Allena Marco
SULL'APPLICABILITÀ DEI PRINCIPI CIVILISTICI AL DIRITTO TRIBUTARIO
in Diritto e pratica tributaria, 1999, fasc. 6 pag. 1776 - 1811
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
Sommario: - Oggetto della ricerca: la tendenza della nostra giurisprudenza ad applicare in modo diretto alla materia tributaria i principi civilistici in quanto espressione del diritto comune. - Breve sintesi del diritto dottrinale sviluppatosi sul tema in Italia e in Germania. Diritto privato e diritto tributario: l'unità dell'ordinamento giuridico nella visione delle sezioni unite della Cassazione del 1941. - La solidarietà tributaria: dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 48/1968 alla pronuncia delle sezioni unite della Cassazione n. 7053/1991: un percorso non sempre lineare verso l'applicabilità diretta. - L'anatocismo. L'art. 1283 c.c. e gli opposti orientamenti della Cassazione sino alla sentenza n. 552/1999. L'ordinanza n. 266/1996 della Corte Costituzionale: applicabilità diretta al diritto tributario dell'art. 1283 c.c., in quanto espressione del diritto comune. - La buona fede e l'art. 1175 c.c. L'applicabilità al diritto tributario di tale principio affermata per la prima volta in una decisione della Commissione tributaria di Milano del 1985 e confermata dalla pronuncia della Cassazione n. 6311/1998. - Conclusioni. Rilevanza del tema anche ai fini del controllo di legittimità costituzionale delle leggi tributarie
Fonti
- Codice civile art. 1175
- Codice civile art. 1283
- Codice civile art. 1306
- d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 633 art. 38-bis, comma 1
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