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Colamussi Marilena
SUGLI EFFETTI DELLA PRESENTAZIONE SPONTANEA DELL'INDAGATO AI FINI DELLA PERMANENZA DEL PERICOLO DI FUGA RICHIESTO PER IL FERMO
(Nota a Cass. pen. sez. I 22 dicembre 1993)
in Cassazione penale, 1995, fasc. 12  pag. 3374 - 3376
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

L'A. trae spunto dalla pronuncia in epigrafe per ripercorrere brevemente la vicenda normativa dell'istituto del fermo, già previsto dall'art. 238 c.p.p 1930 e più volte sottoposto a modifica in senso più o meno garantista. Analizza quindi le condizioni che legittimano l'assunzione del fermo e, alla luce delle considerazioni svolte, ritiene condivisibile l'orientamento espresso dalla Cassazione con la pronuncia in epigrafe che esclude che l'istanza di audizione o la presentazione spontanea dell'indagato successive all'irrogazione del provvedimento possano comportare la caducazione del fermo.

Fonti

  • Codice di procedura penale art. 384

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