Tandura Franco, Tonion Daniela
SULL'OLTRAGGIO ARRECATO DAL DIFENSORE AL P.M. IN UDIENZA: NUOVI ASPETTI GIURIDICI CONSEGUENTI ALLA SENTENZA 380/1999 DELLA CORTE COSTITUZIONALE
(Nota a C. Cost. 7 ottobre 1999 n. 380)
in Rivista penale, 1999, fasc. 12 pag. 1082 - 1085
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
La Corte Costituzionale, con la decisione in commento, ha ritenuto non fondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 343 e 598 c.p. sollevata, in relazione agli artt. 3 e 24 Cost., rispettivamente nella parte in cui prevedono che le offese arrecate nel corso del dibattimento dal difensore al P.M. integrino il reato di oltraggio a un magistrato in udienza e che la non punibilità, stabilita per le offese contenute negli scritti o discorsi difensivi delle parti o dei loro patrocinatori, anche per le offese verso il P.M. in interventi del difensore nel corso di un'udienza penale. La sentenza, interpretativa di rigetto, propone un'interpretazione innovativa dell'art. 598 c.p., in relazione all'art. 343 c.p., volta ad estendere l'ambito applicativo dell'esimente prevista dall'art. 598 c.p. sia al caso in cui il destinatario delle espressioni offensive contenute in discorsi pronunciati dalle parti o dai loro patrocinatori dinanzi all'autorità giudiziaria e concernenti l'oggetto della causa sia una parte privata che al caso in cui sia il P.M., al fine di garantire la parità di trattamento delle parti processuali e il fondamentale diritto di difesa che, implicitamente, la Corte considera compromessi dall'attuale assetto normativo. L'A., se ritiene ineccepibile la pronuncia, che mostra di accogliere le numerose istanze espresse dalla dottrina in tal senso, meglio avrebbe fatto ad intervenire con una pronuncia interpretativa di accoglimento che escludesse l'estensione dell'immunità giudiziale all'oltraggio ed imponesse una modifica legislativa del testo legislativo con l'introduzione dell'espressa estensione dell'immunità giudiziaria all'art. 343 c.p..
Fonti
- C. Cost. 7 ottobre 1999, n. 380
- Codice penale art. 343
- Codice penale art. 598
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