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DECRETO del 25/02/2019
Rinnovo dell'affidamento della gestione della pesca dei molluschibivalvi nel Compartimento marittimo di Rimini al «CO.GE.MO. Rimini».(19A01801)

Pubblicato su: G.U. n. 67 del 20/03/2019
Fonte: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

IL DIRETTORE GENERALE
della pesca marittima e dell'acquacoltura

Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante
riforma dell'organizzazione del Governo a norma dell'art. 11 della
legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27
febbraio 2013, n. 105
, relativo al «Regolamento recante
organizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e
forestali», a norma dell'art. 2, comma 10-ter, del decreto-legge 6
luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7
agosto 2012, n. 135
;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n.
1639
, recante il «Regolamento per l'esecuzione della legge 14 luglio
1965, n. 963
, concernente la disciplina della pesca marittima»;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, relativo alle
«norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche»;
Visto l'art. 117, comma 2, lettera s), della Costituzione, il quale
attribuisce alla potesta' legislativa esclusiva dello Stato la tutela
dell'ambiente e dell'ecosistema;
Visto il regolamento (CE) n. 2371/2002 del Consiglio del 20
dicembre 2002, relativo alla conservazione e allo sfruttamento
sostenibile delle risorse della pesca nell'ambito della politica
comune della pesca;
Visto il decreto legislativo 26 maggio 2004, n. 153, relativo alla
«Attuazione della legge 7 marzo 2003, n. 38, in materia di pesca
marittima»;
Visto il decreto legislativo 26 maggio 2004, n. 154, recante
«Modernizzazione del settore pesca e dell'acquacoltura, a norma
dell'art. 1, comma 2, della legge 7 marzo 2003, n. 38»;
Visto il regolamento (CE) n. 1967/2006 del Consiglio del 21
dicembre 2006, relativo alle misure di gestione per lo sfruttamento
sostenibile delle risorse della pesca nel Mar Mediterraneo, e recante
modifica del regolamento (CEE) n. 2847/93 e che abroga il regolamento
(CE) n. 1626/94, nel quale si da' atto della necessita' di creare un
contesto efficace di gestione, tramite un'adeguata ripartizione delle
responsabilita' tra la Comunita' e gli Stati membri;
Visto il regolamento (CE) n. 1224/2009, che istituisce un regime di
controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della
politica comune della pesca;
Visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 404/2011 della
Commissione dell'8 aprile 2011 recante modalita' di applicazione del
regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio che istituisce un regime
di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della
politica comune della pesca;
Visto il decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4, concernente le
misure per il riassetto della normativa in materia di pesca e di
acquacoltura, in attuazione dell'art. 28 della legge 4 giugno 2010,
n. 96
;
Visto il decreto ministeriale 26 gennaio 2012, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 121 del 25 maggio 2012, recante adeguamento
alle disposizioni comunitarie in materia di licenze di pesca;
Visto il decreto ministeriale 12 gennaio 1995, n. 44 pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 46 del 24 febbraio 1995, concernente
l'affidamento della gestione sperimentale della pesca dei molluschi
bivalvi ai consorzi tra imprese di pesca autorizzate alla cattura dei
molluschi bivalvi ai fini di un razionale prelievo della risorsa e di
un incremento della stessa;
Visto il decreto ministeriale 1° dicembre 1998, n. 515, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 73 del 29 marzo 1999, con il quale si
adotta il regolamento recante disciplina dell'attivita' dei consorzi
di gestione dei molluschi bivalvi;
Visto il decreto ministeriale 21 luglio 1998 relativo all'adozione
delle misure del paino vongole, in attuazione della legge 21 maggio
1998, n. 164
;
Visto il decreto ministeriale 22 dicembre 2000, recante
modificazioni al decreto ministeriale 21 luglio 1998 concernente la
disciplina della pesca dei molluschi bivalvi;
Visto il decreto ministeriale 7 febbraio 2006, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 40 del 17 febbraio 2006, recante la nuova
disciplina sull'affidamento dei consorzi di gestione e tutela dei
molluschi bivalvi nelle aree in mare aperto;
Visto il decreto ministeriale 7 maggio 2012, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 219 del 19 settembre 2012, recante il rinnovo,
per ulteriori cinque anni, dell'affidamento della gestione della
pesca dei molluschi bivalvi ai consorzi di gestione gia' istituiti e
riconosciuti ai sensi dei decreti numeri 44/1995 e 515/1998;
Visto il decreto ministeriale 29 dicembre 2014, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 23 del 29 gennaio 2015 e recante la «conferma
del numero delle autorizzazioni alla pesca dei molluschi bivalvi con
draga idraulica e rastrello da natante, fino al 31 dicembre 2019»;
Vista la legge 30 ottobre 2014, n. 161 recante le disposizioni per
l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia
all'Unione europea - legge europea 2013-bis;
Visto il regolamento (CE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 dicembre 2013 relativo alla politica comune della
pesca, che modifica i regolamenti (CE) n. 1954/2003 e (CE) n.
1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) n. 2371/2002
e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonche' la decisione 2004/585/CE
del Consiglio;
Visto in particolare l'art. 15 del regolamento (UE) n. 1380/2013,
che autorizza la Commissione ad adottare, ai sensi dell'art. 18 del
regolamento (CE) n. 1967/2006, piani di scarto mediante atti
delegati, per un periodo non superiore a tre anni, nonche' dispone
l'obbligo di sbarco per talune specie ittiche;
Visto in particolare l'art. 18 del regolamento (UE) n. 1380/2013
che prevede l'adozione di Piani pluriennali contenenti misure di
conservazione volte a ricostituire e mantenere gli stock ittici al di
sopra di livelli in grado di produrre il rendimento massimo
sostenibile della specie molluschi bivalvi - Venus spp. - (Chamelea
gallina);
Visto il decreto ministeriale 24 luglio 2015 pubblicato nel
Supplemento ordinario n. 48 alla Gazzetta Ufficiale n. 187 del 13
agosto 2015, recante l'adozione del Piano di gestione nazionale per
le attivita' di pesca condotte con il sistema draghe idrauliche e
rastrelli da natante, cosi' come definito dall'art. 2, paragrafo 1,
lettera b) del regolamento (CE) 1967/2006;
Visto il regolamento (UE) 2015/812 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 20 maggio 2015 che modifica i regolamenti (CE) n.
850/98, (CE) n. 2187/2005, (CE) n. 1967/2006, (CE) n. 1098/2007, (CE)
n. 254/2002, (CE) n. 2347/2002 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio, e i
regolamenti (UE) n. 1379/2013 e (UE) n. 1380/2013 del Parlamento
europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'obbligo di sbarco e
abroga il regolamento (CE) n. 1434/98 del Consiglio;
Visto il regolamento delegato (UE) 2016/2376 della Commissione del
13 ottobre 2016, che istituisce un Piano di rigetti per i molluschi
bivalvi Venus spp. nelle acque territoriali italiane;
Visto il decreto ministeriale 27 dicembre 2016, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 8 dell'11 gennaio 2017, relativo all'adozione
del Piano nazionale di gestione dei rigetti degli stock della
vongola - Venus spp. - (Chamelea gallina), elaborato in seguito alla
consultazione con il Consiglio consultivo regionale per il
Mediterraneo (MEDAC);
Considerato che il suddetto Piano nazionale di gestione e' stato
redatto ai sensi degli articoli 15 e 18 del regolamento (UE) n.
1380/2013, relativo alla Politica comune della Pesca ed introduce
ulteriori e piu' dettagliate misure dirette a garantire un livello
comparabile di conservazione degli stock sulla base di quanto
previsto dall'art. 19 del regolamento (CE) n. 1967/2006;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo
2017, registrato alla Corte dei conti in data 29 marzo 2017, reg./
fl. n. 212, con il quale e' stato conferito al dott. Riccardo
Rigillo, dirigente di seconda fascia, l'incarico di funzione
dirigenziale di livello generale di direttore della Direzione
generale della pesca marittima e dell'acquacoltura;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 143
del 17 luglio 2017, recante adeguamento dell'organizzazione del
Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, a norma
dell'art. 11, comma 2, del decreto legislativo 19 agosto 2016, n.
177
;
Vista la legge 9 agosto 2018, n. 97, che ha convertito, con
modificazioni, il decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, recante
«Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei
Ministeri dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, delle
politiche agricole, alimentari e forestali e dell'ambiente e della
tutela del territorio e de mare, nonche' in materia di famiglia e
disabilita'», che trasferisce al Ministero delle politiche agricole,
alimentari e forestali le funzioni esercitate dal Ministero dei beni
e delle attivita' culturali e del turismo in materia di turismo;
Vista la richiesta del CO.GE.MO. Rimini ai fini del rinnovo
dell'affidamento della gestione della pesca dei molluschi bivalvi
nell'ambito del Compartimento marittimo di Rimini;
Visto che la «rete nazionale della ricerca in pesca», a cui la
Direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura deve
trasmettere la documentazione contenuta nell'istanza di rinnovo,
cosi' come previsto, dall'art. 3, comma 1 del decreto ministeriale 7
maggio 2012, ha esaurito la propria attivita' di ricerca in data 2
luglio 2013;
Vista la necessita' di procedere comunque ad una valutazione di
carattere tecnico-scientifico propedeutica alla finalizzazione del
procedimento di rinnovo dell'affidamento della gestione della pesca
dei molluschi bivalvi nel Compartimento marittimo di Rimini;
Visto il decreto direttoriale in data 22 dicembre 2017, n. 0024824
con il quale e' stata approvata la convenzione tra il Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali e l'Istituto di scienze
marine - Consiglio nazionale delle ricerche (ISMAR-CNR), finalizzato
all'elaborazione di un progetto comune per predisporre uno studio
propedeutico al rinnovo dell'affidamento della gestione della pesca
dei molluschi bivalvi ai Consorzi di gestione;
Visto il motivato parere favorevole in data 8 febbraio 2018 con il
quale il C.N.R. - I.S.MAR. - Istituto di scienze marine - Sede di
Ancona, al quale e' stato affidato l'esame della documentazione
prodotta da ciascun Consorzio, all'esito di una accurata disamina
tecnico-scientifica ha segnalato la completezza di quella fatta
pervenire dal CO.GE.MO. Rimini, ai fini del rinnovo dell'affidamento
per i prossimi cinque anni;
Considerato l'impegno assunto dall'Unione europea nell'applicare
una strategia precauzionale nell'adozione di misure volte a
proteggere e conservare le risorse acquatiche vive e gli ecosistemi
marini e a garantirne uno sfruttamento sostenibile;
Considerata la necessita' di continuare ad assicurare una gestione
razionale e durevole nel tempo della pesca dei molluschi bivalvi nel
Compartimento marittimo di Rimini in cui e' gia' stato istituito e
riconosciuto il consorzio di gestione, cosi' da assicurare
un'omogenea applicazione delle modalita' di prelievo per tutte le
imprese operanti;
Tenuto conto che in virtu' della convenzione con il C.N.R. -
I.S.MAR. di Ancona, la Direzione generale della pesca e
dell'acquacoltura ha trasmesso l'istanza di rinnovo al suddetto
istituto scientifico in luogo della «rete nazionale della ricerca in
pesca»;
Considerato che nel Compartimento marittimo di Rimini e' stata gia'
affidata, la gestione della pesca dei molluschi bivalvi al CO.GE.MO.
Rimini, da ultimo con decreto ministeriale 28 febbraio 2007,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 61 del 14 marzo 2007;
Tenuto conto che il numero complessivo delle unita' autorizzate
alla pesca dei molluschi bivalvi con draga idraulica cosi' come
identificato nella denominazione degli attrezzi di pesca - ai sensi
dell'art. 2 decreto ministeriale 26 gennaio 2012 in «draghe
meccaniche comprese le turbosoffianti (HMD) e' di n. 36, giusta la
precorsa corrispondenza con la Capitaneria di porto di Rimini, da
ultimo, con nota n. 0002304 del 31 gennaio 2019;
Considerato il suddetto Consorzio CO.GE.MO. Rimini comprende soci
che rappresentano oltre il 75% delle unita' abilitate alla cattura
dei molluschi bivalvi nell'ambito del Compartimento marittimo di
Rimini ed, in particolare, aderiscono imprese titolari di trentasei
unita' sulle previste trentasei esercitanti l'attivita' di prelievo
con l'attrezzo «draghe meccaniche comprese le turbosoffianti (HMD)»;
Valutato che attraverso l'adozione di idonee misure atte ad
assicurare l'equilibrio tra capacita' di prelievo e quantita' di
risorse disponibili, la gestione della pesca della pesca dei
molluschi bivalvi affidata ai consorzi di gestione su base
compartimentale, ha prodotto sostanzialmente effetti positivi sulla
corretta gestione di tale risorsa;
Ritenuto che la gestione e la tutela della risorsa molluschi
bivalvi e' finalizzata, in particolare, all'esercizio responsabile
della pesca volto a raggiungere un equilibrio tra lo sforzo di pesca
e le reali capacita' produttive del mare e, pertanto, rientra
nell'ambito della piu' ampia tutela dell'ambiente e dell'ecosistema
marino;
Considerato che l'affidamento ai consorzi di gestione
dell'attivita' di pesca dei molluschi bivalvi ha, quale obiettivo
primario, la tutela dei molluschi medesimi attraverso
l'individuazione e l'adozione di concrete iniziative per la
salvaguardia di tale risorsa;
Considerato che la tutela e la gestione della risorsa molluschi
bivalvi sono finalizzate ad assicurare l'esercizio responsabile della
pesca per il raggiungimento di un punto di equilibrio tra lo sforzo
di pesca e le reali capacita' produttive del mare, nonche' volte alla
salvaguardia dell'ambiente e dell'ecosistema marino;
Considerato che il CO.GE.MO. Rimini ha rispettato il cronoprogramma
di tutte le misure da adottare in virtu' dell'adozione del Piano
nazionale di gestione dei rigetti degli stock della vongola - Venus
spp. - (Chamelea gallina), rispettando la riduzione dello sforzo di
pesca, individuato i punti di sbarco presso ogni porto, adottando la
riduzione dello sforzo di pesca, le misure di controllo e gestione
dell'attivita' di pesca attraverso l'introduzione del sistema di
monitoraggio e registrazione della posizione in mare di ciascuna
unita', il sistema di certificazione attestante la conformita' del
prodotto alla taglia minima di riferimento, l'individuazione delle
aree di restocking, nonche' l'adozione di un sistema di monitoraggio
scientifico nelle suddette zone;

Decreta:

Art. 1

1. A decorrere dalla data del presente decreto, la gestione e la
tutela dei molluschi bivalvi, di cui all'art. 1 del decreto
ministeriale 7 febbraio 2006, nell'ambito del Compartimento marittimo
di Rimini, e' rinnovata per ulteriori cinque anni a favore del locale
Consorzio - CO.GE.MO. Rimini -, cui aderiscono soci per la totalita'
delle imprese titolari del numero complessivo (n. 36) delle unita'
autorizzate alla cattura dei molluschi bivalvi con draga idraulica
sistema, cosi' come identificato nella denominazione degli attrezzi
di pesca - ai sensi dell'art. 2 decreto ministeriale 26 gennaio 2012
in «draghe meccaniche comprese le turbosoffianti (HMD)».
2. Ai fini dell'approvazione da parte del Ministero delle politiche
agricole alimentari, forestali e del turismo - Direzione generale
della pesca marittima e dell'acquacoltura, il CO.GE.MO. Rimini e'
obbligato a comunicare le eventuali modificazioni che saranno
apportate allo statuto.


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