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DECRETO del 19/06/2018
Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'«Area fluviale edagricola a destra del Po - Luoghi Bacchelliani», nel Comune di RoFerrarese. (Decreto n. 1/2018) (18A04623)

Pubblicato su: G.U. n. 156 del 07/07/2018
Fonte: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

IL PRESIDENTE
della commissione regionale
per il patrimonio culturale dell'Emilia Romagna

Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368 recante
«Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali a
norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59», e s.m.i;
Visto il decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165, recante
«Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche» e s.m.i.;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.;
Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante «Codice
dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della legge
6 luglio 2002, n. 131
» e s.m.i, in particolare, gli articoli 136,
137, 138, 139, 140 e 141;
Visto il Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e
delle attivita' culturali e del turismo degli Uffici di diretta
collaborazione del Ministero e dell'Organismo indipendente di
valutazione della performance, a norma dell'art. 16, comma 4 del
decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito in legge, con
modificazioni, dalla legge n. 89 del 24 giugno 2014, approvato con
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 agosto 2014,
n. 171, in particolare l'art 39;
Visto il decreto 16 marzo 2018 riguardante l'attribuzione alla
dott.ssa Sabina Magrini, dell'incarico di Segretario regionale del
Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo per
l'Emilia Romagna, debitamente registrato da parte dei competenti
organi di controllo;
Tenuto conto che in data 24 marzo 2015 e' stata costituita la
commissione per il patrimonio culturale dell'Emilia Romagna;
Considerato che con nota n. 4743 del 29 maggio 2003 la
Soprintendenza regionale per i beni e le attivita' culturali
dell'Emilia Romagna, all'epoca competente, ha dato comunicazione al
Comune di Ro Ferrarese (FE) della proposta di dichiarazione di
notevole interesse paesaggistico «Area fluviale ed agricola a destra
del Po - Luoghi Bacchelliani», sita nel territorio comunale di Ro
Ferrarese, consistente nell'ampliamento del bene paesaggistico «Zona
costituita dalle aree fluviali ed agricole denominate "Luoghi
Bacchelliani" gia' soggetto alle disposizioni del Titolo II dello
stesso decreto legislativo n. 490/1999, per effetto del decreto
ministeriale 18 maggio 1999, cosi' come descritta nell'allegata
relazione illustrativa e relativa planimetria:
«Le aree fluviali situate a destra Po, nel territorio compreso tra
Ro Ferrarese e Guarda Ferrarese, sono state oggetto, in epoca
recente, di un provvedimento di tutela, emesso ai sensi della legge
n. 1497/1939
sulla protezione delle bellezze naturali (decreto
ministeriale 18 maggio 1999), per la loro particolare rilevanza
paesaggistica, ambientale e storica.
Il notevole interesse pubblico di questo territorio e' stato
riconosciuto, in particolare, perche' le stesse aree fluviali "oltre
a presentare inalterate le caratteristiche tipiche dell'ambiente
fluviale costituito da zone golenali, rive ed argini, campi in parte
coltivati a pioppeto, si contraddistinguono per i legami
storico-letterari con l'opera narrativa dello scrittore Riccardo
Bacchelli che ambiento' il suo capolavoro Il Mulino del Po appunto in
tale territorio, legami che appaiono testimoniati oltre che dalle
emergenze architettoniche significative anche dalla presenza di
vecchie costruzioni rurali e dai grandi casali sparsi per la
campagna". L'area in questione, denominata per i suoi riferimenti
letterari "Luoghi Bacchelliani", e' quindi caratterizzata "dalla
compresenza di diverse valenze che contribuiscono alla costituzione
di un complesso paesistico meritevole di tutela».
Nel riaffermare ancora oggi quei peculiari valori paesaggistici,
ambientali e storici che hanno determinato il riconoscimento del
notevole interesse pubblico dell'area, si deve d'altra parte rilevare
come il territorio confinante ad ovest, compreso tra la riva destra
del Po e gli abitati di Zocca e Ro Ferrarese, presenti analoghi
caratteri ambientali, paesaggistici e storico-testimoniali,
risultando pertanto meritevole del medesimo riconoscimento di
interesse.
L'area fluviale situata a destra Po - nel tratto compreso tra
l'abitato di Zocca e la localita' il Dazio - ed estesa
nell'entroterra sino all'abitato di Ro Ferrarese, e' caratterizzata
in effetti da peculiari valori paesaggistici e ambientali dovuti sia
alla modesta antropizzazione del territorio, sia alla particolare
morfologia dei luoghi, definiti dalla grande ansa descritta in questo
tratto dal Po.
Il paesaggio fluviale si connota, quindi, per l'andamento sinuoso
delle sponde, per le piccole spiagge che costeggiano a tratti la riva
e per la presenza di una bassa e ricca vegetazione, alternata ai
frequenti pioppeti. Una pista ciclabile che giunge fino al mare
Adriatico corre alla sommita' dell'argine del Po, posto in
corrispondenza del perimetro esterno dell'area, che e' intensamente
coltivata all'interno.
L'area verde e' punteggiata da rare ma significative emergenze
architettoniche come Villa Saracco, con la sua svettante torre
colombaia ed il suo parco, Villa Scutellari, con corpo centrale e due
torri laterali, e Villa Beicamina, elegante edificio padronale
settecentesco con cappellina, piu' volte ricordato da Riccardo
Bacchelli nel suo Mulino del Po.
Questo territorio e' inoltre percorso da antichi e ben conservati
stradelli che consentono ancora oggi di giungere al Po dai centri
abitati dell'entroterra. Tra questi percorsi, per i quali dovra'
essere garantito il pubblico accesso e la piena fruizione e
percorribilita' da un estremo all'altro, si segnala lo stradello che
si diparte dalla Piazza Umberto I di Ro Ferrarese - dove si
affacciano la settecentesca Chiesa di S. Giacomo Maggiore e le Scuole
Comunali - e, attraversando il territorio a nord del centro abitato,
costeggia la strada per Polesella sino alla Possessione Varottina per
terminare in localita' il Dazio, nei pressi della darsena sulla riva
destra del Po. Un altro stradello ha origine nel centro abitato di
Zocca Vecchia e, con andamento rettilineo, conduce al caseggiato
«Pardara» per giungere sull'argine del Po, intersecando il percorso
della pista ciclabile. Anche il territorio gia' dichiarato di
notevole interesse pubblico e' connotato da antichi stradelli, come
quello che, da «Ca' Nugarazza», porta alla localita' «Codacavallo» e,
attraversando il Bosco dell'Acquedotto, giunge sino a Guarda
Ferrarese.
Complessivamente l'area in questione - nella quale sono presenti
specie faunistiche e floristiche di pregio - evidenzia quindi
caratteri di indubbia valenza paesaggistica, qualificandosi per la
peculiare conservazione dell'ambiente originario e costituendo di
fatto la migliore rappresentazione del paesaggio fluviale padano.
All'interno della stessa area sono inoltre presenti solo due
consistenti insediamenti industriali (Centrale C.A.D.F. e
Insediamenti produttivi in via dell'Artigianato e in via Po) per i
quali, in considerazione delle caratteristiche tipologiche degli
stessi e delle esigenze produttive, potranno essere previste
particolari condizioni in sede di rilascio di autorizzazione
paesaggistica.
Per tutti i motivi sopra esposti, si ritiene quindi necessario
ampliare la delimitazione dell'area oggetto di tutela ambientale,
includendo l'area compresa tra gli abitati di Zocca e Ro Ferrarese
sino all'argine del Po, in tal modo confermando e ampliando la tutela
ambientale, paesaggistica e storica dei cosiddetti «Luoghi
Bacchelliani».
Considerato che, il suddetto procedimento, cosi' come riportato
nell'oggetto della citata nota 4743 del 29 maggio 2003, e' stato
avviato ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 144, comma 1 del
decreto legislativo n. 490/1999 che conferiva al Ministero la
«facolta' di integrare gli elenchi dei beni e delle localita' di
cui all'art. 139 [di interesse paesaggistico ai sensi dell'art. 1
della legge n. 1497/1939], su proposta del soprintendente
competente»;
Considerato che con la medesima nota prot. n. 4743 del 29 maggio
2003, in attuazione del procedimento prescritto dal comma 2 del
menzionato art. 144, la Soprintendenza regionale per i beni e le
attivita' culturali dell'Emilia Romagna, all'epoca competente, ha
provveduto a trasmettere al Comune di Ro Ferrarese le comunicazioni
di che trattasi affinche' fossero affisse all'albo pretorio, con le
relazioni tecniche e le planimetrie, per un periodo di tre mesi,
cosi' come prescritto dal comma 5, art. 140, decreto legislativo n.
490/1999
allora vigente;
Considerato che tale affissione e' puntualmente avvenuta a far data
dal 4 giugno 2003, cosi' come comunicato formalmente dal Comune di Ro
Ferrarese con nota prot. n. 5536 del 12 giugno 2003, ed in osservanza
al comma 6 del sopracitato art. 140, ne e' stata data notizia su un
quotidiano a diffusione nazionale (La Repubblica del 29 agosto 2003);
Considerato che, ritenuta tale proposta quale integrazione «
degli elenchi dei beni e delle localita' indicati all'art. 139» del
decreto legislativo n. 490/1999, l'«Area fluviale ed agricola a
destra del Po - Luoghi Bacchelliani», di cui alla nota prot. n. 4743
del 29 maggio 2003 della Soprintendenza regionale per i beni e le
attivita' culturali dell'Emilia Romagna, e' stata da allora
sottoposta a tutela paesaggistica, cosi' come confermato dall'art.
157, comma 1 del vigente decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.;
Vista la sentenza n. 13 dell'Adunanza plenaria del Consiglio di
Stato del 22 dicembre 2017 la quale, decidendo sulla questione
interpretativa relativa al comma 2 dell'art. 151 del richiamato
decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i., ha stabilito che « le
proposte di dichiarazione di notevole interesse pubblico anteriori al
Codice conservino efficacia, mentre l'effetto preliminare di vincolo
che ad essa si ricollega cessi decorsi 180 giorni dalla
pubblicazione della sentenza.», e che tale termine, nello specifico
scade il 20 giugno 2018;
Considerata la descrizione dell'«Area fluviale ed agricola a destra
del Po - Luoghi Bacchelliani» sita nel Comune di Ro Ferrarese,
riportata nella Relazione tecnica allegata alla proposta di vincolo
di cui alla nota prot. n. 4743 del 29 maggio 2003;
Vista la delibera n. 823 del 1° giugno 2018 della giunta della
Regione Emilia Romagna, trasmessa con nota PG/2018/439442 del 14
giugno 2018 e pubblicata sul Bollettino Ufficiale Telematico della
Regione il 19 giugno 2018, in cui si delibera, sulla base delle
valutazione favorevole della commissione regionale per il paesaggio,
di:
1) esprimere parere favorevole alla proposta di dichiarazione di
notevole interesse pubblico paesaggistico ai sensi dell'art. 138,
comma 3, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei
beni culturali e del paesaggio, e dell'art. 71, comma 3, della legge
regionale 21 dicembre 2017, n. 24, dell'area denominata «Area
fluviale ed agricola a destra Po - Luoghi Bacchelliani - sita nel
territorio del Comune di Ro Ferrarese»;
2) ritenere che, in sede di emanazione dell'atto ministeriale di
dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico, si possa
utilmente dare atto della contestuale decadenza del bene
paesaggistico «Zona costituita dalle aree fluviali ed agricole
denominate "Luoghi Bacchelliani", sita nel territorio del Comune di
Ro Ferrarese in Provincia di Ferrara», di cui al decreto ministeriale
del 18 maggio 1999, in quanto completamente inglobato nella proposta
di cui si tratta;
3) approvare la proposta della commissione regionale per il
paesaggio di rinviare la definizione delle prescrizioni d'uso
previste dall'art. 138, comma 1, ultima parte, del Codice, relative
al vincolo paesaggistico di cui si tratta al Comitato tecnico
scientifico per l'adeguamento del PTPR al Codice dei beni culturali e
del paesaggio, che quindi nella definizione delle specifiche
prescrizioni d'uso dovra' tenere conto delle indicazioni della
commissione regionale per il paesaggio stessa;
Considerato che la Regione Emilia Romagna ha altresi' ritenuto
opportuno procedere a perfezionare le altre due proposte ricadenti
nella stessa fattispecie e di propria competenza;
Visto il Verbale della seduta n. 8 del Comitato tecnico-scientifico
per il paesaggio, trasmesso con nota della Direzione generale
archeologia, belle arti e paesaggio prot. n. 16375 del 14 giugno
2018, in cui il Comitato, riunitosi l'11 giugno 2018, sulla base
della nota prot. n. 10274 dell'8 maggio 2018 della Soprintendenza
archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di
Bologna e per le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e la
nota del Segretariato regionale per l'Emilia Romagna prot. n. 4305
del 31 maggio 2018, ha espresso il proprio nulla osta affinche' il
competente ufficio MiBACT proceda al perfezionamento della procedura
anche al fine di garantire uniformita' di comportamento all'interno
del territorio regionale, per le seguenti valutazioni:
«La questione illustrata concerne piu' in generale quanto
disposto con sentenza del Consiglio di Stato - Adunanza Plenaria - n.
13 del 2017. La Direzione generale ABAP con circolare n. 19/2018,
nell'evidenziare come il pronunciamento riguardi esclusivamente le
fattispecie ricadenti nel comma 2 dell'art. 157 del Codice, e come le
proposte eventualmente da perfezionare non possano che essere quelle
regolarmente pubblicate all'Albo pretorio dei comuni interessati
(oltre che ritenute continuativamente operative ed efficaci
successivamente alla predetta pubblicazione), ha promosso una
ricognizione presso gli uffici periferici dei casi pendenti; con
successiva circolare n. 23/2018, sulla base delle casistiche emerse,
ha precisato, sentito l'Ufficio legislativo, che tutte le proposte
discendenti dal disposto di cui agli articoli 2 della legge n.
1497/1939
, 82, comma 2 del decreto del Presidente della Repubblica n.
616/1977
, 140 e 144 del decreto legislativo n. 490/99, purche'
ovviamente si sia adempiuto a suo tempo agli obblighi di pubblicita'
previste dalla norma, anche qualora in esse non figuri alcuna
locuzione di richiamo alla compilazione e/o alla integrazione degli
elenchi di cui ai predetti articoli di legge, debbano essere
considerate quali compilazione/integrazione degli elenchi medesimi e
ricadano pertanto nei casi fatti salvi dal comma 1 dell'art. 157 del
Codice (e dei quali del resto la stessa Pronuncia del Consiglio di
Stato ha espressamente ribadito la definitivita' degli effetti), e
non dunque nella fattispecie di cui al comma 2 dello stesso articolo,
oggetto della Pronuncia medesima.
Con nota prot. 4305 del 31 maggio 2018, il Segretariato regionale
MiBACT per l'Emilia Romagna, pur tenuto conto dei contenuti della
circolare n. 23 del 10 maggio 2018, in via tuzioristica e ricognitiva
e vista l'approvazione unanime del perfezionamento da parte dei
comuni interessati e della commissione regionale, a seguito peraltro
di un'attivita' congiunta avviata da lungo tempo, ha reiterato alla
Direzione generale la richiesta gia' avanzata in precedenza dalla
Soprintendenza ABAP di acquisizione del parere di questo Comitato ai
fini del perfezionamento delle due proposte di dichiarazione di
notevole interesse pubblico in oggetto, integrando la documentazione
pervenuta dalla Soprintendenza medesima con il verbale della
commissione regionale paesaggio del 16 maggio 2018 .
La Direzione generale, alla luce di quanto indicato dal
Segretariato regionale e del fatto che la Regione Emilia Romagna ha
ritenuto di perfezionare le altre due proposte di propria competenza,
al fine quindi di garantire uniformita' di comportamento all'interno
del territorio regionale, ha ritenuto di dar seguito alla richiesta.
vista la documentazione pervenuta oggetto di discussione
della seduta odierna nulla osta affinche' il competente ufficio
MiBACT proceda al perfezionamento delle procedure esaminate».
Tenuto conto che nella riunione del 15 giugno 2018 la commissione
regionale per il patrimonio culturale, convocata con nota del
Segretario regionale n. 4683 del 13 giugno 2018, ha esaminato la
documentazione suddetta dalla quale si evincono descrizioni congrue e
puntuali relative alle valenze storico-culturali e naturalistiche,
tali da supportare pienamente il riconoscimento di notevole interesse
pubblico per l'ambito paesaggistico in argomento;
Ritenuto dunque opportuno, in via tuzioristica e per chiarezza
d'atti, adottare la dichiarazione di notevole interesse pubblico per
l'area sopraindicata secondo la procedura di cui all'art. 141 del
suddetto decreto legislativo, per le motivazioni e per tutto quanto
sopra riportato;
Considerato che il vincolo comporta in particolare l'obbligo da
parte del proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo di
immobili o aree ricadenti nell'ambito paesaggistico sottoposto a
tutela di presentare alla Regione o all'Ente dalla stessa delegato la
richiesta di autorizzazione ai sensi degli articoli 146 e 147 del
predetto decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. per qualsiasi
intervento che modifichi lo stato dei luoghi, secondo la procedura
prevista rispettivamente dalle citate disposizioni;
Considerato che il MiBACT e la Regione Emilia Romagna hanno
sottoscritto in data 4 dicembre 2015 l'Intesa per l'adeguamento del
piano territoriale paesaggistico regionale, ai sensi dell'art. 156,
comma 3, in attuazione delle disposizioni di cui agli articoli 135 e
143 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i., nonche' il
Disciplinare attuativo, e che durante l'adeguamento dello stesso si
definiranno tutte le prescrizioni d'uso dei beni paesaggistici cosi'
come individuati all'art. 134 del decreto legislativo n. 42/2004 e
s.m.i.;

Decreta:

L'«Area fluviale ed agricola a destra del Po - Luoghi Bacchelliani»
sita nel Comune di Ro Ferrarese, nei limiti descritti nella relazione
illustrativa allegata alla nota n. 4743 del 29 maggio 2003 della
Soprintendenza regionale per i beni e le attivita' culturali
dell'Emilia Romagna, all'epoca competente e nella relativa
cartografia, che costituiscono parte integrante del presente decreto,
e' dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi dell'art. 136
del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i., ed e' quindi sottoposta
ai vincoli e alle prescrizioni contenute nella Parte Terza del
medesimo decreto legislativo.
Contestualmente si da' atto che il presente decreto riprende e
amplia la tutela del bene paesaggistico «Zona costituita dalle aree
fluviali ed agricole denominate "Luoghi Bacchelliani", sita nel
territorio del Comune di Ro Ferrarese in Provincia di Ferrara», di
cui al decreto ministeriale del 18 maggio 1999.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle
Repubblica italiana e nel Bollettino ufficiale della Regione
Emilia-Romagna a cura del Segretariato regionale del Ministero dei
beni e delle attivita' culturali e del turismo per l'Emilia-Romagna.
Il Segretariato regionale del Ministero dei beni e delle attivita'
culturali e del turismo per l'Emilia-Romagna, per il tramite della
Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la citta'
metropolitana di Bologna e per le Province di Modena, Reggio Emilia e
Ferrara provvedera' a che copia della Gazzetta Ufficiale contenente
il presente decreto venga affissa, ai sensi e per gli effetti
dell'art. 140, comma 4 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i., e
dell'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, all'albo
pretorio del Comune di Ro Ferrarese e che copia della Gazzetta
Ufficiale stessa, con relative cartografie, venga depositata presso i
competenti uffici del suddetto Comune.
Avverso il presente atto e' ammessa proposizione di ricorso
giurisdizionale avanti al Tribunale amministrativo regionale
competente per territorio secondo le modalita' di cui al decreto
legislativo n. 104/2010
e s.m.i., ovvero e' ammesso ricorso
straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del
Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199 e s.m.i.,
rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di
avvenuta notificazione del presente atto.

Bologna, 19 giugno 2018

Il presidente della commissione
Il segretario regionale
Magrini

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Avvertenza:
Allegati (consultabili al link
http://www.emiliaromagna.beniculturali.it):
Nota prot. n. 4743 del 29 maggio 2003 con relativa Relazione
tecnica e perimetrazione su cartografia tecnica regionale;
Perimetrazione dell'area tutelata riportata sulla base del
Database topografico regionale attuale.


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