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Dini Orazio
I CANONI DI LOCAZIONE NON PERCEPITI NON VANNO DICHIARATI. MA PER IL MINISTERO VA COMUNQUE TASSATA LA RENDITA CATASTALE
in Archivio delle locazioni e del condominio, 1999, fasc. 4  pag. 571 - 572
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

L'A. sostiene che con la disposizione di cui all'art. 8 comma 5 l. 431/1998, secondo la quale "i redditi derivanti da locazione di immobili ad uso abitativo, se non percepiti, non concorrono a formare il reddito" complessivo il legislatore ha voluto consentire di rimediare al principio posto dall'art. 23 Tuir secondo il quale "i redditi fondiari concorrono alla formazione del reddito complessivo indipendentemente dalla percezione...". Tuttavia le istruzioni ministeriali al Mod. 730/99, dopo aver ricordato che i canoni non percepiti per fatto non imputabile al proprietario-locatore non devono essere dichiarati, avvertono che "in tal caso la rendita catastale deve comunque essere assoggettata a tassazione, vanificando così in gran parte i contenuti della nuova disposizione. L'A. approfondisce l'esame del dato testuale (art. 8 comma 5 della l. 431/1998) e delle istruzioni ministeriali, anche in relazione alla disciplina della tassazione del reddito fondiario di cui all'art. 34 comma 4 bis del Tuir, rispetto alla quale le pretese ministeriali si pongono in totale antinomia.

Fonti

  • dec. Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n. 917 art. 34, comma 4-bis
  • legge 9 dicembre 1998, n. 431 art. 8, comma 5

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