MANZIONE DOMENICO, MARZADURI ENRICO
L. 7 GENNAIO 1998, N. 11. DISCIPLINA DELLA PARTECIPAZIONE AL PROCEDIMENTO PENALE A DISTANZA E DELL'ESAME IN DIBATTIMENTO DEI COLLABORATORI DI GIUSTIZIA, NONCHÉ MODIFICA DELLA COMPETENZA SUI RECLAMI IN TEMA DI ART. 41 BIS DELL'ORDINAMENTO PENITENZIARIO
(Commento a l. 7 gennaio 1998, n. 11 art. 1; l. 7 gennaio 1998, n. 11 art. 2)
in La Legislazione penale, 1999, fasc. 4 pag. 861 - 889
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
Sommario: Scopi e "logica" della partecipazione a distanza dell'imputato al procedimento penale. L'area operativa della "videoconferenza". I presupposti legittimanti la partecipazione a distanza dell'imputato: le gravi ragioni di sicurezza o di ordine pubblico; la particolare complessità del dibattimento; l'assoggettamento del detenuto al regime di cui all'art. 41 bis dell'ordinamento penitenziario. Le modalità applicative e i vizi del provvedimento ammissivo della partecipazione a distanza. Le ipotesi di deroga alla "videoconferenza". Le modalità tecniche del collegamento e la documentazione degli atti. Procedimenti in camera di consiglio e partecipazione a distanza. Gli spazi applicativi e le modalità di disciplina. La difficile convivenza tra partecipazione a distanza e principi costituzionali: questioni di legittimità dichiarate però infondate dal giudice delle leggi lasciando residuare qualche dubbio
Fonti
- l. 26 luglio 1975, n. 354 art. 41-bis
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