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DELIBERA del 10/07/2017
Linea ferroviaria AV/AC Milano - Verona. Tratta Brescia - Verona:lotto funzionale Brescia Est - Verona (escluso Nodo di Verona).Approvazione progetto definitivo CUP (F81H91000000008). (Delibera n.42/2017). (18A01993)

Pubblicato su: G.U. n. 70 del 24/03/2018
Fonte: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Visto il regolamento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 dicembre 2013 sugli orientamenti dell'Unione per lo
sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e che abroga
la decisione n. 661/2010/UE e visto il regolamento (UE) n. 1316/2013
del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2013 che
istituisce il meccanismo per collegare l'Europa e che modifica il
regolamento (UE) n. 913/2010 e che abroga i regolamenti (CE) n.
680/2007 e (CE) n. 67/2010;
Visto il «Nuovo piano generale dei trasporti e della logistica» sul
quale questo Comitato si e' definitivamente pronunciato con delibera
1° febbraio 2001, n. 1 (G.U. n. 54/2001), e che e' stato approvato
con decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 2001;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (G.U. n. 51/2002 S.O.),
con la quale questo Comitato, ai sensi dell'allora vigente legge 21
dicembre 2001, n. 443
, ha approvato il 1° Programma delle
infrastrutture strategiche, che nell'allegato 1 include, nell'ambito
del «Corridoio plurimodale padano», l'infrastruttura «Asse
ferroviario sull'itinerario del Corridoio 5 Lione - Kiev (Torino -
Trieste)» e vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, (G.U. n. 3/2015
S.O.), con la quale questo Comitato ha espresso parere sull'11°
Allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza (DEF)
2013, che include, nella tabella 0 - avanzamento Programma
infrastrutture strategiche - nell'ambito del «Corridoio plurimodale
padano» nella infrastruttura «Asse ferroviario Corridoio 5 Lyon -
Kiev» l'intervento «AV/AC: Brescia - Verona»;
Considerato che l'infrastruttura di cui sopra e' ricompresa nella
Intesa generale quadro tra Governo e Regione Lombardia, sottoscritta
l'11 aprile 2003, e nella Intesa generale quadro tra Governo e
Regione del Veneto, sottoscritta il 24 ottobre 2003;
Visto l'art. 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191 (legge
finanziaria 2010), e visti in particolare:
il comma 232 che prevede che con decreti del Presidente del
Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture
e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle
finanze, sono individuati specifici progetti prioritari ricompresi
nei corridoi europei TEN-T e inseriti nel programma delle
infrastrutture strategiche, aventi costi e tempi di realizzazione
superiori, rispettivamente, a 2 miliardi di euro e a quattro anni
dall'approvazione del progetto definitivo e non suddivisibili in
lotti funzionali di importo inferiore a 1 miliardo di euro, per i
quali questo Comitato puo' autorizzare, per un importo complessivo
residuo da finanziare, relativo all'insieme dei progetti prioritari
individuati, non superiore a 10 miliardi di euro, l'avvio della
realizzazione del relativo progetto definitivo per lotti costruttivi
individuati dallo stesso Comitato, subordinatamente alle seguenti
condizioni:
a) il costo del lotto costruttivo autorizzato deve essere
integralmente finanziato e deve esservi copertura finanziaria, con
risorse pubbliche o private nazionali o dell'Unione europea, che,
alla data dell'autorizzazione del primo lotto, devono costituire
almeno il 20 per cento del costo complessivo dell'opera; in casi di
particolare interesse strategico, con decreto del Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti, puo' essere consentito l'utilizzo
della procedura di cui al presente comma anche in caso di copertura
finanziaria, con risorse pubbliche o private nazionali o dell'Unione
europea, che, alla data dell'autorizzazione del primo lotto,
costituiscono almeno il 10 per cento del costo complessivo
dell'opera;
b) il progetto definitivo dell'opera completa deve essere
accompagnato da una relazione che indichi le fasi di realizzazione
dell'intera opera per lotti costruttivi, il cronoprogramma dei lavori
per ciascuno dei lotti e i connessi fabbisogni finanziari annuali;
l'autorizzazione dei lavori per i lotti costruttivi successivi al
primo lotto deve essere accompagnata da un aggiornamento di tutti gli
elementi della medesima relazione;
c) il contraente generale o l'affidatario dei lavori deve assumere
l'impegno di rinunciare a qualunque pretesa risarcitoria,
eventualmente sorta in relazione alle opere individuate con i decreti
del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all'alinea, nonche'
a qualunque pretesa anche futura connessa all'eventuale mancato o
ritardato finanziamento dell'intera opera o di lotti successivi;
dalle determinazioni assunte da questo Comitato non devono in ogni
caso derivare nuovi obblighi contrattuali nei confronti di terzi a
carico del soggetto aggiudicatore dell'opera per i quali non sussista
l'integrale copertura finanziaria;
il comma 233 che stabilisce che con l'autorizzazione del primo
lotto costruttivo, questo Comitato assume l'impegno programmatico di
finanziare l'intera opera ovvero di corrispondere l'intero contributo
finanziato e successivamente assegna, in via prioritaria, le risorse
che si rendono disponibili in favore dei progetti di cui al comma
232, allo scopo di finanziare i successivi lotti costruttivi fino al
completamento delle opere, tenuto conto del cronoprogramma;
il comma 234 che stabilisce che il Documento di programmazione
economico-finanziaria (ora divenuto Documento di economia e finanza)
- Allegato Infrastrutture dia distinta evidenza degli interventi di
cui ai commi 232 e 233, per il completamento dei quali questo
Comitato assegna le risorse secondo quanto previsto dal comma 233;
Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147, «Disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di
stabilita' 2014)», che all'art. 1, comma 76, stabilisce che:
le tratte Brescia - Verona - Padova della linea ferroviaria alta
velocita'/alta capacita' (AV/AC) Milano-Venezia, la tratta Apice -
Orsara e la tratta Frasso Telesino - Vitulano della linea ferroviaria
AV/AC Napoli - Bari sono realizzate con le modalita' previste dalle
lettere b) e c) del comma 232 e dai commi 233 e 234 dell'art. 2 della
legge 23 dicembre 2009, n. 191;
questo Comitato puo' approvare i progetti preliminari delle opere
indicate al primo periodo anche nelle more del finanziamento della
fase realizzativa e i relativi progetti definitivi a condizione che
sussistano disponibilita' finanziarie sufficienti per il
finanziamento di un primo lotto costruttivo di valore non inferiore
al 10 per cento del costo complessivo delle opere;
a tal fine e' autorizzata la spesa mediante erogazione diretta di
120 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2029;
a valere sui predetti contributi non sono consentite operazioni
finanziarie con oneri a carico dello Stato;
Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190, «Disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di
stabilita' 2015)» e vista in particolare la tabella E «Importi da
iscrivere in bilancio in relazione alle autorizzazioni di spesa
recate da leggi pluriennali, con evidenziazione dei rifinanziamenti,
delle riduzioni e delle rimodulazioni» che sul capitolo 7122 del
Ministero dell'economia e delle finanze ha rifinanziato il citato
art. 1, comma 76 della legge n. 147/2013 con uno stanziamento netto
complessivo, tra riduzione e rifinanziamento, di 2.910 milioni di
euro;
Considerato che in data 8 agosto 2014 e' stato sottoscritto il
contratto di programma 2012-2016 - parte investimenti tra il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria
italiana S.p.A. (da ora in avanti RFI S.p.A.);
Considerato che in data 10 agosto 2016 questo Comitato ha espresso
parere sullo schema di «Aggiornamento 2016 del Contratto di programma
2012-2016 - parte investimenti» tra il Ministero delle infrastrutture
e dei trasporti e RFI S.p.A. che, nella «tabella B - Investimenti
realizzati per lotti costruttivi», nell'ambito del «Corridoio
Mediterraneo», include l'intervento «Linea AV/AC Milano - Verona:
tratta Brescia - Verona» con un costo di 3.837 milioni di euro e
copertura finanziaria complessiva di 2.268 milioni di euro;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n.
327
, recante il testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', e
s.m.i.;
Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e s.m.i., e
visti in particolare:
l'art. 200, comma 3, che prevede che in sede di prima
individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti effettua una ricognizione di tutti gli interventi gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data di entrata in vigore del suddetto
decreto, all'esito della quale, il suddetto Ministro propone l'elenco
degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale di
pianificazione (DPP) di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011,
n. 228
, che sostituisce tutti i predetti strumenti;
l'art. 201, comma 9, che prevede che, «fino all'approvazione del
primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti in materia
di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione e
programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati secondo
le procedure vigenti alla data di entrata in vigore del presente
codice o in relazione ai quali sussiste un impegno assunto con i
competenti organi dell'Unione europea»;
l'art. 214, comma 2, lettere d) e f), in base alle quali il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvede alle
attivita' di supporto a questo Comitato per la vigilanza sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e della
successiva realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti
prioritari per lo sviluppo del Paese e cura l'istruttoria sui
progetti di fattibilita' e definitivi, anche ai fini della loro
sottoposizione alle deliberazioni di questo Comitato in caso di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo del paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni per l'approvazione
del progetto;
l'art. 214, comma 11, che prevede che in sede di prima applicazione
restano, comunque, validi gli atti ed i provvedimenti adottati e sono
fatti salvi gli effetti prodotti ed i rapporti giuridici sorti sulla
base dell'art. 163 del decreto legislativo n. 163/2006;
l'art. 216, commi 1, 1-bis e 27, che prevedono rispettivamente che,
fatto salvo quanto previsto nel suddetto decreto legislativo n.
50/2016
, lo stesso si applica alle procedure e ai contratti per i
quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di scelta del
contraente siano pubblicati successivamente alla data della sua
entrata in vigore, che per gli interventi ricompresi tra le
infrastrutture strategiche gia' inseriti negli strumenti di
programmazione approvati, e per i quali la procedura di valutazione
di impatto ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in
vigore del suddetto decreto legislativo, i relativi progetti sono
approvati secondo la disciplina previgente e che le procedure per la
valutazione di impatto ambientale delle grandi opere avviate alla
data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo n. 50/2016
secondo la disciplina gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e
185 di cui al decreto legislativo n. 163/2006, sono concluse in
conformita' alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza
vigenti all'epoca del predetto avvio e le medesime procedure trovano
applicazione anche per le varianti;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e s.m.i.;
Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle sopracitate
disposizioni, risulta ammissibile all'esame di questo Comitato e ad
essa sono applicabili le disposizioni del previgente decreto
legislativo n. 163/2006
;
Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
9 giugno 2015, n. 194, con il quale e' stata soppressa la Struttura
tecnica di missione istituita con decreto dello stesso Ministro 10
febbraio 2003, n. 356, e s.m.i. e i compiti di cui all'art. 3 del
medesimo decreto sono stati trasferiti alle direzioni generali
competenti del Ministero alle quali e' demandata la responsabilita'
di assicurare la coerenza tra i contenuti della Relazione istruttoria
e la relativa documentazione a supporto;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (G.U. n. 248/2003), con la
quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di
ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere
ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel
Programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto
(CUP) e, in particolare:
la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali
in materia di pubblica amministrazione» che, all'art. 11, dispone che
ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un CUP;
la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal decreto-legge
12 novembre 2010, n. 187, convertito dalla legge 17 dicembre 2010, n.
217
, che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di
mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;
le delibere 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata
corrige in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003) e 29 settembre 2004, n. 24
(G.U. n. 276/2004), con le quali questo Comitato ha definito il
sistema per l'attribuzione del CUP e stabilito che il CUP deve essere
riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei
ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e deve
essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti;
Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli
investimenti pubblici» (MIP), con il compito di fornire
tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di
sviluppo e funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato;
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge
31 dicembre 2009, n. 196
, in materia di procedure di monitoraggio
sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»;
Visto l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito
dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta il monitoraggio
finanziario dei lavori relativi alle infrastrutture strategiche e
insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis e 176,
comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n. 163/2006, e
visto in particolare il comma 3 dello stesso articolo, cosi' come
attuato con delibera di questo Comitato 28 gennaio 2015, n. 15 (G.U.
n. 155/2015), che aggiorna le modalita' di esercizio del sistema di
monitoraggio finanziario di cui alla delibera 5 maggio 2011, n. 45
(G.U. n. 234/2011, errata corrige Gazzetta Ufficiale n. 281/2011);
Visto il decreto 14 marzo 2003, emanato dal Ministro dell'interno,
di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti, e s.m.i., con il quale e' stato
costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle
grandi opere (CCASGO) e vista la delibera 8 agosto 2015, n. 62 (G.U.
n. 271/2015), con la quale questo Comitato ha approvato lo schema di
Protocollo di legalita' precedentemente licenziato dal CCASGO nella
seduta del 13 aprile 2015;
Viste le delibere 5 dicembre 2003, n. 120 (G.U. n. 132/2004), 18
marzo 2005, n. 1, (G.U. n. 150/2005), 5 aprile 2007, n. 13, (G.U. n.
164/2007), 8 maggio 2009, n. 21, (G.U. n. 130/2009), 22 settembre
2009, n. 81, (G.U. n. 51/2010), 18 novembre 2010, n. 85, (G.U. n.
95/2011), 6 dicembre 2011, n. 83, (G.U. n. 53/2012, errata corrige 59
del 10 marzo 2012), 6 dicembre 2011, n. 85, (G.U. n. 79/2012), 20
gennaio 2012, n. 6, (G.U. n. 88/2012), 2 agosto 2013, n. 52, (G.U. n.
53/2014), 1° maggio 2016, n. 22, (G.U. n. 188/2016), con le quali
questo Comitato ha approvato progetti, assegnato risorse, o ha
assunto altre decisioni concernenti l'infrastruttura «Linea AV/AC
Milano - Verona: tratta Brescia - Verona»;
Considerato, in particolare, che con la delibera 1° maggio 2016, n.
22, (G.U. n. 188/2016) questo Comitato ha disposto la seconda
reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio sulle aree e gli
immobili interessati dalla realizzazione della Linea AV/AC Milano -
Verona: tratta Brescia - Verona, limitatamente ai seguenti
interventi:
Tratta AV/AC Brescia - Verona: dalla progressiva chilometrica
(p.k.) 68+315 alla p.k. 140+780;
Interconnessione Verona Merci: da p.k. 0+000 (corrispondente alla
p.k. 138+583 della Tratta AV/AC Brescia - Verona (Punta Scambi
Interconnessione Verona Merci) a p.k. 2+213 B.P. e p.k. 2+209 B.D.;
Interconnessione Brescia Est: da p.k. 0+000 (corrispondente alla
p.k. 100+515 della Tratta AV/AC (Punta Scambi Interconnessione
Brescia Est) a p.k. 4+868 B.P. e p.k. 5+661 B.D.;
Vista la nota 23 novembre 2016, n. 43994, a firma del Capo di
Gabinetto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti con la
quale e' stato chiesto l'inserimento all'ordine del giorno della
prima riunione utile del Comitato dell'argomento concernente il
progetto definitivo della tratta di competenza del contraente
generale e autorizzazione all'avvio del 1° lotto costruttivo della
nuova linea ferroviaria AV/AC Brescia - Verona, riservandosi di
trasmettere la relazione istruttoria;
Vista la nota 7 dicembre 2016, n. 45979, con la quale il Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti - Capo di Gabinetto ha trasmesso
la documentazione istruttoria relativa al progetto definitivo di cui
sopra;
Vista la nota 17 febbraio 2017, n. 1011, con la quale il Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti - Direzione generale (DG) per il
trasporto e le infrastrutture ferroviarie ha modificato la proposta
di approvazione di cui alle note precedenti e vista la nota acquisita
con protocollo DIPE del 20 febbraio 2017, n. 813, con la quale il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha rettificato alcuni
errori materiali di detta proposta di approvazione;
Viste la nota 20 febbraio 2017, n. 1045, la nota acquisita con
protocollo DIPE del 2 marzo 2017, n. 1019 e la nota 23 marzo 2017, n.
1825, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
ha inviato chiarimenti e ha integrato la documentazione istruttoria,
con riferimento in particolare alle variazioni significative del
progetto definitivo rispetto al progetto preliminare approvato con la
delibera n. 120/2003 e al programma di risoluzione delle
interferenze;
Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti e in particolare:
con riferimento all'approvazione del progetto definitivo
sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
che oggetto della presente delibera e' l'approvazione del progetto
definitivo del lotto funzionale Brescia Est - Verona della tratta
Brescia - Verona della Linea ferroviaria AV/AC Milano - Verona;
che questo Comitato, con la delibera n. 120/2003 ha approvato il
progetto preliminare della Linea ferroviaria AV/AC Milano - Verona,
parte del sistema ferroviario italiano ad alta velocita'/alta
capacita, incluso nel corridoio TEN-T Mediterraneo e in particolare
nella sezione italiana Torino - Milano - Venezia - Trieste di detto
corridoio;
che la legge n. 191/2009, all'art. 2, commi 232-234, ha previsto la
realizzazione per lotti costruttivi non funzionali di progetti
prioritari ricompresi nei corridoi europei TEN-T e inseriti nel
programma delle infrastrutture strategiche con specifiche
caratteristiche tecnico-finanziarie;
che in una prima fase di attuazione della legge sono stati
individuati i progetti prioritari tra cui la tratta Treviglio -
Brescia della Linea AV/AC Milano - Verona;
che questo Comitato, con la delibera n. 81/2009, ha approvato il
progetto definitivo del primo lotto funzionale Treviglio - Brescia
dell'opera ed ha successivamente autorizzato, previo finanziamento,
la realizzazione dei relativi lotti costruttivi con le delibere n.
85/2010 (primo lotto costruttivo) e 85/2011 (secondo lotto
costruttivo);
che, successivamente, la citata legge n. 147/2013, all'art. 1,
comma 76, ha esteso la realizzazione per lotti costruttivi non
funzionali ad alcune tratte, tra cui la Brescia - Verona - Padova
della Linea ferroviaria AV/AC Milano - Venezia;
che a seguito di detta disposizione il Consorzio Cepav Due, in
qualita' di contraente generale per la realizzazione della Linea
AV/AC Milano - Verona, in data 30 aprile 2014, ha trasmesso a RFI
S.p.A. il progetto definitivo della tratta AV/AC Brescia - Verona;
che a sua volta RFI S.p.A., in data 16 settembre 2014, ha trasmesso
al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il suddetto
progetto definitivo, per la parte di propria competenza, unitamente
alla «Relazione lotti costruttivi», per l'avvio del relativo iter
autorizzativo;
che successivamente e' stata completata la consegna del progetto a
tutte le Amministrazioni interessate;
che il Consorzio Cepav Due, in data 17 settembre 2014, ha
presentato l'istanza per l'avvio della procedura di verifica di
ottemperanza alle prescrizioni impartite dalla delibera n. 120/2003
di approvazione del progetto preliminare, mentre lo stesso Consorzio,
in data 25 settembre 2014, ha presentato l'istanza per l'avvio della
procedura di valutazione di impatto ambientale per le opere in
variante rispetto al medesimo progetto preliminare, realizzate in
attuazione delle prescrizioni della richiamata delibera n. 120/2003;
che in data 26 settembre 2014 e' stato dato avviso dell'avvio del
procedimento di pubblica utilita' mediante avviso pubblicato sul
quotidiano a tiratura nazionale La Repubblica e sui quotidiani a
tiratura locale Il Giornale di Brescia e L'Arena di Verona;
che il progetto e' stato depositato dal 26 settembre al 26 novembre
2014 - tra l'altro - presso la sede della Regione Lombardia -
Direzione infrastrutture e mobilita';
che il progetto trasmesso da RFI S.p.A. riguarda le opere di
competenza del contraente generale e piu' in particolare la Linea
alta velocita' (AV) per uno sviluppo di 72 km circa, costituita a sua
volta dal c.d. «Shunt di Brescia», dalla p.k. 68+315 alla p.k. 98+847
e dalla rimanente tratta in affiancamento alla linea storica Milano -
Venezia dalla p.k. 98+847 alla p.k. 140+78, dall'Interconnessione di
Brescia Est che si allaccia alla Linea AV/AC alla p.k. 100+515 ed ha
uno sviluppo di 5 km circa e dall'Interconnessione di Verona merci,
che si allaccia alla linea AV/AC alla p.k. 138+583 ed ha uno sviluppo
di 2 km circa;
che la conferenza di servizi e' stata convocata in data 16 ottobre
2014 e si e' tenuta in data 6 novembre 2014;
che la Regione Lombardia ha espresso parere sul progetto con
delibera di Giunta regionale n. X/3055 del 23 gennaio 2015, con la
quale in particolare:
ha espresso parere favorevole sul progetto definitivo della Linea
AV/AC Milano - Verona - lotto funzionale Brescia - Verona, a
condizione che siano recepite integralmente prescrizioni e
raccomandazioni riportate al capitolo 4 dell'allegato A;
ha ritenuto necessario, al fine di garantire la sostenibilita'
ambientale dell'opera, che siano affrontate e risolte, nel rispetto
delle indicazioni e prescrizioni fornite, le criticita' e le carenze
evidenziate nell'allegato B della stessa delibera;
ha manifestato favorevole volonta' d'intesa Stato-Regione in
ordine alla localizzazione con riferimento alle opere e nel rispetto
delle condizioni specificate nell'allegato C della stessa delibera a
condizione che siano ottemperate le prescrizioni ivi contenute,
nonche' quelle stabilite nel richiamato allegato B;
che la Regione Lombardia a conclusione della istruttoria condotta
ai fini della espressione del parere sul progetto definitivo
dell'opera ha evidenziato alcune importanti criticita'
tecnico-progettuali, in particolare, con riferimento alla posizione
della Interconnessione di Brescia Est (8 km da Brescia), alla
tipologia di interconnessione («salto di montone» della linea storica
verso la linea AV) e alla lunghezza della tratta a doppio binario tra
la stazione di Brescia e la interconnessione stessa, sulla base della
valutazione degli scenari di esercizio ferroviario ipotizzabili per
Brescia e per lo Shunt di Brescia, che farebbero ipotizzare la
necessita' di una fermata a Brescia (stazione centrale) per un
rilevante numero di treni AV, sostiene che il tratto a due binari in
uscita est da Brescia continuerebbe ad essere gravato dalla somma dei
traffici tradizionali e AV, abbattendo notevolmente la capacita' del
sistema complessivo «AV piu' linea storica»;
che, quindi, la Regione ha espresso parere favorevole sul progetto
definitivo dell'opera a condizione - in particolare - che:
il progetto sia integrato «con un quadro trasportistico
complessivo che analizzi l'interrelazione tra l'insieme dei servizi
ferroviari AV che saranno attivati e di quelli oggi attivi sia
passeggeri che merci, specificando l'impatto che i servizi AV avranno
sul servizio ferroviario regionale (SFR) e sul trasporto merci» che
«analizzi futuri scenari di domanda e offerta di trasporto passeggeri
e merci»;
sia rivista la «soluzione per l'ingresso est a Brescia [adottando
invece ndr] il quadruplicamento della Linea storica Milano - Venezia
tramite l'affiancamento della linea AV/AC, per i limiti che comporta
allo sviluppo dei servizi ferroviari oltre che per l'impatto
paesaggistico del manufatto [c.d. «salto di montone» ndr], siano
potenziate le linee afferenti al Nodo di Brescia (raddoppio della
tratta Brescia - San Zeno e della tratta Cremona - Olmeneta) e siano
valutate l'ipotesi di connessione della linea Brescia - Iseo - Edolo
con la direttrice Milano - Venezia e il collegamento Brescia -
Montichiari»;
che la Regione del Veneto ha espresso parere sul progetto
definitivo con delibera di Giunta regionale n. 254 del 3 marzo 2015;
che il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo
in data 20 gennaio 2016, prot. 1374, ha espresso parere sul progetto
definitivo in argomento;
che la Commissione tecnica di valutazione dell'impatto ambientale
VIA e VAS, con parere n. 1767 del 17 aprile 2015, ha espresso parere
positivo sulla compatibilita' ambientale delle opere sottoposte a
VIA;
che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare - Direzione generale valutazioni ambientali, con decreto
direttoriale DVADEC-2016-0000050 del 22 febbraio 2016, ha determinato
la positiva conclusione dell'istruttoria di verifica di ottemperanza,
a sua volta condizionata ad ulteriori prescrizioni da ottemperare in
sede di progetto esecutivo e comunque prima dell'inizio dei lavori;
che lo stesso Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio
e del mare, con determina direttoriale DVADEC-2016-0000371 del 3
novembre 2016, ha approvato il Piano di utilizzo delle terre;
che sulla base del parere reso dalla Regione Lombardia il Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti - DG per il trasporto e le
infrastrutture ferroviarie, sentita la nuova Strutture tecnica di
missione per l'indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture
e l'alta sorveglianza, ad aprile 2016, ha chiesto a RFI S.p.A. di
predisporre gli studi trasportistici richiesti dalla Regione per
consentire il confronto tra i vari possibili scenari e le possibili
alternative progettuali;
che il progetto definitivo della tratta Brescia - Verona e' stato
trasmesso, con nota E2/L00928/16 del 18 marzo 2016, al Consiglio
superiore dei lavori pubblici, che dopo una fase di interlocuzione,
ha espresso il proprio parere n. 44/16 in data 15 dicembre 2016;
che in particolare il Consiglio, relativamente agli studi
trasportistici richiesti a seguito delle prescrizioni della Regione
Lombardia richieste nella citata delibera n. X/3055 del 23 gennaio
2015, ha evidenziato l'opportunita' di recepire l'esito
dell'aggiornamento dello studio - allora in corso - per
l'attraversamento di Brescia, e si e' espresso affinche'
l'approvazione, da parte di questo Comitato, del progetto definitivo,
escludesse l'attuazione dello Shunt di Brescia);
che nel mese di febbraio 2017 il Gestore ha trasmesso gli studi di
cui sopra relativi all'analisi comparativa tra gli scenari
alternativi «Shunt di Brescia» e «Quadruplicamento in uscita da
Brescia», rappresentando che dagli stessi emerge un netto
orientamento verso la seconda soluzione;
che, nello specifico, l'analisi ha evidenziato, per la soluzione
del «Quadruplicamento in uscita da Brescia», un minore impegno di
territorio non infrastrutturato, minore complessita'
infrastrutturale, un costo di realizzazione dell'opera sensibilmente
inferiore nonche' una migliore efficacia trasportistica per lo piu'
riconducibile alla migliore accessibilita' garantita per la nuova
linea AV/AC e che inoltre dagli studi emerge che anche l'analisi di
sensivita' al costo di realizzazione del Quadruplicamento non ha
modificato i risultati del confronto tra gli scenari;
che, pertanto, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
ritiene opportuno sottoporre a questo Comitato la sola approvazione
dei lotti costruttivi I e II tra l'innesto della interconnessione di
Brescia Est e Verona della tratta di competenza del GC (con
l'esclusione, quindi, dello Shunt di Brescia), che insieme
costituiscono il nuovo «Lotto funzionale Brescia Est - Verona»
(escluso Nodo di Verona, di competenza di RFI);
che la funzionalita' del suddetto lotto Brescia Est - Verona
(escluso Nodo di Verona) e' garantita anche nel periodo precedente
l'entrata in funzione del Nodo di Verona con la realizzazione di un
bivio provvisorio per la realizzazione del quale e' stata inserita
apposita prescrizione nell'Allegato 1 della presente delibera;
che il progetto definitivo sottoposto ad approvazione ha uno
sviluppo di 42 km circa dalla p.k. 98+847 alla p.k.140+780 e
comprende due interconnessioni (Interconnessione Brescia Est e
Interconnessione Verona Merci);
che l'Interconnessione Brescia Est, di lunghezza pari a 5,6 km
circa, si allaccia alla linea AV/AC alla p.k. 100+515 e che il
binario pari sovrappassa, mediante un c.d. salto di montone, la
stessa Linea AV/AC con una curva di 1.255 m di raggio e una velocita'
di tracciato di 160 km/h;
che l'Interconnessione Verona Merci, di lunghezza pari a circa 2,2
km, si allaccia alla Linea AV/AC mediante una galleria artificiale;
che l'intervento comprende numerose opere d'arte di rilievo tra
gallerie artificiali, miste o naturali e viadotti; che il lotto
funzionale complessivamente interessa i comuni di Mazzano, Calcinato,
Lonato, Desenzano del Garda e Pozzolengo nella Regione Lombardia e i
comuni di Peschiera, Castelnuovo del Garda, Sona, Sommacampagna e
Verona nella Regione del Veneto;
che lo sviluppo del progetto definitivo, nel recepire le
prescrizioni della delibera n. 120/2003 di approvazione del progetto
preliminare, ha comportato l'adozione di variazioni anche
significative e che per dette variazioni e' stato predisposto lo
Studio di impatto ambientale, inviato al Ministero dell'ambiente e
della tutela del territorio e del mare;
che la documentazione istruttoria da' conto degli elaborati di
progetto relativi alle interferenze e agli espropri;
che in data 2 marzo 2016 il soggetto aggiudicatore RFI S.p.A. ha
chiesto al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di proporre
a questo Comitato la seconda reiterazione del vincolo preordinato
all'esproprio (da ora in avanti «VPE»);
che con la delibera 1° maggio 2016, n. 22, questo Comitato ha
disposto la reiterazione del VPE, apposto con la delibera n. 120/2003
e gia' reiterato una prima volta con la delibera n. 21/2009, sulle
aree e gli immobili interessati dalla realizzazione della Linea AV/AC
Milano - Verona: tratta Brescia - Verona, limitatamente ad alcuni
interventi;
che il progetto definitivo e' integrato dalla relazione del
progettista attestante la rispondenza al progetto preliminare e
l'ottemperanza alle prescrizioni contenute nella delibera n.
120/2003;
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha esposto le
proprie valutazioni, in apposito allegato alla relazione istruttoria,
in merito alle prescrizioni richieste dagli Enti istituzionali e
proposto le prescrizioni da formulare in sede di approvazione del
progetto definitivo, da allegare alla delibera, esponendo i motivi in
caso di mancato recepimento o di recepimento parziale di osservazioni
come sopra avanzate;
sotto l'aspetto attuativo
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha esposto le
proprie valutazioni, che il Soggetto aggiudicatore, ai sensi del
decreto legislativo n. 163/2006, e' individuato nella Societa' Rete
Ferroviaria Italiana p.A. (RFI S.p.A.);
che ai sensi del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito
dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, che all'art. 12 ha abrogato la
revoca delle convenzioni tra Treno Alta Velocita' S.p.A. (TAV) e i
contraenti generali disposta con il decreto-legge 31 gennaio 2007, n.
7
, convertito dalla legge 2 aprile 2007, n. 40, trasferendone la
titolarita', originariamente prevista in capo a TAV, a RFI S.p.A., il
Contraente generale Consorzio Cepav Due - Consorzio Eni per l'Alta
Velocita' e' nuovamente divenuto il titolare della Convenzione per la
progettazione e la realizzazione della Linea ferroviaria ad alta
velocita'/alta capacita' Milano - Verona, mentre RFI mantiene il
ruolo di Soggetto aggiudicatore, in quanto resta valida la revoca
della concessione - rilasciata a TAV dall'Ente Ferrovie dello Stato
in data 7 agosto 1991 - di cui al citato decreto-legge n. 7/2007;
che, secondo il cronoprogramma delle attivita' trasmesso, sono
previsti circa 7 anni per la realizzazione di entrambi i lotti
costruttivi e che la attivazione della linea e' prevista entro il
mese di gennaio 2024;
che il rispetto del cronoprogramma e' condizionato, salvo recuperi
futuri, dal ritardo dell'approvazione del progetto definitivo
rispetto alla previsione (febbraio 2017);
che il CUP assegnato all'opera e' F81H91000000008;
sotto l'aspetto finanziario
che il costo del Lotto funzionale Brescia Est - Verona (escluso
nodo di Verona) di competenza del Contraente generale e' pari a 2.499
milioni di euro, al netto dell'IVA, cosi' articolato:

importi in milioni di euro

Parte di provvedimento in formato grafico


che nella voce «adeguamento a monetario», cui e' associato un costo
di 27 milioni di euro, in ottemperanza a quanto riportato nella
deliberazione della Corte dei conti n. SCCLEG/38/2015/PREV, relativa
al Terzo Valico dei Giovi, e' stato eliminato l'adeguamento relativo
al ritardato finanziamento dell'opera o di lotti successivi mentre
restano considerati gli altri diversi casi di adeguamento monetario
contrattualmente previsti, quale quello applicato in relazione al
tempo trascorso tra la stipula dell'Atto integrativo e il momento di
esecuzione dei lavori;
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in un
prospetto che di seguito si riporta, ha illustrato l'evoluzione dei
costi a partire dal progetto preliminare dell'intera opera (delibera
n. 120/2003), tenuto conto del costo complessivo dei progetti
definitivi della tratta Treviglio - Brescia (delibera n. 81/2009) e
della tratta Brescia - Verona, suddivisa nelle tratte Shunt di
Brescia e Lotto Brescia Est - Verona:

Parte di provvedimento in formato grafico


che secondo quanto rappresentato dal Gestore della rete il costo
del progetto ora all'esame del Comitato risulta incrementato rispetto
al corrispondente costo del progetto preliminare a seguito:
del tempo trascorso dall'approvazione del progetto preliminare;
delle nuove normative intervenute, in particolare in materia
ambientale (decreto legislativo n. 152/2006), su terre e rocce da
scavo (decreto Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio
e del mare), sulla sicurezza in galleria e le nuove norme tecniche
per le costruzioni (decreto ministeriale 14 gennaio 2008);
dei maggiori oneri derivanti dalle prescrizioni;
che l'ammontare complessivo delle prescrizioni formulate dalle
amministrazioni interessate relativo al Lotto funzionale Brescia Est
- Verona e accolte dal Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, e' pari a 209 milioni di euro, di cui 26 milioni di euro
relativi a oneri connessi alle opere di ristoro socio-ambientali
(opere di mitigazione dell'impatto ambientale, misure compensative
dell'impatto territoriale e sociale e oneri di monitoraggio
ambientale), 120 milioni relativi a ulteriori
prescrizioni/osservazioni emerse nel corso dell'iter autorizzativo e
63 milioni di euro per oneri di adeguamento del progetto definitivo
alle norme tecniche delle costruzioni del 2008;
che una quota pari a 146 milioni di euro di detto ammontare
complessivo trova copertura all'interno delle somme a disposizione
del quadro economico del progetto definitivo, in parte tramite
riduzione di altri importi (prevalentemente l'importo per imprevisti,
ridotto di 156 milioni di euro), mentre l'importo di 63 milioni di
euro relativo all'adeguamento alle norme tecniche delle costruzioni,
non trovando analoga copertura finanziaria, costituisce incremento
netto del costo dell'opera rispetto al costo del progetto presentato
in conferenza di servizi;
che il soggetto aggiudicatore RFI S.p.A. ha trasmesso al Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti la relazione illustrativa della
realizzazione del Lotto funzionale Brescia Est - Verona (escluso Nodo
di Verona): detta relazione, secondo quanto affermato dal Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, risponde ai requisiti di cui
alla lettera b) del comma 232 del citato art. 2 della legge n.
191/2009
, in quanto indica le fasi di realizzazione per lotti
costruttivi, il cronoprogramma dei lavori per ciascuno dei lotti
costruttivi e i connessi fabbisogni finanziari annuali;
che la relazione, che costituisce l'aggiornamento della «Relazione
lotti costruttivi» gia' inviata al Ministero da RFI S.p.A. in data 22
novembre 2016:
tiene conto delle risultanze dello «Studio di trasporto della
Linea AV/AC Milano - Venezia: tratta Brescia - Verona - rev. del 7
febbraio 2017, completo dell'analisi comparativa tra gli scenari
infrastrutturali alternativi «Shunt di Brescia» e «Quadruplicamento
in uscita da Brescia»;
tiene conto delle richieste formulate dalla DG per il Trasporto e
le infrastrutture ferroviarie del Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti di valutare se sottoporre a questo Comitato, ad esito
dello studio trasportistico e dell'analisi comparativa, -
alternativamente - l'approvazione del progetto definitivo comprensivo
dello Shunt di Brescia, senza condizioni, o la sola approvazione del
Lotto funzionale Brescia Est - Verona, ad esclusione dello Shunt di
Brescia, con la prescrizione di elaborare una variante per il
quadruplicamento in uscita da Brescia, ai sensi dell'art. 167 del
decreto legislativo n. 163/2006, e di assicurare la funzionalita'
autonoma del Lotto Brescia Est - Verona;
che, come sopra gia' riportato, ad esito dello studio
trasportistico, RFI S.p.A. ha proposto di sottoporre a questo
Comitato l'approvazione del progetto definitivo del solo Lotto
funzionale Brescia Est - Verona con esclusione dello Shunt di
Brescia;
che la Societa' provvedera' a ottimizzare il tracciato
dell'Interconnessione di Brescia Est con l'eliminazione delle opere
previste in corrispondenza dell'innesto dell'Interconnessione - che
diventera' linea continua - sullo Shunt di Brescia nonche'
dell'innesto a salto di montone lato Brescia;
che il costo a vita intera del lotto funzionale Brescia Est -
Verona e' pari a 2.499 milioni di euro;
che l'importo e' cosi' ripartito:

Tabella 1 (milioni di euro)

=====================================================================
|  Lavori | Costo |
+===========================================================+=======+
| 1° lotto costruttivo |  1.892|
+-----------------------------------------------------------+-------+
| 2° lotto costruttivo |  607|
+-----------------------------------------------------------+-------+
|  Totale |  2.499|
+-----------------------------------------------------------+-------+

che risultano disponibili, per l'intervento nell'ambito del
Contratto di programma 2012-2016 tra il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti e RFI S.p.A. - Aggiornamento 2016
nonche' nello schema di Contratto di programma 2017-2021, 2.268
milioni di euro, di cui 768 milioni di euro a valere sulle risorse
recate dalla legge n. 147/2013 (legge di stabilita' 2014, all'art. 1
comma 76, e 1.500 milioni di euro a valere sulle risorse recate dalla
legge n. 190/2014 (tabella E) quale rifinanziamento della medesima
disposizione;
che dette risorse sono sufficienti a finanziare il primo lotto
costruttivo di competenza del Contraente generale come sopra
individuato;
che, relativamente ai requisiti di cui al citato art. 2, commi 232
- 233, della legge n. 191/2009:
a) con legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilita' 2014)
art. 1, comma 76, l'opera e' stata individuata quale progetto da
realizzare per lotti costruttivi non funzionali secondo le modalita'
previste dalle lettere b) e c) del comma 232 e dai commi 233 e 234
dell'art. 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191;
b) l'opera e' inclusa nel Corridoio europeo TEN-T, Mediterraneo;
c) l'opera e' inclusa nel Programma delle infrastrutture
strategiche;
d) l'opera ha un costo superiore a 2 miliardi di euro;
e) l'opera ha tempi di realizzazione superiori a quattro anni
dall'approvazione del progetto definitivo;
f) che la tratta Brescia Est - Verona non e' suddivisibile in lotti
funzionali di importo inferiore a 1 miliardo di euro;
g) l'opera puo' essere suddivisa in due lotti costruttivi di cui il
1° lotto costruttivo avente un limite di spesa di 1.892 milioni di
euro e il 2° lotto costruttivo avente un limite di spesa di 607
milioni di euro;
h) il lotto costruttivo da autorizzare e' integralmente finanziato
e sussiste la relativa copertura finanziaria;
i) la copertura finanziaria dell'opera alla data odierna, pari a
2.268 milioni di euro, costituisce piu' del 20 per cento del costo
aggiornato complessivo dell'opera;
j) l'opera comporta un importo complessivo residuo da finanziare
pari a 607 milioni di euro;
k) il Contraente Generale Consorzio Cepav Due - Consorzio Eni per
l'alta velocita', con atto di impegno del 28 novembre 2016, a firma
del Presidente, secondo le previsioni dell'art. 2 commi 232 e 233
della legge n. 191/2009 ha assunto i seguenti impegni,
subordinatamente alla sottoscrizione dell'Atto integrativo relativo
alla realizzazione della tratta Brescia - Verona:
impegno a rinunciare, a qualunque pretesa risarcitoria
eventualmente sorta in relazione alla tratta Brescia - Verona e, in
particolare, alla sua progettazione realizzazione, nonche' a
qualunque pretesa anche futura connessa all'eventuale mancato o
ritardato finanziamento della tratta Brescia - Verona o di lotti
successivi;
impegno a rinunciare nei confronti di RFI S.p.A. e/o loro aventi
causa a tutte le azioni, pregresse e/o eventualmente ancora da
esperire, relative alle pretese oggetto della rinuncia di cui
all'alinea precedente;
l) dalle determinazioni di questo Comitato non devono in ogni
caso derivare nuovi obblighi contrattuali nei confronti di terzi a
carico del soggetto aggiudicatore dell'opera per i quali non sussista
l'integrale copertura finanziaria;
che il soggetto aggiudicatore RFI S.p.A. ha trasmesso al Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti la «relazione illustrativa della
realizzazione della tratta Brescia Est - Verona per lotti
costruttivi»: detta relazione, secondo quanto affermato dal Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, risponde ai requisiti di cui
alla lettera b) del comma 232 del citato art. 2 della legge n.
191/2009
in quanto indica le fasi di realizzazione per lotti
costruttivi, il cronoprogramma dei lavori per ciascuno dei lotti
costruttivi e i connessi fabbisogni finanziari annuali;
che il cronoprogramma dei lavori, riportato nell'allegato 2 della
presente delibera, prevede una durata complessiva delle attivita'
realizzative di 82 mesi a partire dalla data di stipula dell'atto
integrativo alla convenzione vigente tra RFI S.p.A. e Cepav Due e che
l'attivazione del lotto funzionale e' prevista nel mese di luglio
2024;
che, ad oggi le opere per le quali e' prevista la realizzazione per
lotti costruttivi non funzionali ai sensi dell'art. 2, commi 232 e
seguenti della richiamata legge n. 191/2009, includono due tratte
della linea AV/AC Milano - Verona:
tratta Treviglio - Brescia, ai sensi dell'art. 2, comma 232, della
legge n. 191/2009;
tratta Brescia - Verona - Padova, ai sensi dell'art. 1, comma 76,
della legge n. 147/2013 (legge di stabilita' 2014);
che il 1° lotto costruttivo da autorizzare con la presente delibera
e' costituito da attivita' e interventi affidati al Contraente
generale e da oneri gestiti direttamente da RFI S.p.A. e che il
relativo dettaglio e' riportato nell'allegato n. 3 della presente
delibera;
Considerato che nella seduta preparatoria del 22 maggio 2017 il
rappresentante della Regione del Veneto ha consegnato una copia della
deliberazione della Giunta regionale n. 655 dell'8 maggio 2017,
acquisita dal DIPE con protocollo n. 2603 del 23 maggio 2017, con la
quale la Giunta ha espresso il proprio parere favorevole sul progetto
definitivo, subordinando la sua eventuale approvazione al rispetto
delle prescrizioni e osservazioni gia' espresse con la citata
delibera di Giunta regionale n. 254 del 3 marzo 2015, nonche' delle
prescrizioni e indicazioni contenute nell'Allegato A della stessa
deliberazione, quale sua parte integrante;
Considerato che nella medesima seduta il Ministero dei beni e delle
attivita' culturali e del turismo ha evidenziato alcune criticita' in
merito al recepimento di alcune prescrizioni impartite dallo stesso
Ministero;
Considerato che con nota 30 maggio 2017, n. 16191, il Ministero dei
beni e delle attivita' culturali, in esito ad approfondimenti di
concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ha
confermato il superamento delle criticita' riguardanti le
prescrizioni n. 5, 11 e 12 dell'Allegato «Prescrizioni e
raccomandazioni» della Relazione istruttoria, ha confermato la
necessita' del recepimento integrale della prescrizione n. 13, mentre
ha richiesto la riformulazione della prescrizione n. 251 del medesimo
Allegato;
Considerato che con nota 26 maggio 2017, n. 1305/SG, il Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, facendo
seguito alle osservazioni formulate nel corso della seduta
preparatoria, ha chiesto la nuova formulazione della prescrizione n.
4 concernente le modalita' di istituzione e di gestione
dell'Osservatorio ambientale;
Considerato che con nota 5 giugno 2017 n. 3358, il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti - DG per il trasporto e le
infrastrutture ferroviarie ha trasmesso un aggiornamento
dell'Allegato 1 «Prescrizioni e raccomandazioni» nel quale:
e' stata espunta l'ultima prescrizione (n. 310) che prevedeva di
tenere conto nel quadro economico anche delle spese del 5 per mille
per l'esame del progetto da parte del Consiglio superiore dei lavori
pubblici;
e' stata riformulata la prescrizione n. 4 relativa alla istituzione
di un apposito Osservatorio ambientale che dovra' essere presieduto
dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
e che prevedera' anche la partecipazione del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti;
sono state riformulate, su richiesta del Ministero dei beni e delle
attivita' culturali e del turismo, le prescrizioni n. 250 e n. 251
relative agli interventi di preconsolidamento e restauro del
complesso monumentale «Santuario della Madonna del Frassino», ubicato
nel territorio del Comune di Peschiera del Garda, in prossimita'
dell'infrastruttura ferroviaria;
ed ha precisato che l'istruttoria condotta dalla Direzione generale
ha gia' tenuto conto delle prescrizioni e indicazioni riportate
nell'ultima deliberazione della Giunta regionale del Veneto n. 655
dell'8 maggio 2017 e che le stesse dunque non costituiscono richieste
di prescrizioni aggiuntive;
Considerato che la Regione del Veneto - Giunta regionale, con la
nota 20 giugno 2017, n. 242164, ha confermato che il parere espresso
sul progetto definitivo in esame con la richiamata deliberazione n.
655 e' relativo anche alla localizzazione dell'opera «Elettrodotto
LP: entra - esci alla SSE (AC) di Sona (innesto alla progressiva
chilometrica 13+027)» con riferimento alle parti in variante rispetto
al progetto preliminare approvato con la delibera n. 120/2003;
Considerato che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,
con riferimento alle prescrizioni formulate dalla Regione Lombardia
in sede di riunione preparatoria, ha i) confermato di non accogliere
la richiesta concernente l'inserimento nel progetto di alcune linee
di afferenza ferroviaria al nodo di Brescia e ii) ha ritenuto di
accogliere la richiesta concernente lo studio di un'ipotesi di
inserimento di una fermata localizzata in corrispondenza della zona
turistica del lago di Garda, prescrivendo la effettuazione di un
apposito studio di fattibilita' comprensivo dell'analisi costi
benefici cui subordinare la scelta di inserimento della fermata
stessa tramite una variante progettuale;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62);
Vista la nota protocollo DIPE n. 3407-P del 10 luglio 2017,
predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e
il coordinamento della politica economica della Presidenza del
Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze
e posta a base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le
valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;

Delibera:

1. Approvazione del progetto definitivo.
Le disposizioni del presente punto sono adottate ai sensi e per gli
effetti del combinato disposto degli articoli 214, comma 11, e 216,
commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50/2016, e del
decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i., da cui deriva la
sostanziale applicabilita' della previgente disciplina, di cui al
decreto legislativo in ultimo citato, a tutte le procedure, anche
autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016, e in particolare
degli articoli del decreto legislativo n. 163/2006 riportati per le
singole disposizioni.
1.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 166 del decreto
legislativo n. 163/2006
, e s.m.i., nonche' ai sensi dell'art. 12 del
decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, e s.m.i., e'
approvato, con le prescrizioni e raccomandazioni proposta dal
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche ai fini della
dichiarazione di pubblica utilita', il progetto definitivo della
nuova Linea AV/AC Brescia - Verona, limitatamente al «Lotto
funzionale Brescia Est - Verona (escluso nodo di Verona)», con
esclusione delle seguenti parti in variante:
tracciato dell'elettrodotto linea primaria (LP) da SSE di Calcinato
a SE di Lonato (innesto a p.k. 103+580);
tracciato dell'elettrodotto linea primaria (LP) «entra-esci» alla
SSE di Sona (innesto a p.k. 136+026);
riconfigurazione del piano cantierizzazione;
approvvigionamento inerti;
1.2 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 167, comma 5, del decreto
legislativo n. 163/2006
, e s.m.i, nonche' ai sensi degli articoli 10
e 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, e
s.m.i., e' approvato anche ai fini della attestazione della
compatibilita' ambientale, della localizzazione urbanistica,
dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio e della
dichiarazione di pubblica utilita', con le prescrizioni e le
raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, il progetto definitivo delle seguenti parti
dell'intervento di cui al punto 1.1, in variante rispetto al progetto
preliminare approvato con delibera n. 120/2003, e oggetto di parere
della Commissione VIA-VAS del MATTM n. 1767/2015:
tracciato dell'elettrodotto linea primaria (LP) da SSE di Calcinato
a SE di Lonato (innesto a p.k. 103+580);
tracciato dell'elettrodotto linea primaria (LP) «entra-esci» alla
SSE di Sona (innesto a p.k 136+026);
riconfigurazione del piano cantierizzazione;
approvvigionamento inerti.
La riconfigurazione del piano cantierizzazione e
l'approvvigionamento inerti sono approvati ai fini della attestazione
della compatibilita' ambientale, ma non della localizzazione
urbanistica.
1.3 Le approvazioni di cui ai punti 1.1 e 1.2 sostituiscono ogni
altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominato e
consentono la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e
attivita' previste nei progetti approvati.
1.4 Ai sensi dell'art. 165, comma 3, del decreto legislativo n.
163/2006
e s.m.i., l'importo di 2.499 milioni di euro circa, al netto
di IVA, come sintetizzato nella precedente «presa d'atto»,
costituisce il limite di spesa del Lotto funzionale Brescia Est -
Verona (escluso il nodo di Verona), di cui ai punti 1.1 e 1.2.
1.5 Le prescrizioni citate ai precedenti punti 1.1 e 1.2, cui resta
subordinata l'approvazione del progetto, sono riportate nella prima
parte dell'Allegato 1, che forma parte integrante della presente
delibera, mentre le raccomandazioni sono riportate nella seconda
parte del predetto allegato. Il soggetto aggiudicatore, qualora
ritenga di non poter dar seguito a qualcuna delle suddette
raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale motivazione, in modo
da consentire al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di
esprimere le proprie valutazioni. L'ottemperanza alle prescrizioni
non potra' comunque comportare incrementi del limite di spesa di cui
al precedente punto 1.4.
1.6 Ai sensi dell'art. 170, comma 4, del decreto legislativo n.
163/2006
e' contestualmente approvato il programma di risoluzione
delle interferenze.
1.7 La lista degli elaborati di progetto relativi alle interferenze
e agli espropri e' inclusa negli allegati alla documentazione
istruttoria trasmessa dal Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti.
2. Lotti costruttivi.
2.1 Ai sensi del combinato disposto dell'art. 76 della legge n.
147/2013
(legge di stabilita' 2014) e dell'art. 2, commi 232, 233 e
234 della legge n. 191/2009 (legge finanziaria 2010), e' autorizzato
l'avvio della realizzazione per lotti costruttivi non funzionali,
come individuati nella tabella della precedente presa d'atto, del
Lotto funzionale Brescia Est - Verona della Linea ferroviaria AV/AC
Milano - Verona, il cui costo a vita intera e' fino a 2.499 milioni
di euro, nei limiti dei finanziamenti che il Governo rendera'
effettivamente disponibili. A tal fine la copertura del sopra citato
importo residuo da finanziare a carico dello Stato dovra' essere
assicurata in coerenza con il cronoprogramma e le esigenze di cassa
di cui al successivo punto 3.2.
2.2 Ai sensi dell'art. 2, comma 233 della legge 23 dicembre 2009,
n. 191
(legge finanziaria 2010), e' autorizzata la realizzazione
delle opere di competenza del Contraente generale del 1° lotto
costruttivo del «Lotto funzionale Brescia Est - Verona (escluso nodo
di Verona)» entro un limite di spesa di 1.892 milioni di euro, con
l'impegno programmatico a finanziare l'intera opera, entro il limite
di spesa cui al punto 3.1. La distribuzione annuale delle risorse
necessarie e' riportata nell'allegato 2 alla presente delibera.
2.3 La copertura finanziaria del 1° lotto costruttivo e' assicurata
dalle seguenti risorse:
768 milioni di euro a valere sulle risorse recate dalla legge n.
147/2013
(legge di stabilita' 2014, all'art. 1 comma 76), inseriti
nel Contratto di programma tra MIT e R.F.I: S.p.A., parte
investimenti, 2012-2016;
1.500 milioni di euro a valere sulle risorse recate dalla legge n.
190/2014
(legge di stabilita' 2015), quale rifinanziamento del citato
art. 1 comma 76 della legge n. 147/2013, inseriti nel Contratto di
programma tra MIT e R.F.I. S.p.A., parte investimenti, 2012-2016,
aggiornamento 2015;
2.4 Il soggetto aggiudicatore dovra' utilizzare prioritariamente
eventuali risparmi per la ricostituzione dell'importo della voce
«imprevisti» del quadro economico, che sono stati in parte utilizzati
per finanziare una parte degli oneri relativi al recepimento delle
prescrizioni.
2.5 Prima dell'avvio della realizzazione del primo lotto
costruttivo autorizzato al punto 3.2, il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti trasmettera' a questo Comitato a fine
informativo l'atto integrativo alla convenzione vigente tra RFI
S.p.A. e Consorzio Cepav Due, ai fini dell'efficacia degli impegni
assunti dal Consorzio Cepav Due in data 28 novembre 2016 e
all'impegno programmatico di finanziare l'intera opera assunto dal
questo Comitato con la presente delibera.
2.6 Il costo del secondo lotto costruttivo del Lotto funzionale
Brescia Est - Verona, dopo l'ulteriore funzionalizzazione, non dovra'
superare il costo massimo previsto di 607 milioni di euro.
2.7 RFI S.p.A. destinera' prioritariamente le risorse che si
renderanno disponibili, sia che si tratti di nuovi stanziamenti (in
particolare la prossima proposta di contratto di programma tra
Ministero delle infrastrutture e di trasporti e RFI S.p.A. - parte
investimenti) sia che si tratti di risorse rinvenienti da project
review, alla copertura del secondo lotto costruttivo.
3. Altre disposizioni.
3.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 167, commi 6 e seguenti
del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e' disposta la
progettazione della soluzione «Quadruplicamento in affiancamento alla
linea storica nell'ambito del Nodo di Brescia», finalizzata a dare
continuita' alla Linea AV/AC Milano - Verona, quale ulteriore fase
funzionale della nuova Linea AV/AC Brescia - Verona. Il costo di
detto quadruplicamento non dovra' superare il costo del progetto
previsto per lo Shunt di Brescia.
3.2 Ai sensi dell'art. 166, comma 4-bis del decreto legislativo 12
aprile 2006, n. 163
, il termine per l'emissione dei decreti di
esproprio e' determinato in sette anni dall'efficacia della presente
delibera.
3.3 Il progetto definitivo dell'intera opera sara' presentato a
questo Comitato entro un anno dalla pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana della delibera di approvazione
del lotto funzionale di che trattasi.
3.4 Il soggetto aggiudicatore dovra' effettuare lo studio di
fattibilita' dell'inserimento di una fermata ferroviaria per l'area
turistica del Basso Lago di Garda, localizzata in prossimita' del
casello autostradale di Sirmione e della linea storica.
Nello studio, comprensivo dell'Analisi Costi Benefici, saranno
previste le connessioni della fermata con l'Autostrada A4, la ex SS
11 e la viabilita' locale e verificate le possibili soluzioni
funzionali di collegamento con la linea storica. Lo studio dovra'
consentire una dettagliata analisi delle alternative ed una
dettagliata stima dei costi e dei tempi di realizzazione.
Lo studio di fattibilita' dovra' essere trasmesso al Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti entro sei mesi dalla
pubblicazione della presente delibera. Sulla scorta di detto studio
il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Regione Lombardia
valuteranno la convenienza della realizzazione della fermata e, in
caso di valutazione positiva, il relativo progetto preliminare sara'
trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti entro i
successivi dodici mesi.
4. Disposizioni finali.
4.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera'
ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei
documenti relativi al progetto definitivo di cui ai precedenti punti
1.1 e 1.2.
4.2 Il soggetto aggiudicatore provvedera', prima dell'inizio dei
lavori previsti nel citato progetto, a fornire assicurazioni al
predetto Ministero sull'avvenuto recepimento nel progetto esecutivo
delle prescrizioni di cui al punto 1.5.
4.3 Il medesimo Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
provvedera' altresi' a svolgere le attivita' di supporto intese a
consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza
sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa
citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla
delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
4.4 Il soggetto aggiudicatore inviera' al Ministero dei beni e
delle attivita' culturali e del turismo il progetto esecutivo ai fini
della verifica di ottemperanza delle prescrizioni riportate nel
suddetto allegato 1 poste dallo stesso Ministero.
4.5 Il bando di gara, in base a quanto previsto dal decreto del
Ministero dell'interno 14 marzo 2003, citato nelle premesse,
all'interno dei documenti di gara per l'affidamento dei lavori dovra'
contenere una clausola che ponga adempimenti ulteriori rispetto alla
vigente normativa, intesi a rendere piu' stringenti le verifiche
antimafia, prevedendo - tra l'altro - l'acquisizione delle
informazioni antimafia anche nei confronti degli eventuali
sub-appaltatori e sub-affidatari indipendentemente dai limiti
d'importo fissati dalla vigente normativa, nonche' forme di
monitoraggio durante la realizzazione dei lavori; i contenuti di
detta clausola sono specificati nell'allegato 4, che forma parte
integrante della presente delibera.
4.6 RFI assicura il monitoraggio ai sensi del decreto legislativo
29 dicembre 2011, n. 229
e in osservanza del principio che le
informazioni comuni ai sistemi debbano essere inviate una sola volta,
nonche' per minimizzare le procedure e i connessi adempimenti, sono
assicurati a questo Comitato flussi costanti di informazioni,
coerenti per contenuti con il Sistema di monitoraggio degli
investimenti pubblici di cui all'art. 1 della legge n. 144/1999. A
regime, tracciato e modalita' di scambio dei dati saranno definiti
con un protocollo tecnico tra Ragioneria generale dello Stato e DIPE
da redigersi ai sensi dello stesso decreto legislativo n. 229/2011,
articoli 6 e 7.
4.7 Ai sensi della richiamata delibera n. 15/2015, prevista
all'art. 36, comma 3, del decreto-legge n. 90/2014, le modalita' di
controllo dei flussi finanziari sono adeguate alle previsioni della
medesima delibera.
4.8 Ai sensi della delibera n. 24/2004, il CUP indicato per l'opera
dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e
contabile riguardante l'opera stessa.
Roma, 10 luglio 2017

Il Presidente: Gentiloni Silveri
Il Segretario: Lotti

Registrato alla Corte dei conti il 1° marzo 2018
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, Reg.ne Prev. n.
189


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