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Cottier Georges
MARXISMO E RELIGIONE
in Studi cattolici, 1985, fasc. 298  pag. 731 - 745
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

L' A. compie un' analisi documentatissima del pensiero marxista nella sua genesi e nei suoi sviluppi, talvolta consapevolmente recepiti anche da autori cristiani. Di quel pensiero l' ateismo è cifra irriducibile, poiché in Marx e nei suoi epigoni la religione viene esclusa in linea di principio come una forma - anzi la forma - dell' ideologia, ed è spiegata quale conseguenza delle contraddizioni materiali, cioè come alienazione. La critica di Marx alla religione si situa in un filone riduzionistico del fatto religioso che fa capo all' illuminismo e a taluni decisivi pensatori dell' età moderna (da Spinoza a Kant), ma di questo movimento all' ateismo il filosofo di Treviri rappresenta il compimento e la conclusione radicale. Talché il socialismo marxista non è soltanto la questione operaia, o dei popoli del Terzo Mondo oppressi dal capitalismo internazionale, ma è soprattutto, con parole di Dostoevskij da I fratelli Karamanzov, "la questione dell' ateismo, la questione della torre di Babele, che appunto si costruisce senza Dio, non per salire dalla terra ai cieli, ma per far scendere i cieli sulla terra".

[Abstract tratto dalla rivista]

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