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DELIBERA del 28/11/2018
Fondo sanitario nazionale 2018. Riparto della quota vincolata perl'assistenza sanitaria agli stranieri presenti sul territorionazionale non in regola con le norme relative all'ingresso e alsoggiorno. (Delibera n. 74/2018). (19A01902)

Pubblicato su: G.U. n. 68 del 21/03/2019
Fonte: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Visto il decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 - emanato in
attuazione dell'art. 3, commi 143-151, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, recante: Misure di razionalizzazione della finanza pubblica, corredato delle relative note." href="?service=1&id=29769&articolo=" class=linklegge>legge 23 dicembre 1996,
n. 662 - che all'art. 39, comma 1, demanda al CIPE, su proposta del
Ministro della salute, d'intesa con la Conferenza permanente per i
rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e
Bolzano (di seguito Conferenza Stato-regioni), l'assegnazione annuale
delle quote del Fondo sanitario nazionale di parte corrente a favore
delle regioni e province autonome;
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 - emanato in
attuazione dell'art. 1, della legge 15 marzo 1997, n. 59 - che
all'art. 115, comma 1, lettera a), dispone che il riparto delle
risorse per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale avvenga
previa intesa della Conferenza Stato-regioni;
Visto il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, testo unico
delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero, che all'art. 35 assicura ai
cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale, non in regola
con le norme relative all'ingresso e al soggiorno, le cure
ambulatoriali e ospedaliere urgenti o comunque essenziali, nonche'
garantisce agli stessi le seguenti prestazioni ponendole a carico del
Fondo sanitario nazionale:
a) la tutela della gravidanza e della maternita', a parita' di
trattamento con le cittadine italiane;
b) la tutela della salute del minore;
c) le vaccinazioni secondo la normativa e nell'ambito di
interventi di campagne di prevenzione collettiva autorizzati dalle
regioni;
d) gli interventi di profilassi internazionale;
e) la profilassi, la diagnosi e la cura delle malattie infettive
ed eventuale bonifica dei relativi focolai;
Visto il comma 561 dell'art. 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190
(legge di stabilita' 2015), il quale dispone, tra l'altro, che a
decorrere dall'anno 2015, l'importo destinato all'assistenza
sanitaria per gli stranieri non iscritti al Servizio sanitario
nazionale, pari a 30,99 milioni di euro, venga ripartito annualmente
all'atto della ripartizione della quota indistinta del fabbisogno
sanitario standard regionale;
Vista la delibera n. 72 di questo Comitato, adottata in data
odierna, concernente la ripartizione tra le regioni e le provincie
autonome delle disponibilita' finanziarie del Servizio sanitario
nazionale per l'anno 2018, che accantona al punto 1. lettera b,
numero 5 la somma di euro 30.990.000 per l'assistenza sanitaria ai
cittadini stranieri irregolari presenti sul territorio nazionale;
Vista la proposta del Ministro della salute, trasmessa con nota n.
11161-P del 27 novembre 2018, concernente la ripartizione tra le
regioni a statuto ordinario e la Regione Siciliana del richiamato
importo di 30.990.000 euro a valere sulle disponibilita' vincolate
del Fondo sanitario nazionale 2018;
Vista l'Intesa della Conferenza Stato-regioni, sulla proposta del
Ministro della salute concernente il riparto della quota vincolata
per stranieri non regolari, relativa all'anno 2018 sancita nella
seduta del 22 novembre 2018 (Rep. atti n. 211/CSR);
Vista la normativa che stabilisce che le seguenti regioni e
province autonome provvedono al finanziamento del Servizio sanitario
nazionale nei propri territori senza alcun apporto a carico del
bilancio dello Stato, ed in particolare l'art. 34, comma 3, della
legge 23 dicembre 1994, n. 724 relativo alla Regione Valle d'Aosta e
alle Province autonome di Trento e Bolzano, l'art. 1, comma 144,
della legge 23 dicembre 1996, n. 662 relativo alla Regione
Friuli-Venezia Giulia e l'art. 1, comma 836, della legge 27 dicembre
2006, n. 296
relativo alla Regione Sardegna;
Visto altresi' l'art. 1, comma 830, della legge 27 dicembre 2006,
n. 296
, ai sensi del quale la Regione Siciliana compartecipa alla
spesa sanitaria con una quota pari al 49,11 per cento;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente
regolamento di questo Comitato (delibera del 30 aprile 2012, n. 62,
art. 3, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 122/2012);
Vista la nota del 28 novembre 2018, n. 6013-P, predisposta
congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il
coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio
dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a
base della presente delibera;
Su proposta del Ministro della salute;

Delibera:

1. A valere sulle disponibilita' delle quote vincolate del Fondo
sanitario nazionale per l'anno 2018, e' assegnata alle regioni a
statuto ordinario e alla Regione Siciliana la somma complessiva di
30.990.000 euro per l'assistenza sanitaria a favore dei cittadini
stranieri presenti sul territorio nazionale, non in regola con le
norme relative all'ingresso e al soggiorno, al fine di garantire cure
ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali per
malattia ed infortunio e programmi di medicina preventiva a
salvaguardia della salute collettiva ed individuale, con particolare
riguardo alla tutela della gravidanza e della maternita', alla tutela
della salute del minore, alle vaccinazioni secondo normativa vigente,
agli interventi di profilassi internazionale, alla profilassi, la
diagnosi e la cura di malattie infettive ed alla bonifica degli
eventuali focolai.
2. La predetta somma di 30.990.000 euro e' ripartita tra le
predette regioni come da allegata tabella, che costituisce parte
integrante della presente delibera.

Roma, 28 novembre 2018

Il vice Presidente: Tria

Il segretario: Giorgetti

Registrata alla Corte dei conti il 6 marzo 2019
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle
finanze, n. 1-171


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