Santoriello Ciro
UN NUOVO INTERVENTO DELLA CORTE COSTITUZIONALE IN TEMA DI REVOCA DI MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE
(Nota a C. Cost. 23 dicembre 1998 n. 418)
in Giurisprudenza costituzionale, 1998, fasc. 6  pag. 3596 - 3599
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

Nell'articolo, l'A. procede ad una ricostruzione della giurisprudenza costituzionale in tema di misure alternative alla detenzione. Tale ricostruzione della giurisprudenza è effettuata dimostrando come tutti gli interventi della Corte Costituzionale sul tema siano contrassegnati dalla volontà di espungere dall'ordinamento tutte le norme che, in tema di esecuzione di pene detentive, impongano al giudice una decisione pregiudizievole per il condannato, senza alcuna possibilità di valutazione circa la applicazione, modifica o revoca di misure alternative alla detenzione. Anche la decisione costituzionale in commento si pone nel filone giurisprudenziale menzionato. Particolare rilevante di tale decisione, che viene apprezzato dall'A., è il riconoscimento, da parte della Corte Costituzionale, del ruolo del giudice nel segmento procedimentale relativo alla determinazione delle modalità concrete della pena. A tale soggetto, infatti, il giudice delle leggi riconosce la possibilità di adeguare, tramite la sua attività interpretativa e di creazione del "diritto vivente", gli istituti in tema di misure alternative alla detenzione ai dettami della Carta fondamentale.

[Abstract tratto dalla rivista]

• storia, oggetto, metodo, insegnamento; pene
• storia, oggetto, metodo, insegnamento; estinzione del reato e della pena
• ordinamento penitenziario; trattamento e rieducazione del condannato

Fonti

• Codice penale art. 177, comma 1
• l. 26 luglio 1975, n. 354 art. 54, comma 3

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