Corsaro Luigi, Iannotta Raffaele
LA SENTENZA N. 500 DEL 1999 DELLE SEZIONI UNITE DELLA CASSAZIONE RELATIVA ALLA RISARCIBILITÀ DEGLI INTERESSI LEGITTIMI: CONTINUA IL DIBATTITO
in Giustizia civile, 1999, fasc. 12 pag. 509 - 518
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
I due A. commentano Cass. 500/1999 che ha affermato la risarcibilità del danno da lesione di interessi legittimi. Il primo approfondisce, in particolare, l'aspetto della colpa della Pubblica Amministrazione che, secondo il dire della Corte, deve formare oggetto di dimostrazione da parte del danneggiato, innovando così rispetto al principio ormai pacifico in giurisprudenza, e verso il quale l'A. non nasconde il proprio favore, secondo il quale in caso di annullamento dell'atto amministrativo contrario ad un interesse legittimo oppositivo, la colpa della Pubblica Amministrazione è in re ipsa. L'A. cercando di dare un significato al termine "colpa", usato nella sentenza in argomento, prospetta sia l'accezione soggettiva sia quella oggettiva dello stesso. Il secondo critica il riferimento alla "colpa", intesa nel senso di difformità ai principi di imparzialità, buon andamento e correttezza, quale ulteriore elemento, rispetto alla illegittimità, necessario perché l'attività amministrativa origini il diritto al risarcimento, in forza dell'idea che i tre criteri riferiti alla colpa non sono altro che "modi di essere della legittimità della stessa azione". Approfondisce, poi, lo studio del rapporto che si instaura tra impugnazione del provvedimento e giudizio risarcitorio, che la Suprema Corte analizza alla luce dell'indipendenza tra i due.
Fonti
- Codice civile art. 1442, comma 4
- Codice civile art. 2043
- Costituzione art. 28
- d.lg. 31 marzo 1998, n. 80/1998 art. 35, comma 5
- sentenza Corte suprema di Cassazione civile sezioni unite 22 luglio 1999, n. 500
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