Micangeli Lucrezia
SUI PRESUPPOSTI DI INTEGRAZIONE DELL'EQUO CANONE EX L. N. 392 DEL 1978: ULTERIORI NOTAZIONI CIRCA LA VALUTAZIONE DELLE OPERE EFFETTUATE SULL'IMMOBILE OGGETTO DEL RAPPORTO LOCATIZIO
(Nota a Pret. Terni 12 gennaio 1999)
in Giurisprudenza di merito, 1999, fasc. 6 pag. 987 - 992
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
La questione verte in tema di locazioni di immobili urbani ai sensi della legge sull'equo canone n. 392/1978 e in particolare sui presupposti di integrazione del canone dovuto dal conduttore al locatore nel caso in cui quest'ultimo esegua sull'immobile opere di particolare rilevanza ai sensi dell'art. 23 della normativa citata. Il ricorrente lamentava la corresponsione di una somma eccessiva a titolo di canone locatizio, della quale chiedeva la restituzione maggiorata di interessi legali e rivalutazione monetaria, giustificata dai convenuti deducendo il compimento di opere di ristrutturazione e restauro tali da incidere sul coefficiente di vetustà di cui all'art. 20 l. 392/1978, ovvero da considerare quali riparazioni straordinarie ai sensi dell'art. 23. Il Pretore di Terni ha ritenuto la domanda fondata in quanto le opere suddette sarebbero state eseguite in assenza di un rapporto locatizio, né si sarebbero integrati gli estremi per l'applicazione dell'art. 20. La pronuncia si è posta in linea con un indirizzo, non esente da critiche, che considera l'integrazione del canone prevista dall'art. 23 l. 392/1978 spettante al locatore non soltanto per le riparazioni straordinarie eseguite, ai sensi della citata disposizione, nel corso del rapporto preso in considerazione, ma anche per quelle realizzate durante una precedente locazione, purché non al di fuori di qualsiasi rapporto locativo, con la conseguenza che, nella seconda eventualità, il conduttore avrebbe diritto alle somme corrisposte in eccedenza a titolo di canone. Si è inoltre ritenuto che i lavori effettuati non rientrassero nel novero delle opere tali da incidere sul coefficiente di vetustà di cui all'art. 20, che presuppone degli interventi che realizzino una realtà immobiliare ontologicamente diversa da quella preesistente, non rilevando dunque interventi di ordinaria o straordinaria manutenzione intesi al semplice miglioramento delle condizioni dell'immobile.
[Abstract tratto dalla rivista]
Fonti
- l. 27 luglio 1978, n. 392 art. 12
- l. 27 luglio 1978, n. 392 art. 20
- l. 27 luglio 1978, n. 392 art. 23
- l. 27 luglio 1978, n. 392 art. 24
Versione PDF
Document delivery