Visualizza
Consultazione

Archivio DoGi (info)
©2004 - ITTIG


DELL'ACQUA CESARE
LA RESPONSABILITÀ DIRIGENZIALE DALLA COSTITUZIONE AL DECRETO N. 80/1998
in Rivista trimestrale di scienza dell'amministrazione, 1999, fasc. 2  pag. 13 - 70
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

L'A. prende spunto dalla recente evoluzione normativa in tema di responsabilità dirigenziale, per riflettere sul tema. La questione sollecita riflessioni contrastanti se non addirittura contraddittorie. Mentre, infatti, si assiste ad un crescendo esponenziale di affermazioni favorevoli al principio dell'autonomia separazione della gestione amministrativa dalla sfera politica, si continua allo stesso tempo a registrare la persistente presenza di varie resistenze e omissioni applicative. Si avverte, secondo l'A., il contrasto sempre più stridente fra il quadro normativo relativamente stabilizzato e l'incertezza tuttora incombente sui principali parametri qualificativi della responsabilità dirigenziale. L'A. analizza dunque, l'evoluzione normativa e dottrinale in materia di responsabilità dei dirigenti, partendo dall'epoca liberale della Costituzione, dell'art. 28 della Costituzione e dal principio della diretta responsabilità dei dirigenti di cui al d.p.r. 30 giugno 1972, n. 748, fino ad arrivare al problema degli scostamenti di cui alla legge 241/1990 e all'impostazione del d.lg. 3 febbraio 1993, n. 29. La dirigenza pubblica assume dunque, con la riforma una nuova ed assai più estesa autonomia in relazione ai fini istituzionali dell'amministrazione e degli indirizzi del vertice politico. Il necessario contrappeso è appunto rappresentato dall'esplicita previsione di un'effettiva responsabilità per i risultati dell'attività svolta. Secondo il legislatore occorre distinguere diversi ambiti operativi: una responsabilità attinente all'organizzazione del lavoro e degli uffici, una responsabilità relativa alle risorse umane e finanziarie e una responsabilità connessa all'attuazione delle politiche. Il quadro normativo esistente appare, secondo l'A., senza dubbio finalizzato all'attivazione di processi dinamici virtuosi all'interno dell'amministrazione, con particolare riguardo al rapporto tra indirizzo politico e gestione, alla definizione dello status dirigenziale, alla qualificazione normativa degli atti dei funzionari. L'A. analizza inoltre la morfologia ideale e le difficoltà applicative, il concetto di gestione ed altro.

Fonti

  • d.p.r. 30 giugno 1972, n. 748
  • decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80 (Nuove disposizioni in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nelle amministrazioni pubbliche, di giurisdizione nelle controversie di lavoro e di giurisdizione amministrativa, emanate in attuazione dell'articolo 11, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59)
  • legge 15 maggio 1997 n. 127 (Misure urgenti per lo snellimento dell'attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo)
  • legge 15 marzo 1997, n. 59 (Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa)
  • legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi)
  • legge 8 giugno 1990, n. 142 (Ordinamento delle autonomie locali)

Versione PDF


Document delivery













(c) 2002-2022 www.infoleges.it -  powered by Be Smart s.r.l - Note legali e Condizioni d'uso