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QUADRI ENRICO LA RILEVANZA DELLA "DURATA DEL MATRIMONIO" AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DELL'ASSEGNO DI DIVORZIO: TRA CONVIVENZA E SUCCESSIVO VINCOLO DI MATRIMONIO O DI UNIONE CIVILE (Nota a sentenza Corte suprema di Cassazione civile sezioni unite 27 dicembre 2023, n. 35969 (causa 27008/2020, C.L. vs G.M.); sentenza Corte suprema di Cassazione civile sezioni unite 18 dicembre 2023, n. 35385 (causa 25113/2020, M.M.L. vs F.A.)) in La Nuova Giurisprudenza Civile Commentata, 2024, fasc. 3 pag. 707 - 715 (Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo) Sommario: 1. Considerazioni introduttive. - 2. Illustrazione del contesto normativo e giurisprudenziale. - 3. I rischi (avvertiti anche dalle Sezioni Unite) di derive connesse alla eccessiva omogeneizzazione sostanziale dei modelli familiari. - 4. La tesi della "transustanziazione" del rapporto. Fonti
- C. Cost. 4 novembre 1999 n. 419
- Cass. civ. sez. un. 12 gennaio 1998 n. 159
- l. 1 dicembre 1970, n. 898 art. 5, comma 6
- legge 20 maggio 2016, n. 76 (Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze) art. 1, comma 36
- legge 20 maggio 2016, n. 76 (Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze) art. 1, comma 65
- ordinanza Corte suprema di Cassazione civile sezione I 18 ottobre 2022, n. 30671
- ordinanza Corte suprema di Cassazione civile sezione I 27 gennaio 2023, n. 2507
- sentenza Corte suprema di Cassazione civile sezioni unite 11 luglio 2018, n. 18287
- sentenza Corte suprema di Cassazione civile sezioni unite 9 settembre 2021, n. 24413
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