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Kaucic Igor
IL REFERENDUM NELLA REPUBBLICA SLOVACCA
in Diritto pubblico comparato ed europeo, 1999, fasc. 4  pag. 1529 - 1538
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

Con la Costituzione del 1991, la Repubblica di Slovenia ha introdotto le principali forme di democrazia diretta: referendum, diritto di assemblea e petizione e iniziativa di legge popolare. Ciò ha significato un incremento della partecipazione dei cittadini sia a livello statale, sia a livello locale. Sebbene i referendum erano previsti anche nella precedente Costituzione, la differente situazione legale e politica faceva sì che fossero usati largamente a livello locale e mai per decisioni importanti a livello statale. Ciò era dovuto al sistema politico socialista dove le decisioni importanti erano confinate alla stretta cerchia del partito, e le meno importanti erano lasciate ai cittadini. Con la presente Costituzione le due più importanti forme di referendum sono quella che interessa la revisione della Costituzione e delle leggi ordinarie e quella di natura deliberativa. Altri referendum relativi a questioni locali non sono trattati nell'articolo. Sotto il profilo del numero delle forme di democrazia diretta, la Slovenia può situarsi tra le altre nazioni europee. Tuttavia, la mancanza di una effettiva tradizione in questo campo e la lacunosa e talvolta disciplina positiva dell'istituto costituiscono ancora un ostacolo per l'effettiva applicazione del referendum e di altre forme di democrazia diretta.

[Abstract tratto dalla rivista]

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