Bertoli Gustavo
LUTERANI E ANABATTISTI PROCESSATI A FIRENZE NEL 1552
in Archivio storico italiano, 1996, fasc. 1 pag. 59 - 95
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
Fra le carte di Francesco Vita, uditore delle Riformagioni, e precisamente nella sua "Filza prima di memoriali e relazioni (1558-1563)", è conservato un memoriale di Massimo Milanesi, il quale segnala che fra le carte del padre, Ser Bernardo, un segretario ducale morto pochi mesi prima, il 16 settembre 1559, ci sono documenti appartenenti alle Magistrature presso le quali aveva servito per anni. Mentre dall'inventario si comprende che si trattava di un archivio prodotto dall'attività dell'Inquisizione romana a Firenze, dal materiale a cui esso fa riferimento, e ritrovato per caso, è possibile ripercorrere le vicende processuali di luterani e anabattisti coinvolti nella repressione conseguente alla confessione di don Pietro Manelfi del 1551 e che chiuse la breve stagione anabattista fiorentina. L'A. richiama l'episodio e le persone fiorentine e toscane coinvolte e le condanne inflitte. Viene analizzato anche il comportamento del duca Cosimo nella vicenda, di fronte all'Inquisizione e al problema del dissenso religioso nello Stato e ai pericoli di un'improbabile diffusione del luteranesimo a Firenze.
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