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Ferranti Ione
LA VALUTAZIONE DELLA L. 13 APRILE 1988 N. 117 ALLA LUCE DEL DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
(Nota a CGUE sez. III 24 novembre 2011 (causa C-379/10))
in Giustizia civile, 2012, fasc. 10  pag. 2228 - 2245
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

Sommario: 1. Premessa. - 2. La giurisprudenza della Corte di giustizia in materia di risarcimento per violazione del diritto dell'Unione europea da parte degli Stati membri. La sentenza di principio: il caso Francovich. - 3. Le condizioni per il sorgere della responsabilità dello Stato membro: la sentenza Brasserie du Pecheur e Factorame. - 4. L'evoluzione della giurisprudenza della Corte di giustizia in materia di risarcimento per violazione del diritto dell'Unione europea da parte degli Stati membri: la sentenza British Telecommunications. - 5. La responsabilità dello Stato membro a seguito di decisione giurisdizionale interna definitiva: le sentenze Kobler e Traghetti del Mediterraneo. - 6. Intangibilità del giudicato, indipendenza del giudice e supremazia del diritto dell'Unione europea. - 7. La mancata osservanza del rinvio pregiudiziale quale elemento della violazione manifesta del diritto dell'Unione europea da parte del giudice. - 8. Decisioni degli organi giudiziari non di ultima istanza. - 9. I rilievi effettuati dalla Commissione europea nel parere motivato rivolto alla Repubblica italiana. - 10. Conclusioni. Verso una responsabilità civile oggettiva dello Stato italiano per disfunzioni del servizio giustizia.

Fonti

  • CGCE 19 novembre 1991 (cause riunite C-6/90 e C-9/90)
  • CGCE 26 marzo 1996 (causa C-392/93)
  • CGCE 30 settembre 2003 (causa C-224/01)
  • CGCE 5 marzo 1996 (cause riunite C-46/93 e C-48/93)
  • CGCE Grande sezione 13 giugno 2006 (causa C-173/03)
  • l. 13 aprile 1988, n. 117

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