Benedetti F., Papa G.
ANALISI DEI PROCESSI DI SCAVO DELLE GALLERIE PER LA PREVENZIONE E LA PROTRAZIONE DEL RISCHIO SILICOSI DEI LAVORATORI ADDETTI. UN CASO DI STUDIO
(Lavoro presentato nel corso del 25° Simposio Internazionale del Settore Costruzioni dell'ISSA, Vienna, 6-8 ottobre 1999)
in Rivista degli infortuni e delle malattie professionali, 1999, fasc. 6 pag. 1109 - 1115
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
Lo scavo delle gallerie è molto spesso considerato un'attività a rischio di silicosi per i lavoratori addetti, soprattutto quando le gallerie attraversano ricce con tenori di silice libera cristallina piuttosto elevati (ad esempio graniti, granodioriti, arenarie, ecc.). In presenza di rocce a contenuto di SiO2 libera cristallina medio-basso, il rischio in questione non viene generalmente preso in immediata e concreta considerazione. In questo studio viene mostrato come una tale impostazione potrebbe non essere reale, in quanto il livello di polverosità cambia in modo sostanziale nel corso delle varie fasi in cui può dividersi l'attività di scavo di una galleria e l'entità di inquinamento da silice libera cristallina può giungere a superare il TLV anche in presenza di rocce contenenti basse percentuali di SiO2. Nella presente relazione viene descritta una valutazione del rischio silicosi realizzata presso un cantiere di scavo di una galleria ubicata negli Appennini centrali. Il tunnel, della lunghezza di circa 2400 metri, era realizzato in rocce marnose utilizzando un ciclo di scavo di tipo tradizionale, basato sull'uso dell'esplosivo. Il campionamento delle polveri aerodisperse, effettuato a livello personale sui lavoratori interessati, ha evidenziato come, nonostante i bassi livelli di silice libera cristallina nella roccia attraversata, in alcune fasi di lavoro l'esposizione degli addetti è giunta a superare i valori limite di riferimento (TLV).
[Abstract tratto dalla rivista]
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