Damonte Roberto
SUGLI "ASPETTI URBANISTICI" DELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI PER TELEFONIA CELLULARE
in Rivista giuridica dell'edilizia, 1999, fasc. 6 pag. 297 - 312
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
L'A. ricorda che dal punto di vista tecnico-normativo le frequenze generate da un campo elettromagnetico si dividono in frequenze estremamente basse, intorno ai 50 Hertz, ed alte frequenze, dell'ordine dei Megahertz o dei Gigahertz. Queste ultime sono generalmente prodotte dai c.d. telefoni cellulari e dagli impianti fissi di trasmissione. Mentre per le basse frequenze è presente sul nostro territorio una normativa dettata dal d.p.c.m. 23 aprile 1992, che prevede limiti massimi di esposizione a tali frequenze e limiti minimi di distanza dagli elettrodotti, la legislazione sulle alte frequenze è recentissima e risente degli ancora scarsi, e non molto indicativi, studi effettuati sugli effetti che onde di elevata frequenza possono causare sul corpo umano. L'A. illustra tale normativa, soffermandosi in particolare sugli aspetti urbanistici della questione.
Fonti
- d.m. 10 settembre 1998, n. 381
- d.p.c.m. 23 aprile 1992
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