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DECRETO del 02/08/2018
Dichiarazione di notevole interesse pubblico di parte del territoriodel Comune di Campobasso. (Decreto n. 24/2018). (18A05721)

Pubblicato su: G.U. n. 204 del 03/09/2018
Fonte: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

LA COMMISSIONE REGIONALE
per il patrimonio culturale del Molise

Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, recante
«Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali a
norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59», e successive
modificazioni ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165, recante
«Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche» e successive modificazioni ed
integrazioni;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni ed
integrazioni;
Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante
«Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10
della legge 6 luglio 2002, n. 131» e successive modificazioni ed
integrazioni, in particolare, gli articoli 136, 137, 138, 139, 140 e
141;
Visto il regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e
delle attivita' culturali e del turismo degli uffici di diretta
collaborazione del Ministero e dell'organismo indipendente di
valutazione della performance, a norma dell'art. 16, comma 4 del
decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito in legge, con
modificazioni, dalla legge n. 89 del 24 giugno 2014, approvato con
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 agosto 2014,
n. 171, in particolare l'art. 39;
Visto il decreto ministeriale 23 gennaio 2016, n. 44, recante
«Riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attivita' culturali
e del turismo, ai sensi dell'art. 1, comma 237, della legge 28
dicembre 2015, n. 208
»;
Visto il decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, recante «Disposizioni
urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei
beni e delle attivita' culturali e del turismo, delle politiche
agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare, nonche' in materia di famiglia e disabilita'»;
Visto il decreto 31 gennaio 2018 riguardante l'attribuzione al
dott. Stefano Campagnolo, dell'incarico di segretario regionale del
Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo per il
Molise e di direttore del polo museale del Molise, debitamente
registrato da parte dei competenti organi di controllo;
Tenuto conto che in data 26 marzo 2015 e' stata costituita la
Commissione per il patrimonio culturale del Molise;
Vista la sentenza n. 13 dell'adunanza plenaria del Consiglio di
Stato del 22 dicembre 2017;
Considerato che la commissione provinciale di Campobasso, di cui
all'art. 2 della legge n. 1497/1939 nella seduta del 20 luglio 1977,
cosi' come si evince dal verbale n. 15, ha proposto di sottoporre a
tutela paesistica, a norma dell'art. 1, punti 3 e 4, della legge 29
giugno 1939, n. 1497
, tre distinte aree del territorio comunale di
Campobasso:
1) «Il complesso urbanistico del periodo murattiano»;
2) «L'area verde comprendente le Ville Correra e Brienza»
3) «La collina di S. Giovannello»;
Considerato che, in attuazione del procedimento prescritto dal
comma 5 del menzionato art. 2 legge n. 1497/1939 allora vigente, e'
stata trasmessa al Comune di Campobasso la proposta di che trattasi
affinche' fosse affissa all'albo pretorio, corredata da planimetria,
per un periodo di tre mesi e che tale affissione e' avvenuta dal 26
luglio 1977 fino al 26 ottobre 1977;
Considerato che il territorio comunale di Campobasso, oggetto della
proposta suddetta, e' stato da allora sottoposto continuativamente a
tutela paesaggistica;
Considerate le puntuali descrizioni delle tre distinte aree del
territorio di Campobasso e delle loro qualita' paesaggistiche
riportate nel verbale n. 15 del 20 luglio 1977, nonche' la votazione
a maggioranza della commissione provinciale di sottoporre le tre aree
suddette del territorio comunale di Campobasso a tutela paesistica ai
sensi dell'art. 1, punti 3 e 4 della legge n. 1497/1939 per i motivi
di seguito riportati:
1) per «Il complesso urbanistico del periodo murattiano»:
«Durante gli ultimi anni la citta' di Campobasso ha subito un
notevole incremento demografico che ha determinato un crescente
interesse per l'area per la quale si propone il vincolo. Questo
fenomeno ha provocato interventi edilizi su questa parte del centro
abitato senza alcun rispetto delle caratteristiche urbanistiche ed
ambientali. L'area considerata riveste peraltro un notevole valore
estetico e tradizionale: fu urbanizzata al primi dell'800 su progetto
dell'arch. Musenga in seguito alla concessione dell'autonomia
amministrativa alla Provincia di Molise con una legge promulgata dal
governo Murattiano. In seguito a tale legge la citta' di Campobasso
fu elevata alla dignita' di capoluogo del Molise. In questo evento
storico trova la sua ragione d'essere la costituzione di un centro
amministrativo cittadino realizzato ex novo. Va sottolineata oltre
che l'omogeneita' stilistica anche l'unicita' di tale schema urbano
nell'ambito dell'Italia meridionale. La citta' per queste sue
caratteristiche ha potuto fregiarsi della denominazione di "citta'
giardino". In questo complesso intervallato armoniosamente da spazi
di verde, come la villa De Capoa, quella dei Cannoni, quella del
municipio, l'ingegno umano e' riuscito a fondere i valori cromatici
dell'ambiente circostante con le costruzioni di stile neoclassico
distribuite secondo un razionale schema urbanistico di pretto stampo
illuministico. Considerato che il centro Murattiano di Campobasso
costituisce e un complesso omogeneo di particolare interesse
urbanistico e monumentale; Visto che i normali strumenti urbanistici
si sono dimostrati insufficienti ad assicurare una efficace tutela
del predetto complesso la commissione provinciale di Campobasso
propone, all'unanimita', di vincolare a norma dell'art. 1, punto 3
della legge 29 giugno 1939, n. 1497, la zona cosi' delimitata come da
planimetria allegata: Da piazza G. Pepe lungo via Ferrari, via G.
Mazzini fino all'incrocio di via Garibaldi; via Garibaldi fino alla
piazza Cuoco, piazza Cuoco, via Cavour. All'altezza del carcere la
linea del vincolo subisce una deviazione in modo da comprendere nel
vincolo lo stesso edificio, rimettendosi poi su un tratto di via
Herculanea per continuare su via Duca di Genova, segue il sentiero
fino a raggiungere il vallone che costeggia la villa comunale in modo
da comprenderla nel vincolo, segue il vallone fino a risalire per una
via non ancora denominata che porta a piazza della Repubblica; da
piazza della Repubblica segue via Milano fino a via Monforte
risalendo via Monforte fino a via Roma segue un tratto di via Roma
fino all'incrocio di via Marconi prosegue per via Marconi fino a
congiungere i limiti del vincolo a piazza G. Pepe.»;
2) per «L'area verde comprendente le Ville Correra e Brienza»:
«Negli ultimi anni la citta' di Campobasso ha subito una rapida e
disordinata espansione che in breve ha saturato le aree libere
all'interno del perimetro urbano e l'adiacente fondovalle della
contrada Vazzieri. Oggi il fenomeno ha impegnato completamente le
pendici del sistema collinare che da Campobasso si protende verso
Ferrazzano. Di queste colline, rimane ancora libera la fascia piu'
alta, ricoperta di un fitto bosco, pressoche' intatto, composto di
essenze di medio ed alto fusto: e' la zona impegnata dalle antiche
ville signorili, che avevano prescelto questo ambiente per la sua
felice ubicazione, in posizione predominante rispetto al centro
urbano, e per la lussureggiante vegetazione che permane anche in
periodo invernale. L'insieme di queste caratteristiche rende l'area
in questione particolarmente interessante per la varieta' e
l'ampiezza delle visuali panoramiche che da essa si godono. Per i
motivi esposti, si ritiene che la zona sia particolarmente meritevole
di tutela, in relazione alle prevedibili pressioni della speculazione
edilizia. E' probabile che in un prossimo futuro questa zona boschiva
rappresenti l'unica soluzione di continuita' tra Campobasso e la
citta' satellite di Ferrazzano: in questo quadro, appare ancora piu'
urgente l'esigenza di salvaguardare questo ampio polmone verde, dalla
importante funzione sociale. La commissione provinciale di Campobasso
propone, all'unanimita', di vincolare a norma dell'art. 1, punti 3 e
4 della legge 29 giugno 1939, n. 1497, la zona cosi' delimitata come
da planimetria allegata: via Giovanni XXIII fino all'incrocio con la
provinciale per Mirabello, strada comunale Cese; prosegue lungo la
curva di livello degli 800 metri fino a congiungersi con la
provinciale per Mirabello segue la stessa strada fino al limite di
Comune con Ferrazzano, segue i limiti di confine fino a congiungersi
con la strada provinciale per Ferrazzano seguendo questa verso
Campobasso; prima di ricongiungersi con via Giovanni XXIII segue un
tratto mistilineo tenendo fuori alcuni fabbricati e si congiunge con
via Giovanni XXIII»;
3) per «La collina di S. Giovannello»: «La Collina di S.
Giovannello emerge dal pianoro occupato dalla piu' recente espansione
edilizia di Campobasso come una entita' geologica peculiare.
Ricoperta di alberi di medio ed alto fusto, rappresenta una soluzione
di continuita' nel contesto ambientale gia' in gran parte
urbanizzato; si configura quindi come una rara oasi di verde che
assolve a una funzione di filtro tra la estrema periferia urbana ed
il centro abitato; prossima a un quartiere popolare e popoloso, di
recente realizzazione, questa oasi assolve ad una funzione vitale per
gli abitanti del quartiere che trovano in essa l'opportunita' di un
contatto con la natura adeguato alla loro possibilita' ricreative;
nel quadro piu' ampio della citta' di Campobasso, la collina di S.
Giovannello e' forse l'unico ambiente che conserva immutate le sue
caratteristiche naturali, non essendo stato ancora compromesso
dall'opera dell'uomo. Alla sua sommita' sorge una suggestiva
chiesetta dal cui piazzale si gode un pregevole panorama. Ormai i
palazzi di cemento lambiscono ed intaccano le estreme pendici del
colle, ed e' prevedibile che lo sviluppo della citta' possa ben
presto interessare anche questo ambiente. Considerata la singolare
bellezza del colle, e la funzione vitale che esso esplica nel
contesto urbano, la commissione provinciale di Campobasso propone di
vincolare a norma dell'art. 1, punti 3 e 4 della legge 29 giugno
1939, n. 1497
, la zona compresa tra la statale 87 e la linea
ferroviaria Campobasso-Termoli intersecata ai due estremi da due
strade poderali»;
Tenuto conto che, come si evince dal verbale della riunione del 1°
agosto 2018, la commissione regionale per il patrimonio culturale,
convocata con nota del segretario regionale, esaminata la
documentazione suddetta dalla quale si deducono le valenze
paesaggistiche e storico-culturali dei luoghi, oggetto del
riconoscimento di notevole interesse pubblico per l'ambito
paesaggistico in argomento, e riscontrando la permanenza dei suddetti
valori, ha confermato per intero le valutazioni dell'allora
commissione provinciale di Campobasso;
Vista la nota prot. n. 1788 del 24 luglio 2018 con la quale il
segretariato regionale per il Molise ha provveduto a trasmettere
informativa al Comune di Campobasso del fatto che il Ministero sta
procedendo al perfezionamento del suindicato provvedimento di
dichiarazione di notevole interesse pubblico;
Considerato l'obbligo, da parte dei proprietari, possessori o
detentori a qualsiasi titolo degli immobili ed aree ricompresi
nell'ambito paesaggistico di cui sia stato dichiarato il notevole
interesse pubblico, di non distruggere i suddetti immobili ed aree,
ne' di introdurvi modificazioni che rechino pregiudizio ai valori
paesaggistici oggetto di protezione, e di presentare alla Regione o
all'ente da essa delegato la richiesta di autorizzazione di cui
all'art. 146 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, riguardo
agli interventi modificativi dello stato dei luoghi che intendano
intraprendere, salvo i casi di esonero da detto obbligo previsti
dall'art. 149 del medesimo decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.
42
, e dall'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica 13
febbraio 2017, n. 31
;
Considerato che il MiBAC e la Regione Molise hanno da poco
sottoscritto il protocollo d'intesa in data 25 gennaio 2018 per
l'elaborazione del piano paesaggistico regionale ai sensi dell'art.
135, comma 1, in attuazione delle disposizioni di cui agli articoli
135 e 143 del decreto legislativo n. 42/2004, nonche' il disciplinare
di attuazione in data 27 marzo 2018, e che durante la redazione dello
stesso si valuteranno tutte le prescrizioni d'uso del territorio in
funzione degli specifici ambiti paesaggistici;
Ritenuto che le aree come sopra individuate nei brani citati,
tratti dal verbale n. 15 del 20 luglio 1977 della commissione
provinciale di Campobasso, presentano notevole interesse pubblico ai
sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 1, lettere c) e d) del
citato decreto legislativo n. 42/2004;

Decreta:

Le tre distinte aree del territorio comunale di Campobasso:
1) «Il complesso urbanistico del periodo murattiano»;
2) «L'area verde comprendente le Ville Correra e Brienza»
3) «La collina di S.Giovannello»,
cosi' come indicato nelle allegate cartografie, che costituiscono
parte integrante del presente decreto assieme al verbale n. 15 del 20
luglio 1977 della commissione provinciale di Campobasso, sono
dichiarate di notevole interesse pubblico ai sensi dell'art. 136,
comma 1, lettere c) e d) del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.
42
, e sono quindi sottoposte ai vincoli e alle prescrizioni contenute
nella parte terza del medesimo decreto legislativo.
Nel corso del procedimento formativo del nuovo piano paesaggistico,
durante il quale sono assicurate le forme di partecipazione di cui
all'art. 144 del decreto legislativo n. 42/2004, verranno valutate
tutte le considerazioni e osservazioni utili alla definizione delle
modalita' di uso del territorio.
Il presente provvedimento sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana e sul Bollettino Ufficiale della Regione
Molise.
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 141, comma 4, del decreto
legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004, la Soprintendenza archeologia
belle arti e paesaggio del Molise provvedera' a che copia della
Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto venga affissa ai
sensi e per gli effetti dell'art. 140, comma 4 del medesimo decreto
legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004, e dell'art. 12 del regolamento
3 giugno 1940, n. 1357, all'albo pretorio del Comune di Campobasso e
che copia della Gazzetta Ufficiale stessa, con relative cartografie,
venga depositata presso i competenti uffici del suddetto comune.
Avverso il presente atto e' ammessa proposizione di ricorso
giurisdizionale avanti al tribunale amministrativo regionale
competente per territorio o, a scelta dell'interessato, avanti al
Tribunale amministrativo regionale del Molise secondo le modalita' di
cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034, cosi' come modificata dalla
legge 21 luglio 2000, n. 205, ovvero e' ammesso ricorso straordinario
al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del Presidente della
Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, rispettivamente entro sessanta
e centoventi giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente
atto.

Campobasso, 2 agosto 2018

Il Presidente della commissione
Il Segretario regionale
Campagnolo


Avvertenza:

Il testo integrale del decreto, comprensivo di tutti gli allegati
e delle planimetrie, e' pubblicato sul sito del segretariato
regionale del MiBAC per il Molise all'indirizzo:
www.molise.beniculturali.it nella sezione Amministrazione
trasparente.


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