Ortiz Miguel Angel
SULLA RILEVANZA DELLA VOLONTÀ CONTRARIA ALLA DIGNITÀ SACRAMENTALE DEL MATRIMONIO
(Nota a Trib. Eccl. Reg. LA 17 settembre 1997)
in Il Diritto ecclesiastico, 1999, fasc. 4 pag. 359 - 370
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
La sentenza annotata risponde negativamente al dubbio se consta la nullità del matrimonio per esclusione della dignità sacramentale e dell'indissolubilità del matrimonio. Nella fattispecie della sentenza viene segnalato che nel libello di domanda venne chiesta la nullità per avere la donna escluso sia la dignità sacramentale che l'indissolubilità del matrimonio "e ciò in base soprattutto alla mentalità laica e contestataria" della convenuta. L' A. dedica alcune riflessioni al rapporto tra la mentalità secolarizzata lontana dalla fede e la validità del matrimonio, lasciando da parte la trattazione specifica riguardante l'esclusione dell'indissolubilità del matrimonio. In particolare l' A. si sofferma sull'eventuale efficacia invalidante della volontà contraria alla dignità sacramentale del matrimonio. L' A. ritiene che bisogna evitare il diffondersi di una pessimistica presunzione pro nullitate, che contrasta con l'apprezzamento realista e positivo che fa Giovanni Paolo II nella "Familiaris consortio". Tuttavia, è vero che spesso con i tentativi di rivalutazione degli aspetti che riguardano la risposta del fedele si cerca di provocare un lodevole risveglio della fede e una consapevole presa di coscienza della dignità sacramentale del matrimonio, ma è anche vero che detti tentativi possono oscurare l'essenza e la portata della stessa dignità sacra e sacramentale del matrimonio (quello del principio) e l'unicità della realtà matrimoniale nel disegno divino creatore e redentore.
Fonti
- Codice di Diritto Canonico del 1983 (Codex Iurix Canonici, CIC) art. 1101, comma 2
Versione PDF
Document delivery