Bosca Pia, Cardona Maurizio
PROTESTO ILLEGITTIMO E LESIONE DELLA REPUTAZIONE PERSONALE E COMMERCIALE: IL DANNO È PRESUNTO?
(Nota a Cass. sez. I civ. 5 novembre 1998, n. 11103)
in Danno e responsabilità, 1999, fasc. 11 pag. 1128 - 1131
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
La sentenza in commento riguarda il tema della risarcibilità del danno patrimoniale derivante dalla levata di un protesto illegittimo. In particolare la Cassazione affronta la questione della configurabilità di una lesione della reputazione personale del protestato derivante dal protesto illegittimo. Gli AA. svolgono un'analisi della problematica richiamando le fonti normative relative al protesto e quelle relative alla risarcibilità del danno, nonché i precedenti giurisprudenziali. Nel caso di specie la Cassazione, accogliendo il ricorso dell'attore, afferma che il protesto, attribuendo pubblicità all'insolvenza del debitore, costituisce motivo di discredito sia personale che commerciale, provocando quindi un danno patrimoniale sotto il profilo della lesione dell'onore e della reputazione del debitore come persona, indipendentemente dai suoi eventuali interessi commerciali. Gli AA. ripercorrono le argomentazioni della Corte e richiama le posizioni assunte dalla dottrina.
Fonti
- Codice civile art. 10
- Codice civile art. 2043
- Codice civile art. 6
- Codice civile art. 7
- Conv. Ginevra 7 giugno 1930 (conflitti di leggi in materia di cambiale e vaglia cambiario)
- l. 12 giugno 1973, n. 349
- legge 7 marzo 1996, n. 108 (Disposizioni in materia di usura) art. 17
- legge 7 marzo 1996, n. 108 (Disposizioni in materia di usura) art. 18
- r.d. 14 dicembre 1933, n. 1669
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