Padovani Tullio
IL CONFINE CONTESO. METAMORFOSI DEI RAPPORTI TRA CONCUSSIONE E CORRUZIONE ED ESIGENZE "IMPROCRASTINABILI" DI RIFORMA
(Relazione tenuta in occasione del V Congresso nazionale di diritto penale, indetto dal Gruppo italiano dell'Association International de droit pénal, sul tema "Corruzione e concussione: una riforma improcrastinabile", Caserta, 22 aprile 1999)
in Rivista italiana di diritto e procedura penale, 1999, fasc. 4 pag. 1302 - 1318
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
Sommario: La capacità selettiva differenziale delle fattispecie di concussione e corruzione tra legalità "offerta" e legalità "raggiunta". L'erosione ermeneutica dell'art. 317 c.p.. Selettività primaria e selettività secondaria. Il concetto giurisprudenziale di "induzione" e la trasformazione della concussione in fattispecie a selettività primaria. La scomparsa dell'atto nel delitto di corruzione propria. Indicazioni legislative schizofrenogenetiche e azzeramento della capacità selettiva differenziale: l'istigazione alla corruzione da parte del pubblico ufficiale e il ribaltamento dei rapporti tra concussione ed estorsione. Lo spettro della "concussione ambientale". Esigenze di riforma ed ambizioni sbagliate
Fonti
- Codice penale art. 317
- Codice penale art. 322
- Codice penale art. 323
- l. 7 febbraio 1992, n. 181
- legge 16 luglio 1997, n. 234 (Modifica dell'articolo 323 del codice penale, in materia di abuso d'ufficio, e degli articoli 289, 416 e 555 del codice di procedura penale)
- legge 26 aprile 1990, n. 86 (Modifiche in tema di delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione)
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