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Nanetti Francesco
CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA N. 69/335 DEL REGIME FISCALE DEGLI ATTI DI CONFERIMENTO IMMOBILIARI SECONDO LA CORTE DI GIUSTIZIA DELLA CE: RIFLESSIONI CRITICHE E SPUNTI INTERPRETATIVI
(Nota a CGCE sez. VI 11 dicembre 1997 (causa C-42/96))
in Rivista di diritto tributario, 1999, fasc. 7-8  pag. 128 - 147
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

La sentenza in rassegna ha affermato che: a) la Direttiva CEE n. 69/335 non osta alla riscossione dell'INVIM a carico delle società di capitali conferenti beni immobili, poiché tale imposta "non costituisce un'imposta di conferimento percepita all'atto dell'aumento del capitale sociale mediante conferimento di beni di qualsiasi natura"; b) le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono "imposte indirette aventi le stesse caratteristiche dell'imposta di conferimento" e rientrano nel campo di applicazione della medesima Direttiva; tuttavia, nel caso in cui il conferimento abbia per oggetto immobili, anche tali imposte potrebbero legittimamente essere percepite. L'A. svolge una puntuale analisi interpretativa delle disposizioni comunitarie sull'argomento ed esprime qualche rilievo critico sulle argomentazioni sviluppate dai giudici comunitari; conclude rilevando l'illegittimità del regime di imposizione indiretta applicabile, ai sensi dell'ordinamento italiano, alle operazioni di conferimento immobiliare ad una società per contrasto con le disposizioni della Direttiva CEE n. 69/335.

Fonti

  • direttiva n. 335 del 1969

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