Colucci Anna Pia, Gagliano-Candela Roberto, Sicoli Giovanni
AGGRESSIVI CHIMICI, ARMI CHIMICHE E GAS DI GUERRA. ASPETTI FISICI, CHIMICI, REAZIONI, METODI DI DETERMINAZIONE, TOSSICITÀ
in Zacchia, 1999, fasc. 1-2 pag. 99 - 138
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
Sino alla fine degli anni '80 il possesso delle armi chimiche non era sottoposto ad una legislazione internazionale che ne limitasse la produzione e la conservazione. Solo nel gennaio 1993 la "Convenzione di Parigi sulla proibizione dello sviluppo, produzione, immagazzinaggio ed uso di armi chimiche e sulla loro distruzione" ha posto le direttive per lo smaltimento degli aggressivi chimici, distinti in tre categorie: "armi chimiche obsolete" (prodotte anteriormente al 1925 o deteriorate), "armi chimiche abbandonate" (sul territorio di un altro Stato senza il consenso di quest'ultimo) e "agenti per il controllo dell'ordine pubblico". Gli AA. prendono in esame le armi chimiche suddivise sulla base degli effetti tossici, riportandone gli aspetti fisici e tossicologici, i metodi di preparazione, le reazioni chimiche e la bonifica dei siti contaminati.
[Abstract tratto dalla rivista]
Fonti
- Conv. Parigi 13 gennaio 1993 (proibizione armi chimiche)
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