Sorignani Guido
L' IMPOSTA DI SOGGIORNO NELL' ATTUALE ORDINAMENTO
(Nota a regio dec. 24 novembre 1926 n. 1938; legge 2 giugno 1939 n. 739)
in Difesa fiscale, 1976, fasc. 1-2 pag. 1 - 16
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
Nell' affrontare il problema della collocazione e portata dell' imposta di soggiorno nel nuovo sistema tributario, l' a. esamina anzitutto le caratteristiche presentate dal tributo prima della riforma tributaria (imposizione di natura indiretta e personale, intesa a colpire la manifestazione di ricchezza rivelata dal soggiorno temporaneo in località turistiche, termali, balneari o climatiche, gravante sul datore di alloggio che ne congloba l' ammontare nel prezzo del servizio prestato al forestiero). La riforma tributaria non solo non ha riordinato il settore dei tributi turistici, ma ha creato incertezze per l' applicazione dell' imposta di soggiorno, che era correlata con quella delle abolite imposte di famiglia e sul valore locativo. Riferite alcune autorevoli opinioni dottrinali in merito all' attuale portata del tributo, l' a. respinge la tesi della sua estensione in sostituzione dei 2 tributi aboliti, sostenendo che l' imposta di soggiorno ha la stessa sfera soggettiva di applicazione che aveva in passato; non vi sono peraltro assoggettabili i residenti nel comune (in quanto soggetti ad irpef, tributo sostitutivo dell' imposta di famiglia) ed i non residenti, ma dimoranti, proprietari di abitazione nel territorio comunale (in quanto soggetti ad ilor). L' a. avanza infine riserve sul piano della legittimità costituzionale (ravvisando nella struttura del tributo elementi di contrasto con gli artt. 3, 16 e 53 della costituzione) e della convenienza economica dell' Imposta. Illustra il contenuto di una proposta di riforma del tributo, auspicandone peraltro la sostituzione con altre norme di prelievo.
Fonti
- Costituzione art. 16
- Costituzione art. 3
- Costituzione art. 53
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