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Daleffe Giovanni
SULLA PRESUNTA INCOMPATIBILITÀ FRA IL TERMINE PER L'IMPUGNAZIONE DELLA DELIBERA DI ESCLUSIONE DEL SOCIO, EX ART. 2287 C.C., ED IL PROCEDIMENTO ARBITRALE
(Nota a Cass. civ. sez. I 12 novembre 1998 n. 11436)
in Rivista dell'arbitrato, 1999, fasc. 2  pag. 270 - 277
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

Con la sentenza in epigrafe la Corte di Cassazione, richiamandosi alla propria precedente giurisprudenza, ritiene che la ragione dell'incompatibilità fra giudizio arbitrale e la a previsione di un termine di decadenza per impugnare la delibera di esclusione del socio andrebbe ricercata nei tempi, necessariamente più lunghi rispetto al giudizio ordinario, richiesti per la costituzione dell'organo giudicante. L'A. approfondisce la questione affrontata dalla Suprema Corte alla luce delle novità introdotte dalla l. 25/1994, indicando i motivi di perplessità che la sentenza suscita, soprattutto per quel che riguarda i suoi effetti pratici.

Fonti

  • Codice civile art. 2287
  • legge 5 gennaio 1994, n. 25 (Nuove disposizioni in materia di arbitrato e disciplina dell'arbitrato internazionale)

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