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NUNZIATA MASSIMO
L'ECCIDIO DELLE "FOSSE ARDEATINE": L'IMPRESCRITTIBILITÀ DEL REATO NELLA SENTENZA CONCLUSIVA DEL PROCESSO DI PRIMO GRADO A PRIEBKE E HASS
(Nota a Trib. Mil. Roma 22 luglio 1997)
in Il Nuovo Diritto, 1998, fasc. 2  pag. 151 - 160
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

La sentenza annotata, che ha concluso il processo di primo grado nei confronti di Hass e Priebke per l'eccidio delle Fosse Ardeatine, afferma che il reato di violenza con omicidio in danno di cittadini italiani, di cui all'art. 185 c.p.mil.g., in quanto astrattamente punibile con la pena dell'ergastolo, in forza del concorso delle circostanze aggravanti di cui all'art. 577, n. 3 e 4, c.p., è imprescrittibile. Fra i numerosi aspetti di rilievo della pronuncia l'A. analizza, in questa sede, quello relativo alla dichiarata imprescrittibilità del reato oggetto del giudizio. Ripercorre le argomentazioni svolte dal Tribunale e, pur giudicando intrinsecamente condivisibile l'orientamento accolto, ritiene non persuasivo il ragionamento sviluppato.

Fonti

  • Codice penale art. 577
  • Codice penale militare di guerra art. 185

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