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Franzoni Massimo LA LESIONE DELL'INTERESSE LEGITTIMO È, DUNQUE, RISARCIBILE in Contratto e impresa, 1999, fasc. 3 pag. 1025 - 1046 (Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo) Sommario: - Premessa. - La tecnica della motivazione. I giudici costatano il superamento dell'equiparazione tra danno ingiusto e lesione contra ius, con la discutibile tecnica della creazione di diritti soggettivi nuovi. La medesima tecnica è stata impiegata anche per risarcire alcune figure di interesse legittimo. - Anche il legislatore non sembra gradire la irrisarcibilità degli interessi legittimi. - Il danno ingiusto come clausola generale: la vera atipicità dell'illecito aquiliano. - La rilettura dell'illecito aquiliano con la tecnica analitica. - I limiti alla risarcibilità della lesione degli interessi legittimi: le ombre della sentenza. - Il criterio di imputazione e la selezione del danno risarcibile Fonti
- Cass. sez. un. civ. 22 luglio 1999, n. 500
- Codice civile art. 1223
- Codice civile art. 2043
- Codice di procedura civile art. 384
- decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80 (Nuove disposizioni in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nelle amministrazioni pubbliche, di giurisdizione nelle controversie di lavoro e di giurisdizione amministrativa, emanate in attuazione dell'articolo 11, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59) art. 33
- decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80 (Nuove disposizioni in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nelle amministrazioni pubbliche, di giurisdizione nelle controversie di lavoro e di giurisdizione amministrativa, emanate in attuazione dell'articolo 11, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59) art. 34
- legge 19 febbraio 1992 n. 142 art. 13
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