dal PUMS, per la quale il MIT ha gia' assegnato al predetto
comune un finanziamento di circa 510 milioni di euro;
6. la competente Direzione generale per lo sviluppo del
territorio, la programmazione ed i progetti internazionali del MIT e'
stata interessata per l'aggiornamento della situazione degli impegni
inerenti le succitate risorse appostate sul capitolo 7060 dello stato
di previsione di bilancio del MIT, parte delle quali sono cadute in
perenzione e potranno essere utilizzate previa richiesta del Comune
di Bologna, quale iniziale titolare dei contributi assegnati alla
«Metrotranvia» di Bologna (poi revocati da quest'ultimo progetto e
assegnati a P.I.M.BO.) e nuovo soggetto aggiudicatore del progetto in
esame;
7. i residui perenti sul capitolo 7060, potranno essere
utilizzati, fino al termine di prescrizione decennale decorrente
dall'anno della perenzione, previa reiscrizione in bilancio, da parte
del Ministero dell'economia e delle finanze, all'esito della
procedura prevista dall'art. 6, comma 13, del decreto-legge 6 luglio
2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto
2012, n. 135
;
8. relativamente allo stato di attuazione degli interventi, il
MIT ha comunicato che:
8.1 a seguito dell'approvazione del PUMS, e' in corso di
predisposizione la documentazione per la revisione dell'intero
intervento;
8.2 TPER sta predisponendo la documentazione necessaria per
l'espletamento delle gare relative al 1° lotto del progetto;
9. il limite di spesa del progetto integrato di cui alla delibera
n. 92 del 2017 e' confermato in 255.324.307,40 euro, il cui
finanziamento e' imputato sulle seguenti risorse, aggiornate rispetto
a quelle indicate dalla predetta delibera n. 92:

=====================================================================
| Tipologia risorse | Importo (in euro) |
+======================================+============================+
|Stato - cap. 7060 del bilancio del MIT|  236.376.414,00|
+--------------------------------------+----------------------------+
|Stato - legge finanziaria n. 244 del | |
|2007 |  595.050,50|
+--------------------------------------+----------------------------+
|TPER |  8.000.000,00|
+--------------------------------------+----------------------------+
|Comune di Bologna |  7.752.842,90|
+--------------------------------------+----------------------------+
|R.F.I. |  2.600.000,00|
+--------------------------------------+----------------------------+
| Totale |  255.324.307,40|
+--------------------------------------+----------------------------+

10. che il suddetto quadro dei finanziamenti riporta una maggiore
disponibilita' dei fondi della legge n. 244 del 2007, con
corrispondente riduzione dell'utilizzo dei fondi appostati sul
capitolo 7060;
11. in particolare, in fondi della legge n. 244 del 2007
erogabili al soggetto aggiudicatore TPER ammontavano a complessivi 5
milioni di euro, di cui 4.404.949,50 gia' erogati a fronte del 1°
stato di avanzamento lavori del primo contratto di fornitura di sette
treni Stadler destinati all'intervento in esame e 595.050,50 euro
gia' erogati per i costi di progettazione della parte di intervento
oggetto di approvazione del CIPE;
Considerato che la variazione del soggetto aggiudicatore si rende
necessaria per consentire il richiamo delle somme cadute in
perenzione, che puo' essere disposto solo su richiesta del relativo
creditore, ovvero il Comune di Bologna, trattandosi di somme
assegnate allo stesso comune per la realizzazione della «Metrotranvia
per la citta' di Bologna» e assegnate al P.I.M.BO. con la richiamata
delibera CIPE n. 102 del 2012, senza provvedere contabilmente al
trasferimento della loro titolarita';
Considerato che l'individuazione del comune in questione quale
soggetto aggiudicatore e beneficiario dei finanziamenti sia del
sistema tranviario di Bologna previsto dal PUMS sia del P.I.M.BO,
consente di assicurare l'integrazione e la compatibilita' tra lo
stesso P.I.M.BO. e la rete tranviaria, orientando la mobilita'
bolognese verso una mobilita' elettrica, sostenibile e verde;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente
regolamento, di cui alla delibera di questo stesso Comitato del 28
novembre 2018, n. 82;
Considerato che ai fini della riunione preparatoria di questo
Comitato tenutasi il 17 novembre 2020 la citata proposta di
variazione del soggetto aggiudicatore e' stata presentata come
informativa, ma che nel corso della suddetta riunione il MIT ha
chiesto di considerarla come effettiva proposta, a fronte della quale
adottare la relativa delibera;
Ritenuto che la variazione del soggetto aggiudicatore possa
consentire l'utilizzo delle risorse statali destinate all'intervento,
anche mediante recupero di somme necessarie al completo finanziamento
di P.I.M.BO., e quindi l'avvio dei relativi lavori di realizzazione;
Vista la nota, Prot. DIPE 6516-P del 26 novembre 2020, predisposta
congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il
coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio
dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze, posta a
base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le valutazioni e le
prescrizioni da riportare nella presente delibera;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Considerato che il Ministro dell'economia e delle finanze ha
rilasciato nel corso della seduta odierna di questo Comitato il nulla
osta all'ulteriore corso della presente delibera e che, pertanto, la
stessa viene sottoposta direttamente in seduta alla firma del
Segretario e del Presidente per il successivo e tempestivo inoltro
alla Corte dei conti per il prescritto controllo preventivo di
legittimita';
Considerato il dibattito svolto in seduta;

Delibera:

Le disposizioni del seguente punto 1 sono adottate ai sensi e per
gli effetti del combinato disposto degli articoli 214, comma 11, e
216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016, e
del decreto legislativo n. 163 del 2006 e successive modificazioni,
da cui deriva la sostanziale applicabilita' di tale previgente
disciplina a tutte le procedure, anche autorizzative, avviate prima
del 19 aprile 2016.
1. Modifica del soggetto aggiudicatore
1.1. Il nuovo soggetto aggiudicatore dell'intervento denominato
«Progetto integrato della mobilita' bolognese per il completamento
del servizio ferroviario metropolitano e per la filoviarizzazione
delle linee portanti del trasporto pubblico urbano» - P.I.M.BO., e'
individuato nel Comune di Bologna.
1.2. Il Comune di Bologna subentra a Trasporto passeggeri
Emilia-Romagna S.p.A. - TPER, precedente soggetto aggiudicatore,
nella titolarita' dei rapporti attivi e passivi relativi
all'intervento di cui al precedente punto 1, inclusa l'assegnazione
dei contributi, come meglio descritto nella precedente presa d'atto.
Il Comune di Bologna potra' continuare ad avvalersi di TPER quale
soggetto attuatore delle successive fasi realizzative e degli
interventi del medesimo P.I.M.BO.
2. Ulteriori disposizioni
2.1 Il limite di spesa complessivo di P.I.M.BO. e' confermato in
255.324.307,40 euro, di cui finanziamenti statali per 236.376.414,00
euro a valere sul capitolo 7060 e per 595.050,50 euro a valere sui
finanziamenti della legge n. 244 del 2007.
2.2 Le Amministrazioni centrali e locali coinvolte nel progetto in
esame dovranno mettere in campo ogni azione per il completo recupero
dei fondi perenti, si' da garantire la pronta attuazione del progetto
e senza ulteriori ritardi nell'utilizzo delle somme gia' disponibili.
2.3 Il MIT e' autorizzato all'utilizzo delle risorse relative
all'annualita' 2013 dei contributi pluriennali assegnati
all'intervento «Metrotranvia per la citta' di Bologna - 1° lotto
funzionale», per l'importo di 3.227.328 euro, al fine di compensare
la quota disimpegnata sull'annualita' 2014, come meglio descritto
nella precedente presa d'atto, e a completamento della copertura
finanziaria dell'intervento.
2.4 La sottoposizione al CIPE di ulteriori richieste relative al
progetto P.I.M.BO. dovra' essere preceduta dal completo aggiornamento
sulla situazione finanziaria, sullo stato di avanzamento dell'opera e
sulle varianti approvate e loro stato di realizzazione.
2.5 Il Comune di Bologna, in qualita' di soggetto titolare del CUP,
aggiornera' i dati anagrafici, finanziari, fisici e procedurali
presenti nel sistema di monitoraggio delle opere pubbliche (MOP).
2.6 Il MIT presentera' a questo Comitato un'informativa in cui
dara' notizia delle varianti che siano state approvate da parte del
soggetto aggiudicatore ai sensi dell'art. 1, comma 15, del citato
decreto-legge n. 32 del 2019.
3. Disposizioni finali
3.1. Il MIT provvedera' ad assicurare, per conto di questo
Comitato, la conservazione dei documenti relativi al progetto in
esame.
3.2. Il suddetto Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di
supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti
di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla
normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui
alla delibera di questo Comitato n. 63 del 2003 richiamata in
premessa.
3.3. Ai sensi della delibera di questo Comitato n. 24 del 2004
richiamata in premessa, i CUP assegnati all'intervento in esame
dovranno essere evidenziati in tutta la documentazione amministrativa
e contabile riguardante l'intervento stesso.

Roma, 26 novembre 2020

Il Ministro
dello sviluppo economico
con funzioni di Presidente
Patuanelli

Il segretario: Fraccaro


Registrato alla Corte dei conti il 24 dicembre 2020
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle
finanze, reg. n. 1628


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