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Mainardi Alessandro
LA PIANIFICAZIONE FISCALE INTERNAZIONALE COME SCELTA ECONOMICA
(Relazione al convegno promosso dall'Istituto di Ricerca internazionale di Milano sul tema: "Pianificazione fiscale internazionale", Milano, 18-19 novembre 1998)
in Bollettino tributario d'informazioni, 1999, fasc. 19  pag. 1413 - 1417
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

L'A., dopo avere spiegato le differenze fra le espressioni "pianificazione fiscale internazionale" e "tassazione internazionale", osserva come l'acquisto (o la costituzione) di una impresa all'estero possa essere basata su due scelte fondamentali: costituzione o acquisizione di una branch nel Paese straniero; costituzione o acquisizione di una sussidiari. Illustra i relativi vantaggi e considera le conseguenze fiscali dell'avviamento e del finanziamento di un'attività economica all'estero. Svolge alcune considerazioni sull'acquisto di azioni di una società già esistente nel Paese straniero e sulla costituzione di una holding, e prende in considerazione la normativa fiscale relativa ai prezzi di trasferimento dei beni e dei servizi applicati nelle transazioni infragruppo (transfer price); si occupa, quindi, del rimpatrio dei profitti prodotti all'estero e delle relative norme fiscali. Conclude illustrando e valutando le regole fiscali internazionali e gli scopi della pianificazione fiscale internazionale: evitare una doppia tassazione e ottimizzare la tassazione di una transazione internazionale.

Fonti

  • d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600 art. 27
  • dec. Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n. 917 art. 128

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