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Barbensi Mazzino
TUTELA DELLA COLLETTIVITÀ E DINAMICA SOCIALE NEI REATI DI OFFESA AL PUDORE
(Nota a Pret. Firenze 21 gennaio 1992)
in Giurisprudenza di merito, 1993, fasc. 3  pag. 783 - 788
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)

L' A. prende spunto dall' intervento delle sezioni unite della Corte di Cassazione, di portata chiarificatrice e risolutrice rispetto a contrasti già verificatisi tra le diverse sezioni della Suprema Corte, per operare una ricostruzione di quello che può definirsi il concetto di "osceno" nel panorama giurisprudenziale dell' ultimo decennio. Al riguardo il riferimento al diritto vivente trova una sua precisa giustificazione nella particolare costruzione normativa di tale concetto: infatti il legislatore, come ben evidenzia l' A., nelle fattispecie di cui agli artt. 527 e 528 c.p. intese a significare il concetto di oscenità appositamente attraverso l' uso di un parametro tale da impegnare ogni volta l' interprete ed in primo luogo il giudice a considerare l' eventuale evoluzione della sensibilità sociale. L' esame di questa giurisprudenza mette in luce come il punto nevralgico della valutazione giudiziale investa principalmente la liceità della c.d. offerta di pornografia riservata, attuata cioè in maniera tale da evitare l' impatto immediato del prodotto pornografico sulla generalità della collettività, giacché su tale punto si contrappongono un orientamento più restrittivo ed uno orientamento "liberal". L' A. ripercorre le tappe fondamentali di questa evoluzione giurisprudenziale, con i suoi nodi principali, fino all' accoglimento da parte delle sezioni unite della tesi più liberale. La validità di quest' ultimo pronunciamento è vagliata alla stregua degli aspetti normativi più significativi: la tipicità; l' oggetto giuridico; l' offesa. Un approfondito esame di ciascuno di questi aspetti consente di operare una valutazione di congruità rispetto al "dictum" delle sezioni unite, nonché del Pretore di Firenze, la pronuncia del quale accoglie fedelmente il tipo di impostazione e soluzione date al problema esegetico dalla Suprema Corte.

[Abstract tratto dalla rivista]

Fonti

  • Codice penale art. 527
  • Codice penale art. 528
  • Codice penale art. 529

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