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Casavola Francesco Paolo
I PRINCIPI SUPREMI NELLA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE
(Lezione inaugurale del IV corso di dottorato di ricerca in "Giustizia costituzionale e tutela dei diritti fondamentali", Pisa, 31 gennaio 1995)
in Il Foro italiano, 1995, fasc. 4  pag. 153 - 161
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

Premesso un chiarimento sul significato di "principi", la lezione evidenzia la consistenza forte dei "Principi fondamentali" della Costituzione repubblicana, non solo per il loro contenuto dispositivo, ma per la guida alla interpretazione di ogni altro punto della Costituzione in conformità ai valori in essi contenuti. Descritti i "principi fondamentali" che aprono la Costituzione, e quelli che la giurisprudenza costituzionale ha formulato ricavandoli da vari luoghi della Carta, l' A. evidenzia la funzione di essi e l' azione interpretativa della Corte Costituzionale riguardo al problema delle leggi di revisione. La via della revisione può condurre a tutte le trasformazioni possibili ed auspicabili purché resti indenne l' identità della repubblica. La via costituente al contrario non incontra alcun vincolo derivante a quella identità. Solo scegliendo questo secondo percorso, si potrebbe a ragione, e non a sproposito come oggi si fa, parlare di Seconda Repubblica. L' A. conclude la lezione con una considerazione suggerita dall' esperienza storica. Non si danno costituzioni nuove solo per l' alternanza di parti politiche al potere o per mutamenti di leggi elettorali. Nessuno storico saprebbe scoprire nella presente crisi italiana ragioni sufficienti di un cambio di civiltà che giustifichi un sovvertimento di valori così esteso e profondo da richiedere una nuova e totalmente diversa identità di Stato.

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