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Pighi Giorgio
L'"IRRILEVANZA" DEL FATTO NEL DIRITTO PENALE MINORILE
in Studium iuris, 1999, fasc. 1  pag. 71 - 79
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

L'A. riporta nel suo articolo le opinioni di dottrina e giurisprudenza sulla irrilevanza del fatto all'interno del diritto penale minorile, in particolare per quanto attiene la definizione degli elementi la cui sussistenza, insieme alla minore età dell'agente, rende applicabile questa causa di estinzione del reato: la tenuità del fatto e la occasionalità del comportamento. Studia l'istituto da un punto di vista strettamente giuridico, analizzando quindi la sua impugnabilità, la sua natura, il presupposto di un già costituito giudizio di responsabilità penale nel giudice tale da non consentire la via del prosciolglimento, le fasi ed i riti del procedimento all'interno del quale può essere emesso, senza omettere, infine, di dar rilevanza all'affinità dell'istituto de quo con i principi costituzionali della tutela della gioventù e della rieducazione. Cita, inoltre, talune questioni di legittimità costituzionale sollevate contro tale tipologia di decisione giudiziale.

Fonti

  • Costituzione art. 27, comma 3
  • Costituzione art. 31, comma 2
  • l. 5 febbraio 1992, n. 123

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