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DECRETO del 27/07/2018
Designazione di 35 zone speciali di conservazione (ZSC) della regionebiogeografica alpina e di 61 ZSC della regione biogeograficacontinentale insistenti nel territorio della Regione Veneto.(18A05429)

Pubblicato su: G.U. n. 190 del 17/08/2018
Fonte: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

IL MINISTRO DELL'AMBIENTE
E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
E DEL MARE

Vista la direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992
relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e
della flora e della fauna selvatiche;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997,
n. 357
, e successive modificazioni, «Regolamento recante attuazione
della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat
naturali e seminaturali, nonche' della flora e della fauna
selvatiche»;
Visto il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio del 3 settembre 2002, «Linee guida per la gestione dei
siti Natura 2000» pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 224 del 24
settembre 2002;
Visto il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio del 17 ottobre 2007, «Rete Natura 2000. Criteri minimi
uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a
zone speciali di conservazione (ZSC) e a zone di protezione speciale
(ZPS)», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 258 del 6 novembre
2007, e successive modificazioni;
Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea del 12
dicembre 2017, che adotta l'undicesimo elenco aggiornato dei siti di
importanza comunitaria per la regione biogeografica alpina
(2018/42/UE);
Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea del 12
dicembre 2017, che adotta l'undicesimo elenco aggiornato dei siti di
importanza comunitaria per la regione biogeografica continentale
(2018/43/UE);
Visto l'aggiornamento dei contenuti della Banca dati Natura 2000,
trasmesso dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e
del mare, Direzione generale per la protezione della natura e del
mare, con lettera prot. 27028 del 14 dicembre 2017 alla
rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea, per il
successivo inoltro alla Commissione europea, Direzione generale
ambiente;
Vista la comunicazione della Commissione europea del 3 maggio 2011
«La nostra assicurazione sulla vita, il nostro capitale naturale: una
Strategia europea per la biodiversita' verso il 2020»;
Vista la nota della Commissione europea del 14 maggio 2012,
relativa alla designazione delle zone speciali di conservazione,
trasmessa dalla Direzione generale ambiente con lettera prot.
ENV/PB//SL/MOB/flAres 707955 del 13 giugno 2012;
Vista la nota della Commissione europea del 23 novembre 2012,
relativa alla definizione degli obiettivi di conservazione per i siti
Natura 2000, trasmessa dalla Direzione generale ambiente con lettera
prot. ENV B.3 SL/FK/esAres (2013) 306477 dell'8 marzo 2013;
Vista la strategia nazionale per la biodiversita', predisposta dal
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ai
sensi dell'art. 6 della Convenzione sulla diversita' biologica fatta
a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992 e ratificata dall'Italia con la
legge 14 febbraio 1994, n. 124, sulla quale la Conferenza
Stato-regioni ha sancito l'intesa il 7 ottobre 2010;
Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare e con il Ministro della salute, del 22
gennaio 2014, di adozione del Piano di azione nazionale per l'uso
sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai sensi dell'art. 6 del
decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150;
Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare e con il Ministro della salute, del 10
marzo 2015, con il quale, in attuazione del paragrafo A.5.1 del sopra
citato Piano di azione nazionale, sono state emanate le «Linee guida
di indirizzo per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua
potabile e per la riduzione dell'uso di prodotti fitosanitari e dei
relativi rischi nei siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette»;
Viste la deliberazione della giunta regionale del Veneto n. 786 del
27 maggio 2016, che ha approvato gli obiettivi e le misure di
conservazione per le zone speciali di conservazione (ZSC) delle
regioni biogeografiche alpina e continentale, cosi' come modificata
ed integrata dalle deliberazioni della giunta regionale del Veneto n.
1331 del 16 agosto 2017 e n. 1709 del 24 ottobre 2017;
Considerato che i criteri minimi uniformi di cui all'art. 2, comma
4, del citato decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio del 17 ottobre 2007 si applicano a tutte le zone speciali
di conservazione;
Considerato che, ferme restando le misure di conservazione
individuate con il sopra citato atto, dette misure potranno
all'occorrenza essere ulteriormente integrate, entro sei mesi dalla
data del presente decreto, con altri piani di sviluppo e specifiche
misure regolamentari, amministrative o contrattuali;
Considerato che la Regione Veneto, entro sei mesi dalla data di
emanazione del presente decreto, comunichera' al Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare il soggetto
affidatario della gestione di ciascuna delle ZSC designate;
Considerata la necessita' di assicurare l'allineamento fra le
misure di conservazione e la Banca dati Natura 2000, mediante una
verifica da effettuarsi da parte della regione, entro sei mesi dalla
data del presente decreto;
Considerato che sulla base del monitoraggio dello stato di
conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario
potranno essere definite integrazioni o modifiche alle misure di
conservazione, secondo la procedura di cui all'art. 2, comma 1, del
citato decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio 17 ottobre 2007;
Ritenuto di provvedere, ai sensi dell'art. 3, comma 2, del decreto
del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, alla designazione
quali «zone speciali di conservazione» di novantasei siti di
importanza comunitaria delle regioni biogeografiche alpina e
continentale insistenti nel territorio della Regione Veneto;
Vista l'intesa sul presente decreto espressa dalla Regione Veneto
con deliberazione della giunta regionale n. 667 del 15 maggio 2018;
Considerato che per la designazione dei siti IT3230006 Val Visdende
- Monte Peralba - Quaterna' e IT3230085 Comelico - Bosco della Digola
- Brentoni - Tudaio e' necessario acquisire altresi' l'intesa della
Regione Friuli-Venezia Giulia, nel cui territorio ricade parte dei
siti;

Decreta:

Art. 1

Designazione delle zone speciali di conservazione

1. Sono designati quali zone speciali di conservazione (ZSC) della
regione biogeografica alpina i seguenti trentacinque siti insistenti
nel territorio della Regione Veneto, gia' proposti alla Commissione
europea quali siti di importanza comunitaria (SIC) ai sensi dell'art.
4, paragrafo 1, della direttiva 92/43/CEE:

Parte di provvedimento in formato grafico

2. Sono designati quali zone speciali di conservazione (ZSC) della
regione biogeografica continentale i seguenti sessantuno siti
insistenti nel territorio della Regione Veneto, gia' proposti alla
Commissione europea quali siti di importanza comunitaria (SIC) ai
sensi dell'art. 4, paragrafo 1, della direttiva 92/43/CEE:

Parte di provvedimento in formato grafico

3. La cartografia e i tipi di habitat naturali e delle specie di
fauna e flora selvatica per i quali le ZSC di cui ai commi 1 e 2 sono
designate, sono quelli comunicati alla Commissione europea, secondo
il formulario standard dalla stessa predisposto, relativamente agli
omonimi SIC con lettera prot. 27028 del 14 dicembre 2017. Tale
documentazione e' pubblicata, a seguito dell'emanazione del presente
decreto, nel sito internet del Ministero dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare www.minambiente.it nell'apposita sezione
relativa alle ZSC designate.
Le eventuali modifiche sono apportate nel rispetto delle procedure
europee e sono riportate in detta sezione.


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