Baronti Emanuele
LA COGNIZIONE IN SEDE DI RINVIO EX ART. 24-BIS C.P.P.: DALLA CASSAZIONE UNA STRETTA AI POTERI DELLE PARTI
(Nota a sentenza Corte suprema di Cassazione penale sezione II 28 febbraio 2024, n. 8805)
in Giurisprudenza italiana, 2024, fasc. 8-9 pag. 1960 - 1965
(Bibliografia: a pié di pagina o nel corpo del testo)
Dopo aver delineato i tratti essenziali del nuovo istituto, la Suprema Corte giunge a escludere che le parti possano, davanti al giudice di legittimità investito del rinvio, prospettare profili di incompetenza "nuovi" e produrre documenti ulteriori rispetto a quelli trasmessi dal giudice di merito. L'approdo interpretativo non sembra convincere a pieno, in quanto eccessivamente e ingiustificatamente restrittivo.
[Abstract tratto dalla rivista]
Sommario: Premessa. La vicenda processuale. - I vincoli alla cognizione della Corte: a) l'inammissibilità delle "eccezioni" nuove. - Segue: b) l'inammissibilità delle "produzioni" nuove. - Rilievi conclusivi.
Fonti
- Codice di procedura penale art. 127
- Codice di procedura penale art. 24-bis
- Codice di procedura penale art. 25
- sentenza Corte suprema di Cassazione penale sezione VI 27 ottobre 2023, n. 43683
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