AINIS MICHELE
LA CODIFICAZIONE DEL DIRITTO OGGETTIVO. PROBLEMI E PROSPETTIVE
(Relazione al Convegno di studi su "Codificazione e revisione costituzionale", Camerino, 25 maggio 1998)
in Giurisprudenza italiana, 1998, fasc. 12 pag. 2461 - 2464
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
Esaminate le problematiche della produzione normativa, per quanto riguarda la buona redazione tecnica degli atti normativi, la necessità di porre un freno all'inflazione legislativa, la vigenza di norme e successione di leggi nel tempo, l'A. ritiene che il ricorso ai testi unici potrebbe contribuire alla soluzione dei "mali della legge". Esaminate le diverse questioni che riguardano questo strumento normativo, quale che sia il tipo, spontanei, autorizzati, delegati, l'A. approfondisce quelle concernenti l'efficacia del testo e l'ampiezza dei poteri di chi deve redigere i testi unici, e segnala le esperienze straniere di codificazione dell'ordinamento normativo: quella perseguita nel Regno Unito dal 1965 per tramite delle Law Commissions; quella attualmente condotta in Francia attraverso l'opera della Commission Supérieure de Codification. In questo contesto teorico-pratico, dal quale emerge la necessità di un intervento organico di chiarificazione e di razionalizzazione, l'A. analizza la proposta di riforma varata dalla Bicamerale la quale, all'art. 92 del Progetto, dispone che "la legge regola le procedure con cui il Governo propone alle Camere la codificazione delle leggi vigenti nei diversi settori". Secondo l'A., questa novella potrebbe incidere positivamente e in profondità sul rapporto tra governanti e governati e contribuire a rendere più sicuro e "affidabile" il quadro normativo.
Fonti
- legge 15 marzo 1997, n. 59 (Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa) art. 20, comma 11
- legge 23 agosto 1988, n. 400 (Disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri) art. 23, comma 3
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