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Zagato Lauso IL V PROGRAMMA QUADRO DI RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO in Rivista Italiana di Diritto Pubblico Comunitario, 1999, fasc. 5 pag. 1179 - 1206 (Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo) L'A. svolge alcune considerazioni sul V Programma quadro (PQ) di ricerca e sviluppo tecnologico (RST). Dopo avere illustrato le finalità perseguite dalla Comunità Europea nel campo della RST, considera in particolare le politiche volte ad incoraggiare la cooperazione tra imprese, centri di ricerca e Università, nonché le politiche per rafforzare la competitività dell'industria europea e il rapporto tra politica di RST e politica di coesione economica e sociale. Si sofferma sugli strumenti predisposti dal V PQ, divisi in azioni dirette e indirette; queste ultime sono suddivise in azioni a compartecipazione finanziaria, borse di formazione, sostegno alle reti di formazione alla ricerca e alle reti tematiche, azioni concertate e misure di accompagnamento, e sulla strutture e le caratteristiche del V PQ. Lo studio prende infine in considerazione la normativa comunitaria in base alla quale può essere prevista una cooperazione in materia di ricerca e sviluppo tecnologico con Paesi terzi e Organizzazioni internazionali. Fonti
- Trattato sull'Unione europea (Maastricht, 7 febbraio 1992) art. 130a
- Trattato sull'Unione europea (Maastricht, 7 febbraio 1992) art. 130c
- Trattato sull'Unione europea (Maastricht, 7 febbraio 1992) art. 130f
- Trattato sull'Unione europea (Maastricht, 7 febbraio 1992) art. 130g
- Trattato sull'Unione europea (Maastricht, 7 febbraio 1992) art. 130i
- Trattato sull'Unione europea (Maastricht, 7 febbraio 1992) art. 130j
- Trattato sull'Unione europea (Maastricht, 7 febbraio 1992) art. 130m
- Trattato sull'Unione europea (Maastricht, 7 febbraio 1992) art. 235
- Trattato sull'Unione europea (Maastricht, 7 febbraio 1992) art. 3b
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