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Raimondi Salvatore LA DIRIGENZA NEI COMUNI E NELLE PROVINCE in Diritto amministrativo, 1999, fasc. 3-4 pag. 403 - 427 (Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo) Sommario: La dirigenza nel d.p.r. 347/1983, nella l. 142/1990, nel d.lg. 29/1993. I principali problemi posti dalla disciplina del 1990 e del 1993: la necessità dell'intermediazione statutaria; i Comuni privi di qualifiche dirigenziali. Il ridisegno dei compiti affidati ai dirigenti nella l. 127/1997, con integrazioni di cui alla l. 191/1998. L'immediata precettività dell'attribuzione di competenze ai dirigenti. La perdita del ruolo degli statuti rispetto ai regolamenti. Definitività degli atti dirigenziali. Il ruolo degli atti di indirizzo. La competenza in ordine agli atti di annullamento. I Comuni privi di qualifiche dirigenziali. Dirigenza e atti del Sindaco quale ufficiale di Governo. La provvista dei dirigenti. Conclusioni: dalla lottizzazione partitica all'anticamera della satrapia Fonti
- d.p.r. 25 giugno 1983, n. 347
- decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 (Razionalizzazione della organizzazione delle Amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego, a norma dell'articolo 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421)
- l. 16 giugno 1998, n. 191
- legge 15 maggio 1997 n. 127 (Misure urgenti per lo snellimento dell'attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo)
- legge 8 giugno 1990, n. 142 (Ordinamento delle autonomie locali)
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