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Galli Luca
I POTERI DEL GIUDICE DELL’OTTEMPERANZA TRA ESECUZIONE DELLE SENTENZE AMMINISTRATIVE ED EFFETTIVITÀ DELLA TUTELA. SPUNTI DALLA RECENTE GIURISPRUDENZA - THE POWERS OF THE "COMPLIANCE JUDGE" BETWEEN ENFORCEMENT OF ADMINISTRATIVE JUDGMENTS AND PRINCIPLE OF EFFECTIVENESS. INSIGHTS FROM RECENT CASE LAW
(Intervento al terzo Convegno Annuale del Dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale dell'Università degli Studi di Milano "L'attuazione dei provvedimenti giurisdizionali", 23 novembre 2023)
in Diritto processuale amministrativo, 2024, fasc. 2  pag. 367 - 386
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

Il presente scritto mira a indagare i confini di ammissibilità dell'azione creativa del giudice dell'ottemperanza, ragionando sull'allontanamento dell'attuazione delle pronunce del giudice amministrativo dalla loro (sola) esecuzione, alla luce di principi come quelli di legalità, effettività della tutela, separazione dei poteri e riserva di amministrazione, nonché delle reciproche tensioni. La riflessione prende avvio da due sentenze del Consiglio di Stato che offrono spunti circa i poteri del giudice dell'ottemperanza e la loro capacità di incidere su profili discrezionali dell'azione amministrativa successiva alla sentenza di annullamento. La prima pronuncia, nello specifico, consente di riflettere sul tema delle sopravvenienze (di fatto e di diritto) rispetto al giudizio di cognizione, per verificare quanto esse possano stare alla base di scelte nel merito che eccedano i limiti del decisum originario ai fini di garantire il pieno ottenimento del bene della vita per cui il ricorrente ha attivato la controversia. La seconda sentenza, invece, permette di considerare la possibilità del giudice dell'ottemperanza non solo di sindacare i provvedimenti espressivi di riesercizio del potere amministrativo, ma di conformare anche l'attività istruttoria finalizzata a tale riesercizio, così incidendo sugli spazi di valutazione (e di rivalutazione) dei fatti, che dovrebbero permanere in capo alle amministrazioni.

[Abstract tratto dalla rivista]

Sommario: This paper aims to investigate the admissibility of the compliance judge's creativity, reasoning about the shift from the mere execution of administrative courts decisions, in light of principles such as those of legality, effectiveness, separation of powers and "administrative reserve", as well as their reciprocal tensions. The analysis draws on two Council of State rulings that offer cues about the powers of the compliance judge and their ability to affect the margins of administrative discretion that remain after the annulment ruling. The first decision allows us to reflect on the "res nova" (in fact and in law) with respect to the annulment decision and their possibility to be at the basis of its enforcement. The second judgment allows us to consider the possibility of the compliance judge not only to review the administrative act expression of the re-exercise of administrative power, but also to conform the fact-finding activity aimed at such re-exercise, thus affecting the spaces of evaluation (and re-evaluation) of the facts, which should remain with the administrations.

Fonti

  • Cons. Stato ad. plen. 9 febbraio 2016, n. 2
  • sentenza Consiglio di Stato adunanza plenaria 15 gennaio 2013, n. 2
  • sentenza Consiglio di Stato sezione II 12 maggio 2023, n. 4800
  • sentenza Consiglio di Stato sezione II 22 maggio 2023, n. 5072

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