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CIMATTI IVAN
SUL PROCEDIMENTO DI CONVERSIONE DI CONTRATTO ASSOCIATIVO IN AFFITTO
(Nota a Cass. civ. sez. III 2 aprile 1998 n. 3396)
in Diritto e giurisprudenza agraria e dell'ambiente, 1998, fasc. 5  pag. 281 - 282
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

La sentenza annotata afferma che, qualora il concedente si opponga alla conversione in affitto del contratto di mezzadria o colonia, grava sullo stesso concedente l'onere di provare i fatti impeditivi alla conversione, nella specie, di avere dato un adeguato apporto. Dalla sentenza emerge pure che il termine entro cui far pervenire la comunicazione per ottenere la conversione non è posto a pena di validità del negozio giuridico unilaterale, bensì per altri fini. Altra questione risolta conformemente alla normativa, confermando il precedente giudiziario, riguarda il calcolo della forza lavorativa del soggetto equiparato a coltivatore diretto, per soddisfare il requisito del diritto di ripresa. L'A. auspica che i giudici di merito vogliano adeguarsi a questo decisum, che non fa che ripetere quanto già detto.

Fonti

  • l. 14 febbraio 1990, n. 29 art. 4
  • l. 14 febbraio 1990, n. 29 art. 5
  • l. 3 maggio 1982, n. 203 art. 25
  • l. 3 maggio 1982, n. 203 art. 26
  • l. 3 maggio 1982, n. 203 art. 42
  • l. 3 maggio 1982, n. 203 art. 7

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