Visualizza
 Documenti collegati
 Consultazione
 Open community
 Articolato
Accesso rapido:  

DELIBERA del 22/12/2017
Progetto integrato della mobilita' bolognese per il completamento delservizio ferroviario metropolitano e per la filoviarizzazione dellelinee portanti del trasporto pubblico urbano. Approvazione progettodefinitivo primo lotto funzionale (CUP H59H12000720001). (Delibera n.92/2017). (18A04117)

Pubblicato su: G.U. n. 137 del 15/06/2018
Fonte: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Visto il decreto legislativo del 18 aprile 2016, n. 50 e successive
modificazioni che ha abrogato e sostituito il decreto legislativo del
12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni:
a) l'art. 200, comma 3, che prevede che, in sede di prima
individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti effettua una ricognizione di tutti gli interventi gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data di entrata in vigore del medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento Pluriennale
di Pianificazione (DPP) di cui al decreto legislativo del 29 del
dicembre 2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti;
b) l'art. 201, comma 9, che prevede che, fino all'approvazione
del primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti in
materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione
e programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati
secondo le procedure vigenti alla data di entrata in vigore dello
stesso decreto legislativo o in relazione ai quali sussiste un
impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea;
c) l'art. 214, comma 2, lettera d) e f), in base al quale il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvede alle
attivita' di supporto a questo Comitato per la vigilanza sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e della
successiva realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti
prioritari per lo sviluppo del Paese e cura l'istruttoria sui
progetti di fattibilita' e definitivi, anche ai fini della loro
sottoposizione alla deliberazioni di questo Comitato in caso di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo del paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni per l'approvazione
del progetto;
d) l'art. 214, comma 11, che prevede che in sede di prima
applicazione restano comunque validi gli atti ed i provvedimenti
adottati e sono fatti salvi gli effetti prodotti ed i rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto legislativo n.
163 del 2006;
e) l'art. 216, commi 1, 1-bis e 27, che, fatto salvo quanto
previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016, stabiliscono
rispettivamente che:
1) lo stesso decreto legislativo n. 50 del 2016 si applica alle
procedure e ai contratti per i quali i bandi o avvisi con cui si
indice la procedura di scelta del contraente siano pubblicati
successivamente alla data della sua entrata in vigore;
2) per gli interventi ricompresi tra le infrastrutture
strategiche gia' inseriti negli strumenti di programmazione
approvati, e per i quali la procedura di valutazione di impatto
ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del
suddetto decreto legislativo, i relativi progetti sono approvati
secondo la disciplina previgente;
3) le procedure per la valutazione di impatto ambientale delle
grandi opere avviate alla data di entrata in vigore del suddetto
decreto legislativo n. 50 del 2016 secondo la disciplina gia'
prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al previgente
decreto legislativo n. 163 del 2006, sono concluse in conformita'
alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca
del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche
per le varianti;
Visto il decreto legislativo del 12 aprile 2006, n. 163,
concernente il «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori,
servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e
2004/18/CE», e successive modificazioni ed in particolare gli
articoli 166 e 167;
Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle sopracitate
disposizioni e, in particolare, di quanto previsto al citato art.
216, commi 1, 1-bis e 27, del predetto decreto legislativo n. 50 del
2016, risulta ammissibile all'esame di questo Comitato e ad essa sono
applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163
del 2006;
Vista la delibera del 25 luglio 2003, n. 63, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 248 del 2003, con la quale questo Comitato ha
formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo
alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza
sull'esecuzione delle opere prioritarie per lo sviluppo del Paese;
Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
del 9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, che ha
soppresso la Struttura tecnica di missione istituita con decreto
dello stesso Ministro del 10 febbraio 2003, n. 356, e successive
modificazioni, attribuendo i compiti di cui all'art. 3 del medesimo
decreto alle direzioni generali competenti del Ministero, alle quali
e' demandata la responsabilita' di assicurare la coerenza tra i
contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione a
supporto;
Visti gli articoli 7 e seguenti della legge del 7 agosto 1990, n.
241;
Visto, altresi', il decreto del Presidente della Repubblica dell'8
giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica
utilita', e successive modificazioni;
Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto
(CUP) e, in particolare:
a) la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione» che, all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento pubblico deve essere
dotato di un CUP;
b) la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2010, n. 217, che, tra
l'altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di mancata
apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;
c) la delibera del 27 dicembre 2002, n. 143, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 87 del 2003 e la relativa errata-corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 2003, nonche' la
delibera del 29 settembre 2004, n. 24, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato ha definito
il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP deve
essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili,
cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento
pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli
investimenti pubblici» (MIP), con il compito di fornire
tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di
sviluppo e funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato;
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge
31 dicembre 2009, n. 196
, in materia di procedure di monitoraggio
sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»;
Vista la normativa vigente in tema di controllo dei flussi
finanziari e, in particolare:
a) l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito,
con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che
regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle
infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi di cui agli
articoli 161, comma 6-bis e 176, comma 3, lettera e), del citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art.
203, comma 2, del citato decreto legislativo n. 50 del 2016;
b) la delibera di questo Comitato del 28 gennaio 2015, n. 15,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che aggiorna -
ai sensi del comma 3 del menzionato art. 36 del decreto-legge n. 90
del 2014 - le modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio
finanziario di cui alla delibera del 5 maggio 2011, n. 45, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 2011 e la relativa errata-corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011;
Visto il decreto 14 marzo 2003 emanato dal Ministero dell'interno
di concerto con il Ministro della giustizia ed il Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti e successive modificazioni, ed in
particolare il decreto 21 marzo 2017 emanato dal Ministero
dell'interno di concerto con il Ministro della giustizia ed il
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con i quali, in
assenza di diversa deliberazione del CIPE, sono adottati gli
schemi-tipo dei protocolli di legalita' definiti dalla vigente
normativa, nonche' restano valide le linee guida varate dal Comitato
di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle Grandi Opere (CCASGO)
nella seduta del 27 ottobre 2004;
Visto l'art. 203 del citato decreto legislativo 50 del 2016 che,
istituendo il Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle
Infrastrutture e degli Insediamenti Prioritari (CCASIIP), ha
assorbito ed ampliato - all'interno di quest'ultimo Organismo
inter-istituzionale dello Stato - tutte le competenze del previgente
CCASGO;
Vista la delibera del 21 dicembre 2001, n. 121, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2002, supplemento ordinario, con la
quale questo Comitato ha approvato il primo Programma delle
infrastrutture strategiche, che include, nell'ambito dei «Sistemi
urbani», la voce «Bologna metropolitana», e la delibera del 1° agosto
2014, n. 26, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 3 del 2015,
supplemento ordinario, con la quale questo Comitato ha espresso
parere sull'XI Allegato infrastrutture al DEF 2013, che include,
nella «Tabella 0 Programma delle infrastrutture strategiche»,
nell'ambito dell'infrastruttura «Bologna - SFM Metropolitano»,
l'intervento «Bologna - SFM Metropolitano e completamento del
servizio metropolitano ferroviario e della filoviarizzazione delle
linee portanti del trasporto pubblico urbano»;
Vista la delibera del 26 ottobre 2012, n. 102, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 72 del 2013 e la relativa errata corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 7 giugno 2013, con la quale
questo Comitato ha approvato il progetto preliminare dell'intervento
«Completamento del Servizio Ferroviario metropolitano e della
filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico urbano
di Bologna», con limite di spesa pari a 362,8 milioni di euro, al
netto di IVA, e assegnato per la realizzazione dell'intervento il
finanziamento di 236,7 milioni di euro a valere sulle disponibilita'
del capitolo 7060 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,
rivenienti dalle precedenti assegnazioni di questo Comitato di cui
alle delibere 5 aprile 2007, n. 16, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 117 del 2007, 31 gennaio 2008, n. 13, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 217 del 2008 e 31 luglio 2009, n. 74,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 47 del 2010;
Considerato che, al punto 3.1 della citata delibera n. 102 del
2012, e' prescritto che, ai fini della sottoposizione a questo
Comitato del progetto definitivo dell'intervento in esame, avrebbe
dovuto essere perfezionato un Protocollo d'intesa tra Rete
Ferroviaria Italiana S.p.A. (RFI) e Comune di Bologna, con
riferimento agli interventi di RFI stessa nell'ambito del
completamento del sistema delle fermate del Servizio ferroviario
metropolitano, e al punto 3.2 che, in occasione della richiesta di
approvazione del progetto definitivo dell'intervento, il Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti avrebbe dovuto trasmettere il
Piano Economico Finanziario (PEF) aggiornato dell'opera, corredato
dal parere dell'Unita' tecnica finanza di progetto (UTFP) e le
valutazioni dell'organismo competente di cui all'art. 8, comma 9-bis,
del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221.
Considerato che il suddetto Ministero ha trasmesso, a corredo della
proposta, il protocollo d'intesa per la «Realizzazione del progetto
relativo al servizio di trasporto pubblico integrato metropolitano
bolognese, mediante interventi di completamento del servizio
ferroviario metropolitano e della filoviarizzazione delle linee
portanti del trasporto pubblico urbano», sottoscritto tra il Comune
di Bologna, RFI e Trasporto Passeggeri Emilia Romagna S.p.A. (TPER)
in data 16 luglio 2015, nel quale sono individuati gli interventi di
competenza diretta di RFI nell'ambito del completamento del sistema
delle fermate del Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) e delle
relative opere di accessibilita', con i relativi costi, finanziamenti
e contributi, e sono regolamentati gli aspetti formali,
procedimentali e le competenze delle parti, in relazione
all'ammontare e alle modalita' di trasferimento dei finanziamenti e
alla rendicontazione finanziaria delle spese sostenute;
Considerato che l'intervento in esame e' ricompreso nella Intesa
generale quadro tra Governo e Regione Emilia Romagna, sottoscritta il
19 aprile 2013;
Considerato che questo Comitato aveva approvato il «completamento
del servizio ferroviario metropolitano e della filoviarizzazione
delle linee portanti del trasporto pubblico urbano di Bologna» con
delibera del 14 febbraio 2014, n. 3, e che tale delibera e' stata
ritirata con nota del DIPE n. 3374 del 4 agosto 2014 a seguito dei
rilievi sollevati nella relazione della Corte dei conti con nota
022828 del 30 luglio n. 2014;
Vista la nota del 13 ottobre 2015, n. 7096, con cui il Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti ha richiesto all'Ufficio
Tecnica-Finanza di Progetto (UTFP) il parere, sul Piano economico
finanziario dell'opera aggiornato alla luce del progetto definitivo,
di cui al punto 3.2 della citata delibera n. 102 del 2012;
Considerato che l'art. 1, comma 589, della legge del 28 dicembre
2015, n. 208 (legge di stabilita' 2016), ha soppresso la suddetta
UTFP trasferendo le relative funzioni e competenze al Dipartimento
per la programmazione e il coordinamento della politica economica
della Presidenza del Consiglio dei ministri (DIPE) e specificando che
i richiami all'UTFP contenuti in atti normativi devono intendersi
riferiti al predetto Dipartimento;
Vista la nota del 16 febbraio 2016, n. 836, con la quale il DIPE,
ha trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il
richiesto parere sul PEF aggiornato dell'intervento;
Vista la proposta di cui alla nota del 5 febbraio 2016, n. 4775,
con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha
chiesto l'inserimento all'ordine del giorno della prima riunione
utile di questo Comitato dell'approvazione del progetto definitivo
dell'intervento «Progetto integrato della mobilita' bolognese per il
completamento del servizio ferroviario metropolitano e per la
filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico
urbano», trasmettendo la relativa documentazione istruttoria e le
successive note del 26 febbraio 2016, n. 1520, dell'8 marzo 2016, n.
1793 e del 17 marzo 2016, numeri 2072 e 2089 con le quali il suddetto
Ministero ha trasmesso integrazioni e chiarimenti istruttori;
Considerato che tale proposta e' stata gia' oggetto della delibera
di questo Comitato, del 1° maggio 2016, n. 20, e che tale delibera e'
stata annullata a seguito della mancata registrazione da parte della
Corte dei Conti poiche' la stessa con la deliberazione n.
SCCLEG/14/2016 ha ritenuto che «pur condividendo l'impostazione
dell'Amministrazione secondo la quale un'opera debba essere
realizzata in tutte le sue componenti per la completa funzionalita',
non ritiene conforme a legge che le risorse statali ex lege 443/2001,
vengano utilizzate - in modo preponderante - per la fornitura di
materiale rotabile e imputate sul capitolo 7060, le cui risorse sono
destinate alla progettazione e realizzazione di opere strategiche»;
Considerato che con nota del Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti 21 dicembre 2017, n. 48241, il Capo di Gabinetto del
medesimo Ministero, conferma che sia necessario avviare il progetto
in maniera integrata e ritiene sia superabile la criticita'
riscontrata in passato con la deliberazione della Corti dei conti n.
SCCLEG/14/2016, cio' anche alla luce delle recenti modifiche
normative approvate e in fase di definizione;
Visto il disegno di legge di bilancio 2018, nel testo approvato
dalla Camera dei Deputati in data odierna e trasmesso in pari data al
Senato della Repubblica - A.S. 2960-B, che, al comma 1086 dell'art.
1, prevede che «le risorse destinate agli interventi di cui alla
legge 21 dicembre 2001, n. 443, possono essere utilizzate anche per
il finanziamento dei sistemi di trasporto rapido di massa, compreso
il materiale rotabile» e, al comma 1085 del medesimo articolo,
prevede inoltre che "«all'art. 1, comma 228, della legge 23 dicembre
2014, n. 190
, al primo periodo, le parole: "in costruzione" sono
sostituite dalle seguenti: "e alle linee tramviarie, compreso il
materiale rotabile"»;
Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, e in particolare che:
sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
a) il progetto, approvato con la suddetta delibera di questo
Comitato n. 102 del 2012, e' basato sui presupposti dell'interscambio
modale tra sistema di trasporto su ferro e su gomma, con l'obiettivo
di migliorare l'offerta del servizio medesimo, di ridurre le
emissioni di agenti inquinanti nell'atmosfera, di intervenire sulla
sede stradale al fine di eliminare le situazioni che limitano la
velocita' commerciale e la regolarita' del servizio di Trasporto
Pubblico Locale (TPL) e garantire la messa in sicurezza e
l'accessibilita' alla rete all'utenza pedonale. Piu' dettagliatamente
l'intervento prevede:
1. la riorganizzazione ed il potenziamento della rete di
trasporto pubblico urbano mediante lo sviluppo del sistema filoviario
esistente con la fornitura di n. 55 nuovi filobus;
2. l'implementazione del Sistema Ferroviario metropolitano
(SFM), con il completamento del sistema delle fermate interne al
Comune di Bologna, con la realizzazione delle fermate Prati di
Caprara, Zanardi, Borgo Panigale Scala, San Vitale - Rimesse e con
l'adeguamento delle fermate San Ruffillo e Fiera, la loro connessione
plurimodale con il tessuto urbano mediante la realizzazione di una
serie di opere di miglioramento dell'accessibilita', la
riconoscibilita' delle stazioni del SFM e l'ammodernamento e il
completamento della rete;
3. per quanto riguarda il II lotto che comprende
l'interramento della tratta urbana SFM" Bologna-Portomaggiore, il
Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti fa presente che esso
dovra' seguire l'iter istruttorio che prevede il parere da parte del
Comitato Tecnico Permanente per la sicurezza dei sistemi di trasporto
ad impianti fissi, istituito con decreto ministeriale del 30 gennaio
2013, n. 27;
b) rispetto al progetto preliminare, nel progetto definitivo il
percorso della filovia e' stato modificato in 9 aree, risultano
spostate 3 sottostazioni elettriche e sono state eliminate 2
sottostazioni elettriche e che le modifiche apportate non assumono
rilievo localizzativo e non interessano nessuna area o proprieta'
privata non prevista dal progetto preliminare;
c) il responsabile unico del procedimento (RUP) di TPER, in data
23 aprile 2014, ha dato pubblicita' all'avviso di avvio del
procedimento di approvazione del progetto definitivo dell'intervento,
anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilita', attraverso i
quotidiani «Repubblica» e «Il Resto del Carlino», sul sito web di
TPER, sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia Romagna (BUR) e
mediante raccomandate alle ditte interessate, e al deposito in
visione al pubblico per sessanta giorni dei relativi elaborati
tecnici presso la stessa TPER;
d) in data 23 luglio 2014 il soggetto aggiudicatore TPER ha
trasmesso al Ministero il progetto definitivo dell'intervento in
approvazione, presentato agli enti e societa' interessate al progetto
medesimo, ovvero la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Bologna,
i Comuni di Bologna e Casalecchio di Reno, Ferrovie Emilia Romagna
s.r.l. (FER), l'Agenzia per la mobilita' ed il trasporto pubblico
locale del Comune di Bologna Reti e Mobilita' s.r.l. (SRM) e Rete
ferroviaria italiana S.p.A. (RFI);
e) nel 2012, in occasione dell'approvazione del progetto
preliminare la Provincia di Bologna, con nota del 25 luglio 2012, n.
119610, aveva dichiarato l'esclusione del progetto dalle procedure di
valutazione di impatto ambientale (VIA) o di screening, non
rientrando il medesimo progetto nelle fattispecie di cui alla legge
regionale 18 maggio 1999, n. 9;
f) il 22 luglio 2015 il Comitato tecnico permanente per la
sicurezza dei sistemi di trasporto ad impianti fissi, con voto n. 58,
ha espresso il proprio parere tecnico economico favorevole sul
progetto definitivo, subordinatamente ad alcune prescrizioni
formulate in sede di istruttoria dalla direzione generale per i
sistemi di trasporto ad impianti fissi e il trasporto pubblico locale
del Ministero;
g) con nota dell'1 aprile 2016, n. 1721, il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso il parere positivo con
prescrizioni della Soprintendenza belle arti e paesaggio per le
province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara n. 5885 del 24
marzo 2016, relativo all'intervento in esame;
h) per quanto riguarda la verifica preventiva dell'interesse
archeologico, e l'applicazione al progetto in oggetto degli articoli
95 e 96 e dell'art. 38, comma 3, dell'Allegato XXI al decreto
legislativo n. 163 del 2006, il Ministero precisa che gli interventi
nella loro generalita' prevedono di intaccare solo in modo
superficiale il terreno interessato dai cantieri, in quanto questi
ultimi riguardano realizzazione di banchine ferroviarie, fermate e
impianti filoviari e opere stradali di profondita' limitata e per la
maggior parte di tipo puntuale;
i) il Ministero ha trasmesso, come allegato 12 della relazione
istruttoria, la nota n. 64202 del 15 aprile 2015 di TPER dalla quale
risultano ottemperate le prescrizioni e raccomandazioni di cui alla
suddetta delibera CIPE n. 102 del 2012;
j) per quanto riguarda il II lotto, il cui esame e' ancora in
fase preliminare presso il Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, esso prevede l'interramento della tratta urbana SFM2
Bologna-Portomaggiore;
k) gli elaborati progettuali includono la «Planimetria delle
interferenze» l'indicazione delle medesime, e che il Ministero
precisa che:
1. le interferenze di tipo puntuale connesse all'infissione
pali sono risolvibili con protezioni locali degli stessi o con
limitati spostamenti localizzati;
2. i rifacimenti del pacchetto stradale (strade, marciapiedi,
ecc.) non comportano interferenze in quanto i sotto servizi devono
essere realizzati a profondita' superiori ad 1 m dal piano stradale;
3. le localizzazioni delle sotto stazioni elettriche,
costruzioni interrate profonde, sono state individuate con gli Enti
gestori in modo da non determinare interferenze;
4. gli interventi connessi con la realizzazione delle Fermate
SFM saranno eseguiti a cura di RFI nel proprio sedime ferroviario,
cosi' come per gli interventi relativi alla realizzazione dei
sottopassi Bencivenni e Fiera e agli interventi relativi al Progetto
Riconoscibilita';
5. non e' stato redatto, alla luce di quanto sopra, uno
specifico «Piano di Risoluzione Interferenze» ai sensi dell'art. 170
del decreto legislativo n. 163/2006, ma le interferenze localizzative
verranno risolte attraverso limitati spostamenti delle opere;
6. il progetto approvato dalla Regione Emilia Romagna e' stato
inviato dalla Societa' TPER - quale soggetto beneficiario e attuatore
individuato dalla Regione Emilia Romagna - con nota n. 9282 del 7
giugno 2017, al Ministero per la valutazione di competenza;
7. il Ministero, con nota n. RU 5004 del 12 luglio 2017, ha
richiesto alla Societa' TPER, integrazioni e chiarimenti sul
progetto, con particolare riferimento agli elaborati economici e alla
verifica e validazione dello stesso secondo la prevista normativa
vigente del settore;
8. la Societa' TPER ha inviato un aggiornamento del progetto ed
una integrazione alle richieste del Ministero con nota n. 16922 del 2
novembre 2017;
9. gli Enti proponenti (Regione Emilia Romagna, Citta'
Metropolitana di Bologna e Comune di Bologna, insieme a TPER), con
nota n. 17110 del 6 novembre 2017, hanno comunicato l'avvio di un
protocollo d'intesa con la Societa' FER (azienda Ferroviaria Emilia
Romagna) per le successive fasi di progettazione, validazione
attuazione dell'intervento di interramento della tratta ferroviaria.
sotto l'aspetto attuativo:
a) il soggetto aggiudicatore dell'intervento e' TPER;
b) le modalita' di affidamento previste da TPER sono l'appalto
integrato, per la parte lavori, e l'appalto di fornitura per quanto
riguarda i filobus.
sotto l'aspetto finanziario:
a) a seguito della rivisitazione del progetto, il costo
complessivo del progetto e' di 255.324.307,40 euro, che include il
lotto 1 per 208.890.307,40 euro, che include la fornitura di 55 nuovi
filobus ma esclude i 19 treni SFM previsti nella precedente delibera
del 2016, non ammessa al visto di registrazione da parte dalla Corte
dei conti, i quali sono stati stralciati dal progetto da parte dei
proponenti, e per i quali e' stato separatamente previsto il
finanziamento con il Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-20,
introducendo in parziale sostituzione il finanziamento per 46.434.000
euro del lotto 2 «interramento della tratta ferroviaria urbana della
linea Bologna-Portomaggiore e delle opere di completamento» ma senza
l'immediata approvazione del progetto definitivo del medesimo lotto
2;
b) il costo del progetto PIMBO e' diminuito da 332,471 milioni
di euro a 255,324 milioni di euro, prevalentemente per il taglio
operato alla fornitura del materiale rotabile ferroviario. Tuttavia
all'interno del quadro economico alcune voci di costo sono state
soggette ad incremento. Tali voci sono quelle relative agli
interventi delle Fermate SFM, alle Opere di accessibilita' e della
Filoviarizzazione. Gli incrementi non derivano da modifiche del
progetto definitivo rispetto al preliminare ma solo da una
computazione metrico estimativa piu' di dettaglio connessa al livello
progettuale, come dichiarato dal Ministero proponente e come da
relazione istruttoria, protocollo n. 5587 del 21 luglio 2015, del
Comitato tecnico permanente per la sicurezza dei sistemi di trasporto
ad impianti fissi (decreto ministeriale n. 27 del 30 gennaio 2013);
c) la copertura finanziaria e' assicurata:
1. per 236.521.464,50 euro da fondi «ex metro»
(disponibilita' sul capitolo 7060 del bilancio del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti);
2. per 450.000 euro da finanziamento ai sensi della legge n.
244 del 2007;
3. per 8.000.000 euro quota a carico di TPER;
4. per 7.752.842,90 euro da fondi di enti territoriali;
5. 2.600.000 euro da contributi a carico di RFI.
d) che la delibera n. 102 del 2012 aveva fissato il limite di
spesa del progetto preliminare, comprensivo del secondo lotto
funzionale «Interramento della ferrovia Bologna-Portomaggiore» a
362,8 milioni di euro al netto dell'IVA;
Ritenuto di dover considerare, tra le prescrizioni relative al
progetto definitivo in esame, anche quelle, di cui alla nota del 24
marzo 2016, n. 5885 della Soprintendenza per i beni architettonici e
paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia, non
riportate nel Foglio condizioni trasmesso dal Ministero, nonche' di
disporre specificamente, alla luce delle osservazioni del Ministero
dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, che il progetto
esecutivo debba contenere valutazioni archeologiche complete;
Considerato che, nel corso della seduta odierna, il
Sottosegretario, delegato dal Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti, ha rappresentato l'esigenza di esaminare una proposta di
deliberazione, non iscritta all'ordine del giorno in quanto la
richiesta del competente ministero e' pervenuta solo successivamente
alla diramazione della convocazione e dell'ordine del giorno per la
seduta odierna del Comitato, e che tale proposta riguardante il
trasporto pubblico integrato metropolitano della citta' di Bologna,
viene presentata alla luce dell'emendamento alla «Legge di bilancio
2018», gia' approvato in data odierna dalla Camera dei deputati con
A.C. 4768, articoli 1085 e 1086 e contestualmente inviato al Senato
della Repubblica per la successiva approvazione in seconda lettura -
decreto-legge S.2960-B, emendamento che permette di superare le
criticita' segnalate dalla Corte dei conti relativamente alle
precedenti delibere di questo Comitato sul finanziamento di materiale
rotabile, prevedendo in particolare che «le risorse destinate agli
interventi di cui alla legge 21 dicembre 2001, n. 443, possono essere
utilizzate anche per il finanziamento dei sistemi di trasporto rapido
di massa, compreso il materiale rotabile»;

Delibera:

1. Approvazione progetto definitivo
1.1 Ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dell'art.
216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016 e
del decreto legislativo n. 163/2006 e successive modificazioni, da
cui deriva la sostanziale applicabilita' della previgente disciplina,
di cui al decreto legislativo in ultimo citato, a tutte le procedure,
anche autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016, e in
particolare dell'art. 166 del decreto legislativo n. 163 del 2006 e
successive modificazioni, e degli articoli 10 e 12 del decreto del
Presidente della Repubblica n. 327 del 2001 e successive
modificazioni, e' approvato il progetto definitivo: «Progetto
integrato della mobilita' bolognese per il completamento del servizio
ferroviario metropolitano e per la filoviarizzazione delle linee
portanti del trasporto pubblico urbano - Approvazione progetto
definitivo primo lotto funzionale», anche ai fini della dichiarazione
di pubblica utilita' con le prescrizioni e le raccomandazioni di cui
all'Allegato che forma parte integrante della presente delibera.
1.2 La suddetta approvazione sostituisce ogni altra autorizzazione,
approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione
di tutte le opere, prestazioni e attivita' previste nel progetto
approvato.
1.3 Il limite di spesa complessivo dell'opera e' pari all'importo
di 255.324.307,40 euro, al netto di IVA, di cui 208.890.307,40 euro
per il primo lotto e 46.434.000 euro per il secondo lotto, cifre che
costituiscono i relativi limiti di spesa.
1.4 La copertura finanziaria del progetto complessivo e' articolata
come segue:


=====================================================================
| Risorse | Fonte | Importo in euro |
+=============+==========================+==========================+
| |Cap. 7060 del bilancio del| |
| |Ministero delle | |
| |infrastrutture e dei | |
|Stato |trasporti |236.521.464,50 |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
|Stato |LF 244/2007 | 450.000,00 |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
| |Nota 2 ottobre 2012, n. | |
| |011636, impegno di spesa | |
| |TPER per il Progetto | |
| |Integrato della Mobilita' | |
| |Bolognese PIMBO. Delibera | |
| |CDA di TPER 11 marzo 2015 | |
|TPER |che approva il PIMBO. | 8.000.000,00 |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
| |Determina dirigenziale del| |
| |Comune di Bologhna P.G. | |
| |236777/2015 con contributo| |
| |per 2.268.842,90 (netto | |
| |IVA) + delibera di giunta | |
| |n. 409/2017 con contributo| |
|Comune di |per 5.484.000,00 euro | |
|Bologna |(netto IVA) | 7.752.842,90 |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
| |Protocollo d'intesa tra | |
| |Comune di Bologna, RFI e | |
| |TPER in data 16 luglio | |
|RFI |2015 | 2.600.000,00 |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
|  |Totale | 255.324.307,40 |
+-------------+--------------------------+--------------------------+

La copertura finanziaria del solo primo lotto e' articolata come
segue:


=====================================================================
| Risorse | Fonte | Importo in euro |
+=============+==========================+==========================+
| |Cap. 7060 del bilancio del| |
| |Ministero delle | |
| |infrastrutture e dei | |
|Stato |trasporti | 196.021.464,50 |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
| |Nota 2 ottobre 2012, n. | |
| |011636, impegno di spesa | |
| |TPER per il Progetto | |
| |Integrato della Mobilita' | |
| |Bolognese PIMBO. Delibera | |
| |CDA di TPER 11 marzo 2015 | |
|TPER |che approva il PIMBO. | 8.000.000,00 |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
| |Determina dirigenziale del| |
| |Comune di Bologna P.G. | |
| |236777/2015 con contributo| |
| |per 2.268.842,90 (netto | |
| |IVA) + delibera di giunta | |
| |n. 409/2017 con contributo| |
|Comune di |per 5.484.000,00 euro | |
|Bologna |(netto IVA) | 2.268.842,90 |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
| |Protocollo d'intesa tra | |
| |Comune di Bologna, RFI e | |
| |TPER in data 16 luglio | |
|RFI |2015 | 2.600.000,00 |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
|  | Totale | 208.890.307,40 |
+-------------+--------------------------+--------------------------+

1.5. L'utilizzo delle somme per il lotto 2 e' subordinato al
completamento dell'attivita' istruttoria da parte del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti e all'approvazione da parte di questo
Comitato.
2. Altre disposizioni
2.1 Le prescrizioni di cui al Foglio condizioni trasmesso dal
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a corredo della
documentazione istruttoria con nota del 17 marzo 2016, n. 2089, sono
integrate con le prescrizioni di cui alla nota del 24 marzo 2016, n.
5885 della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici
per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia, come riportato
nella prima parte dell'Allegato 1 alla presente delibera.
2.2 In relazione alle linee guida del Comitato di coordinamento per
l'alta sorveglianza delle grandi opere del 27 ottobre 2004, i bandi
di gara per l'affidamento della progettazione esecutiva e
dell'esecuzione delle opere dovranno contenere una clausola che ponga
a carico dell'appaltatore adempimenti ulteriori rispetto alla vigente
normativa, intesi a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, e
che preveda forme di monitoraggio durante l'esecuzione dei lavori: i
contenuti di detta clausola sono specificati nell'allegato 2, che
forma parte integrante della presente delibera.
2.3 Il progetto esecutivo dell'intervento di cui al punto 1.1
dovra' contenere valutazioni archeologiche complete.
3. Disposizioni finali
3.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera'
ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei
documenti componenti il progetto definitivo di cui al precedente
punto 1.1.
3.2 Il soggetto attuatore provvedera', prima dell'inizio dei lavori
previsti nel citato progetto, a fornire assicurazioni al predetto
Ministero sull'avvenuto recepimento delle prescrizioni riportate nel
menzionato Allegato 1.
3.3 Il medesimo Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di
supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti
di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla
normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui
alla delibera n. 63 del 2003 sopra richiamata.
3.4 Ai sensi del decreto legislativo del 29 dicembre 2011, n. 229,
articoli 5, 6 e 7, e in osservanza del principio che le informazioni
comuni ai sistemi debbano essere inviate una sola volta, nonche' per
minimizzare le procedure e i connessi adempimenti, il soggetto
attuatore dell'opera, dovra' assicurare a questo Comitato flussi
costanti di informazioni, coerenti per contenuti con il Sistema di
monitoraggio degli investimenti pubblici di cui all'art. 1 della
legge n. 144 del 1999. A regime, tracciato e modalita' di scambio dei
dati saranno definiti con un protocollo tecnico tra Ragioneria
generale dello Stato e DIPE da redigersi ai sensi dello stesso
decreto legislativo n. 229 del 2011, articoli 6 e 7.
3.5 Ai sensi della richiamata delibera n. 15 del 2015, prevista
all'art. 36, comma 3, del decreto-legge n. 90 del 2014, le modalita'
di controllo dei flussi finanziari sono adeguate alle previsioni
della medesima delibera.
3.6 Ai sensi della delibera n. 24 del 2004, il CUP assegnato
all'opera dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione
amministrativa e contabile riguardante l'opera stessa.
Roma, 22 dicembre 2017

Il Presidente: Gentiloni Silveri
Il segretario: Lotti

Registrato alla Corte dei conti il 4 giugno 2018
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n.
853


 Versione PDF


(c) 2002-2022 www.infoleges.it -  powered by Be Smart s.r.l - Note legali e Condizioni d'uso