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Giuliano Luigi
LA DISCIPLINA DELLO SCARICO DELLE ACQUE REFLUE E LE IMPOSTE DOVUTE AI COMUNI E AGLI ALTRI ENTI (IL CASO DEGLI STABILIMENTI INDUSTRIALI CHE SCARICANO APPLICANDO LA TALEBBA A, ALLEGATA ALLA LEGGE N. 319/1976 E SUCCESSIVE MODIFICHE, E CHE NON USUFRUISCONO DEI SERVIZI DI FOGNATURA PUBBLICA, NÉ DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO PREVISTO DALLA LEGGE N. 36/1994)
in Nuova rassegna di legislazione, dottrina e giurisprudenza, 1999, fasc. 21-22  pag. 2157 - 2160
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

Con l'introduzione della l. 36/1994 in materia di risorse idriche si è delineato un quadro normativo organico ed unitario per la gestione delle acque; i principi generali cui si ispira la legge sono soprattutto il riconoscimento del carattere pubblico di tutte le acque e l'affermazione del criterio della priorità dell'uso potabile fra i diversi impieghi. Ciò premesso, l'A. esamina le disposizioni della l. 36 per quanto riguarda lo scarico delle acque reflue; si sofferma sulle disposizioni di maggiore rilievo e ne valuta gli effetti sul piano applicativo, tenendo particolarmente conto dei profili di carattere fiscale.

Fonti

  • l. 10 maggio 1976, n. 319
  • legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni in materia di risorse idriche)

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