Bonfanti Davide Alfonso
INTERVENTO ADESIVO DIPENDENTE E POTERE DI AUTONOMA IMPUGNAZIONE DELLA SENTENZA
(Nota a C. Cost. 30 dicembre 1997 n. 455)
in Rivista di diritto processuale, 1999, fasc. 1 pag. 295 - 308
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
Con la sentenza in esame la Corte Costituzionale ha dichiarato non fondata la questione di legittimità dell'art. 105 comma 2 c.p.c. nella parte in cui, nell'interpretazione consolidata della giurisprudenza, non riconosce all'interventore adesivo dipendente il potere di autonoma impugnazione della sentenza che vede soccombente la parte adiuvata. Richiamate le constatazione svolte dai giudici della Corte d'Appello di Torino che hanno sollevato la questione di costituzionalità ed illustrate le motivazioni addotte dalla Corte Costituzionale a sostegno della propria decisione, l'A. rileva come la soluzione accolta non sia condivisibile, in quanto non considera le fondamentali tematiche dell'efficacia riflessa della sentenza e della soggezione al giudicato del terzo intervenuto adesivamente. In particolare, secondo l'A., non può essere accettato il percorso logico seguito dai giudici costituzionali i quali, partendo dall'affermazione della posizione di parte subordinata dell'interventore adesivo, hanno aprioristicamente escluso il potere di impugnare autonomamente, senza procedere ad una coerente ricostruzione teorica dell'istituto dell'intervento adesivo.
Fonti
- Codice di procedura civile art. 105
- Costituzione art. 24
- Costituzione art. 3
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