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Iannotta Raffaele
I PRINCIPI ORDINATORI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA
in Iustitia, 2010, fasc. 4  pag. 383 - 391
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

Muovendo dall'assunto che sono le esigenze deontologiche ad identificare l'utilità in vista della quale organizzare le pubbliche amministrazioni, lo scritto offre una rassegna di principi ordinatori (di legalità, decentramento, autonomia...), riscontrabili nell'esperienza storica moderna e contemporanea. La graduale evoluzione delle esigenze amministrative mostra come il sistema non possa essere informato ad un solo principio, registrando, piuttosto, la compresenza di diversi principi ispiratori. Viene criticato il tentativo di assolutizzare, nell'assetto amministrativistico, la metodologia tecnica rispetto al metodo della rappresentanza (e viceversa): perché se è vero che un'organizzazione puramente politica può lasciare spazio alla designazione di incompetenti, è tuttavia fallace la pretesa di ridurre l'Amministrazione a scienza positiva, essendo inidonea la tecnica a risolvere problemi di carattere decisionale.

[Abstract tratto dalla rivista]

Sommario: 1. Premessa. - 2. Il principio della legalità. - 3. Il problema del decentramento. - 4. Decentramento e autonomia. - 5. La proposta fondata sulla riduzione del sapere a "scienza". - 6. L'autoamministrazione.

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