Gentili Andrea
QUESTIONI DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE NEI CONFRONTI DI MAGISTRATI E DI RILEVANZA DELL'ERRORE NEI PROCEDIMENTI GIURISDIZIONALI
(Nota a Cass. sez. un. 14 giugno 1999, n. 338)
in Giustizia civile, 1999, fasc. 11 pag. 2941 - 2943
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
La sentenza in rassegna ha ritenuto infondata la questione di legittimità costituzionale promossa contro l'art. 33 r.d.lg. 511/1946 nella parte in cui prevede che la Sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura possa, senza mutare nella composizione personale, intervenire sia nella fase delibativa della richiesta di non luogo a procedere, sia nella eventuale fase dibattimentale. Il provvedimento in epigrafe ribadisce poi l'irretrattabilità dell'azione disciplinare nei confronti dei magistrati ordinari e la rilevanza che l'errore commesso dal magistrato deve avere per costituire illecito disciplinare. L'A. accoglie le conclusioni della Cassazione in merito all' irrevocabilità dell'azione e all'importanza dell'errore, nonché le motivazioni del rigetto concernenti l'eventuale soluzione poggiante su sentenze additive della Corte Costituzionale, mentre solleva alcuni dubbi in merito alla scelta, della particolare sommarietà caratterizzante la prima fase del giudizio, quale motivazione per decretare la conformità ai principi costituzionali del doppio intervento della Sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura. Rileva, infatti, che l'ord. C. Cost. n. 304/1998, in cui è compreso anche il criterio della sommarietà ora enunciato, è stato disposto in tema di art. 34 c.p.p. e, come indicato nella fonte medesima non è completamente trasferibile in sede civile. La nota si chiude con qualche riflessione sulla graduazione della pena in relazione alla collegialità ed alle relative diverse funzioni svolte dai componenti dell'organo giudicante imputato.
Fonti
- Costituzione art. 101
- Costituzione art. 24
- Costituzione art. 25
- Costituzione art. 3
- regio dec. 31 maggio 1946 n. 511 art. 33
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